Serie A
Abodi, Ministro dello Sport: “Vedrò Bove, esperti decideranno sul ritorno in campo”
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Il Ministro dello Sport e i Giovani Andrea Abodi interviene sul caso Bove e sull’importanza della sicurezza dei calciatori. Si apre al confronto con la comunità medico-scientifica per trovare soluzioni.
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Il tema della sicurezza degli atleti è sempre più al centro del dibattito, soprattutto alla luce di episodi come quello di Edoardo Bove, che hanno riaperto la questione delle normative per la tutela dei giocatori.
Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla possibilità di ritorno in campo di Edoardo Bove, dopo il malore avuto durante la partita Fiorentina-Inter del 1 dicembre 2024.
Abodi ha dichiarato: “Lo incontrerò presto, mi fa molto piacere conoscerlo di persona e dialogare con lui. Sul tema che riguarda anche lui, ho spiegato che è fondamentale il parere della comunità medico scientifica: lascio le valutazioni tecniche a chi conosce la materia in un ambito così delicato”.
La Federazione Medico Sportiva Italiana (FMSI) è attualmente al lavoro sulle patologie cardiovascolari e l’impatto sugli atleti d’élite, con l’obiettivo di migliorare la sicurezza sportiva.
Caso Bove, Abodi: “Ci dovrebbe essere un’omogeneizzazione dei protocolli”
Il Ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, ha sottolineato l’importanza di un’omogeneizzazione dei protocolli a livello europeo. La FMSI è attivamente impegnata su questa tematica e il riscontro della ricerca condotta è stato molto significativo.
“Ci dovrebbe essere un’omogeneizzazione dei protocolli a livello europeo. La FMSI sta facendo un grande lavoro proprio sulla tematica delle malattie cardiovascolari e sul loro impatto sugli atleti, apprezzato all’estero come dimostrano i complimenti ricevuti all’ambasciata italiana di Londra”, ha dichiarato Abodi.
La possibilità di adeguare il protocollo italiano agli standard europei è, dunque, un tema centrale. Attualmente, la presenza di dispositivi cardiaci impiantati impedisce l’idoneità all’attività calcistica professionistica su suolo italiano, una norma che garantisce sicurezza ma che solleva dubbi sulle opportunità per gli atleti.
Il Ministro Abodi ha concluso: “Sarà utile quindi un confronto con il Presidente Casasco e la comunità scientifica per poter capire come garantire la tutela della salute e la pratica sportiva agonistica, facendo tesoro dell’esperienza di Edoardo, ma anche di quegli atleti che sono stati meno fortunati di lui: penso a Morosini, Bovolenta e Astori, che sono spesso nei miei pensieri”.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
Serie A
Hellas Verona, quale difesa con l’Inter? Tutti gli scenari
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30/04/2025
L’Hellas Verona si prepara alla difficilissima trasferta di sabato contro l’Inter. Zanetti non avrà a disposizione due terzi della difesa titolare.
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I gialloblu devono dimenticare in fretta la brutta sconfitta contro il Cagliari ma il prossimo impegno pare piuttosto proibitivo. Ad aggiungere preoccupazioni ci sono anche le squalifiche, entrambe nel reparto difensivo.
Hellas Verona, senza Coppola e Ghilardi chi gioca? I possibili scenari
Archiviata la brutta prestazione di lunedì, gli scaligeri guardano già alla delicatissima sfida di San Siro contro un’ Inter reduce dall’impegno in Champions in trasferta e con il ritorno a pochissime ore di distanza.
Non per questo motivo però Duda e compagni devono sottovalutare un avversario che arriva da tre sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia, nonchè reduce dal sorpasso da parte del Napoli in testa alla classifica. Tuttavia, i grattacapi non mancano in casa Hellas con la situazione legata alla difesa molto calda.
Nell’ultimo turno di campionato infatti sia Ghilardi (espulsione diretta) che Coppola (somma di ammonizioni consecutive) hanno rimediato una squalifica di una giornata da scontare proprio nella 35esima. Si tratta di un danno piuttosto consistente per l’allenatore Zanetti che ora deve trovare una soluzione guardando alle “riserve”.
Ad affiancare Valentini dunque potrebbero essere alcuni elementi che hanno visto poco il campo in questa stagione, inoltre in vista ci sono anche dei cambiamenti tattici. Vista l’impossibilità di schierare una difesa a 3 è probabile che il tecnico vicentino opti per uno schema a 4 con Tchatchoua e uno tra Frese (da valutare se in condizione per partire dall’inizio) e Bradaric sulle corsie laterali, mentre al centro al fianco appunto dell’argentino toccherebbe a Daniliuc.
In questo caso dunque la formazione seguirebbe lo schieramento classico del 4-2-3-1, già utilizzato da Zanetti in passato durante questa stagione. In attacco poi, visto il rientro di Tengstedt, potrebbe esserci continuità con una sorta di staffetta tra lui e Sarr tra primo e secondo tempo, in modo da non sovraccaricare troppo il danese reduce da un infortunio importante.
In alternativa ci sarebbe la conferma del 3-4-2-1 vista anche l’assenza di Suslov, ma davanti a Montipò potrebbe presentarsi il trio composto da Valentini, Daniliuc e l’arretramento di Tchacthoua come braccetto di destra e il conseguente impiego di Oyegoke sulla fascia destra.
Notizie
Serie A, minuti in vantaggio: Juventus regina, duello Inter-Milan
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4 ore fail
30/04/2025
Ogni match, di Serie A, vive di momenti e di conseguenza anche il risultato della stessa può arridere a un club come ad un altro, se non ad entrambi.
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Pertanto, analizzare i minuti trascorsi in vantaggio, parità e svantaggio offre una chiave di lettura interessante sulle performance di una determinata società. Nel corso della storia della Serie A , si può stabilire la costanza e la forza delle principali squadre del campionato italiano.

