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Adriano Galliani, gli auguri di Calciostyle al Condor del mercato!

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Nella giornata di oggi Adriano Galliani spegne 78 candeline. La redazione di Calciostyle porge i migliori auguri a uno dei più longevi e brillanti dirigenti del calcio italiano.

Otto scudetti, cinque Coppe dei Campioni, un mondiale per club e due Coppe Intercontinentali. Oltre a questi, tanti altri trofei abitano la personale bacheca di Adriano Galliani, che oggi festeggia il suo 78esimo compleanno.

Nato a Monza il 30 luglio 1944, Adriano Galliani è considerato uno dei dirigenti più bravi, oltre che più vincenti, della storia della serie A. Il Condor, così come viene soprannominato, ha orientato la sua carriera dirigenziale come braccio destro di Silvio Berlusconi.

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Galliani

Con lui, Adriano Galliani ha costruito il Grande Milan che, tra gli anni 80/90 e 2000, ha vinto tutto quello che si poteva vincere, in campo nazionale e internazionale.

Il 24 marzo 1986, a poche settimane dall’acquisto della società rossonera da parte di Silvio Berlusconi, diventa amministratore delegato del Milan. Successivamente, per Adriano Galliani, si aggiunge anche la carica di vice presidente vicario.

Il presente incarico Adriano Galliani lo ricopre dal 2004 al 2006, quando il presidente Berlusconi rimette le deleghe, e dal 2008 al 2017.

Nello stesso anno 2017 si chiude l’epopea rossonera, lunga 31 anni, di Adriano Galliani. Il Milan, infatti, passa dalle mani della Fininvest a quelle della finanziaria Rossoneri Sport Investment.

Galliani

Nel settembre 2018 l’accoppiata Berlusconi-Galliani si tuffa in una nuova avventura calcistica. Nel mese di marzo, infatti, l’uomo di Arcore acquista il Monza Calcio e nomina amministratore delegato proprio il Condor.

La prima soddisfazione sportiva della sua seconda vita dirigenziale Adriano Galliani la conquista il 29 maggio di quest’anno. Dopo una combattuta finale playoff contro il Pisa, il Monza agguanta la serie A per la prima volta nella sua storia.

Ricordando i suoi trascorsi e la lunga e vincente carriera che ha percorso nella sua vita calcistica e dirigenziale, la redazione di Calciostyle porge i migliori auguri di buon compleanno al Condor Adriano Galliani.

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Autogol lacci arcobaleno: tra polemiche e rainbow washing

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Autogol epocale da cui sembrava difficile tirarsi fuori. La brand reputation ha scavalcato il nobile obiettivo. Una forzatura che potrebbe costare cara?

Un terribile boomerang: l’iniziativa partita per sensibilizzare su un importante argomento come l’inclusione nello sport si è rivelata un cane che si morde la coda.

Stonewall Rainbow Laces

La campagna Stonewall Rainbow Laces è un evento annuale nato nel 2013 a sostegno della comunità LGBTQ+ e della diversità nello sport.

La Premier League ha da sempre aderito all’iniziativa. Per circa due giornate, nei mesi di novembre e dicembre, i club o i singoli calciatori si impegnano a promuovere ed esprimere il proprio supporto alla comunità LGBTQ+ con gesti simbolici o azioni più concrete.

Come per esempio indossare lacci colorati. Da qui, appunto, il nome Rainbow Laces.

Il sostegno non arriva solo dal mondo del calcio: ci sono sostenitori nei più grandi sport del mondo, sia maschile che femminile, da atleti normodotati o con disabilità.

Inoltre Stonewall ha il supporto di un gruppo chiamato TeamPride, che è composto da Adidas, Aon, Aviva, Barclays, eBay, Manchester United, Premier League, Sky Sports e Visa.

Ma qualcosa è andato storto: rischio autogol alto

Ovviamente la polemica e il disaccordo sono sempre in agguato e le critiche non hanno tardato ad arrivare.

I primi anni erano poche le voci fuori dal coro, ma da pochi e sperduti ultraconservatori sono cresciuti e hanno cominciato a esprimere apertamente il proprio disaccordo.

