A tu per tu con il grande Marco Nappi

Ciao Marco, la relazione di CalcioStyle tira i benvenuto per questa intervista che ce l’ho le ci fa molto piacere. Chiamo con la prima domanda.

Nella tua carriera ultra ventennale, quali sono i ricordi piu belli?

I 23 anni di carriera, sono stati bellissimi, ricchi di soddisfazioni e anche con qualche delusione, legata ad alcune retrocessioni. Nel complesso è stato stupendo, perché amavo e amo giocare a calcio.

A quale squadra ti senti più legato e perché?

Potrei dire Genoa perché ho vissuto 6 anni e vivo ancora qui. Ma on effetti sono legato a tutte le squadre dove ho giocato, perché ho sempre dato il massimo per ogni maglia che ho indossato; questa è sempre stata la mia filosofia.

Nell’arco della tua carriera, facci tre nomi per dirci chi sono i migliori con cui hai giocato?….e tre che hai affrontato?

Ho giocato con grandissimi calciatori. Credo che il più forte di tutti sia stato Roberto Baggio, il più forte italiano di tutti i tempi. In ragazzo d’oro. Di quelli che ho affrontato dico Maradona, Matthaus, Van Basten e Careca.

Oggi il calcio è certamente diverso, più fisico e veloce e probabilmente meno tecnico. Chi pensi possa ricordare un po’ Marco Nappi?

Non dono totalmente d’accordo con questa affermazione. Anche ai miei tempi fisicamente c’erano dei calciatori mostruosi. Certo oggi la parte fisica si cura maggiormente, anche perché ci sono più palestre e strumenti a disposizione per curare questo aspetto. Il calciatore che più nn potrebbe “ricordare” Nappi, credo sia Federico Chiesa. Lui fisicamente è più forte, ma nel breve io ero più veloce.

Nappi è stato un attaccante veloce e funambolico, oggi che allenatore sei?

Uno di quelli che pretende il massimo da tutti, perche da tutto come facevo sa calciatore. Pretendo serietà, e grande impegno. Gioca chi merita e si allena con intensità. Questa è la regola fondamentale.

Grazie Marco per la disponibilità, in bocca al lupo per la tua nuova carriera, e grazie per le emozioni che ci hai regalato da calciatore.