Giorgio Chiellini (Juventus) portrait during italian soccer Serie A match Hellas Verona FC vs Juventus FC at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, October 30, 2021 – Credit: Ettore Griffoni
Serie A: la regina del vantaggio
Al vertice della classifica per minuti trascorsi con il risultato a proprio favore troviamo la Juventus. I bianconeri hanno vissuto 100.388 minuti in vantaggio. L’equivalente di quasi due mesi e mezzo senza interruzione. Incide, ovviamente, anche il numero di edizioni (92) alle quali si è partecipato. Tanto è vero che l’Atalanta (64) è solo undicesima, separata dalla top10 da circa tremila minuti. A completare il podio ci sono le due squadre di Milano.
L’Inter, dall’alto delle sue 93 apparizioni nella massima serie del nostro campionato, ha collezionato 95766 minuti in vantaggio. Mentre il Milan con le sue 91 edizioni è stato in vantaggio per 89796. Immediatamente fuori dal podio seguono: Roma (81678), Fiorentina (71573) e Lazio con 68816.
Pareggio, mio pareggio
Passando invece a parlare del tempo trascorso in parità, regna un certo equilibrio. A contendersi questo primato, con un vero testa a testa, ci sono la Roma (141.678′ in parità) ed il Milan (140.496′).
Chiude il podio l’Inter con 140496. Fra le altre big da segnalare il 4o posto della Vecchia Signora con 139882. Tra le altre che oggi occupano posizioni di rilievo quella meno avvezza alle mezze misure è ancora una volta l’Atalanta (105489), ma anche il Napoli (125.333′) rifugge spesso al segno X.
Lo svantaggio di essere sotto in Serie A
Chi, invece, ha sofferto maggiormente nel tempo è la Fiorentina. La Viola è squadra che ha trascorso più minuti in svantaggio (58162). Subito alle sue spalle, a brevissima distanza, la Lazio con 58024.
All’opposto, con le dovute considerazioni, troviamo la Pistoiese, unica sotto i 1000 minuti. Questo perchè la squadra toscana ha militato in Serie A solo nella stagione 1980/81, nella quale retrocesse collezionando solo 6 vittorie e 4 pareggi. Considerando solo i club storici del campionato, è nuovamente la Juventus a comandare la classifica. I bianconeri sono stati sotto per 40.034, poco meno di un mese intero, seguiti da Udinese (43129) e Inter (47350).
E nelle competizioni europee?
Se poi si prendono in considerazione tutte le coppe Europee, con la formula attuale, la Juventus è quella che se la cava meglio. E’, di fatto, la prima italiana in questa statistica. Irraggiungibili, ovviamente, restano le spagnole. Il Barcellona, per fare un esempio, potrebbe avvicinarsi al Real Madrid nella gara con l’Inter. I nerazzurri sono stati in vantaggio finora per 5.469 minuti, praticamente la metà del tempo dei blaugrana (11.113′).

Se si hanno le carte in regola non servono troppi anni per ricevere propopste interessanti. Questa è la storia di Morten Frendrup.
Europa e Italia sulle tracce di Frendrup
Il centrocampista danese, nel 2022 aveva firmato un contratto col Genoa valido fino al 2026. A Gennaio è stato ceduto dal Brøndby. Ma già a marzo dello stesso anno ha esordito in Serie A contro l’Atalanta. La sua prima rete col Grifone è stata segnata nella gara contro il Parma nel Settembre subito successivo. Frendrup, classe 2001, in meno di un anno ha conquistato il campo.
Ad oggi sono tre stagioni e mezza che gioca con la maglia giallorossa. A pochi anni dal suo debutto in campo, il suo talento ha cominciato a farsi notare. Diversi club di prestigio hanno iniziato a mostrargli interesse. Si parla di club europei, con il Brentford in prima fila. Ma anche di club italiani, fra i più blasonati. Fra i più interessati: il Milan di Conceição, la Juventus di Tudor, l’Atalanta di Gasperini e la Fiorentina di Palladino.

Morten Frendrup ( FOTO SALVATORE FORNELLI/KEYPRESS )
Ad un bivio
Voci di corridoio dicono che il centrocampista abbia ricevuto offerte molto alte. Quando si parla di lasciare la squadra d’esordio probaibilmente si deve fare i conti con l’affetto. Oltre che con l’abitudine. Ma di fronte a un’offerta irrinunciabile trattenere il giocatore potrebbe diventare impossibile. Soprattutto se proveniente dall’estero. A riportarlo è La Repubblica.
In uno scenario del genere, il club non potrà farsi cogliere impreparato. Dovrà avere già pronte valide alternative per non compromettere l’equilibrio della rosa. La palla passa letteralmente al Genoa che dovrà decidere se fare un’offerta irrinunciabile. Oppure investire su altri talenti che sostituiranno il danese. Anche Frendrup dovrà scegliere se lasciare quella maglia che, come canta Bresh nella sua canzone dedicata alla squadra rossoblù, ha “gli stessi colori che cadono in mare, quando il sole tramonta senza salutare.”
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