Eclatante un paio di anni fa circa il caso in Ligue1 di Idrissa Gueye del Paris Saint Germain. Per due anni consecutivi, proprio nelle partite in cui avrebbe dovuto scendere in campo con una maglietta speciale per la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia, il giocatore senegalese era indisposto.

Ligue 1 autogol

Il comitato etico della FFF ha preteso delle spiegazioni, poiché, come scritto in una lettera indirizzata allo stesso giocatore senegalese e pubblicata da L’Equipe Rifiutando di prendere parte a questa operazione si convalida un comportamento discriminatorio […] L’impatto del calcio nella società e il modo in cui i giocatori sono modelli per coloro che li ammirano dà a tutti noi un senso di responsabilità personale. Speriamo che questa lettera ti renda consapevole del fatto che devi chiarire la tua posizione o fare ammenda.” 

Una questione politica

Era inevitabile e forse anche prevedibile che l’atto di schierarsi per una questione sociale e di diritti civili diventasse una faccenda politica. Soprattutto nel mondo del calcio, dove il legame politica-denaro è molto stretto.

A maggior ragione quando i soldi arrivano da finanziatori nel cui Paese i diritti civili non sono esattamente una priorità.

Una questione personale

Quest’anno la polemica è proprio scesa in campo.

Le azioni sono state più numerose e più eclatanti.

Ha cominciato per primo Sam Morsy, il capitano dell’Ipswich Town di origini egiziane che ha indossato una fascia classica al braccio invece della fantasia arcobaleno, sia nel match contro il Nottingham Forest sia contro il Crystal Palace.

Per “credenze religiose” stando a quanto dichiarato dal suo club. Che però ha aggiunto “Supportiamo con orgoglio la campagna Rainbow Laces della Premier League e siamo al fianco della comunità LGBTQ+ nel promuovere l’uguaglianza e l’accettazione. Allo stesso tempo, rispettiamo la decisione del nostro capitano Sam Morsy […] Continueremo a far crescere un ambiente in cui tutti sono apprezzati e rispettati, sia dentro che fuori dal campo.”

È stato poi proprio il capitano del Crystal Palace, Marc Guéhi, ivoriano, ha manifestare il proprio dissenso. Ha infatti apportato una personale correzione sulla fascia arcobaleno, aggiungendo la scritta “I love Jesus”.

Richiamato dalla Football Association poiché i messaggi religiosi sono vietati in campo, il giocatore l’ha modificata in “Jesus loves you”.

Il manager del Crystal Palace, Oliver Glasner ha commentato in conferenza stampa “Non è un bambino, è un adulto, ha la sua opinione e noi rispettiamo questo.”

Nessuna sanzione per il giocatore.

Azione di squadra invece per il Manchester United, da sempre club molto attivo nel sostegno alla campagna. Infatti i giocatori avrebbero dovuto indossare dei giacconi rainbow a marchio Adidas per il riscaldamento pre-partita contro contro l’Everton. Invece il difensore di origine marocchina Noussair Mazraoui ha scelto di non indossarla. Così la squadra per salvarlo da un’inevitabile gogna mediatica ha preferito evitare di scendere in campo con l’indumento arcobaleno.

autogol

Autogol nel match tra diritti civili e libertà d’opinione

Vince dunque il rispetto delle opinioni personali e la loro libertà d’espressione.

È giusto così?

Bisognerebbe anche indagare quanto sia sentita la causa dai club. Se ci credono davvero o è solo rainbow washing, cioè la strategia di accostare un brand alle istanze LGBTQIA+, ma solo con lo scopo di portare visibilità e aumentare la buona reputazione agli occhi del pubblico. Il tutto per un ritorno economico.

Ci ha pensato la stessa Stonewall a risolvere il dilemma “Spetta agli individui scegliere se e come mostrare il loro sostegno all’inclusione LGBTQ+ nello sport.”

Se non c’è forzatura significa che l’azione è sentita e vera, nessun dubbio. Inoltre, sottolinea l’associazione, il sostegno è stato tanto, le defezioni poche.

Il rispetto passa anche da gesti di comprensione e contestualizzando le scelte personali nel background culturale di ognuno.

Un gesto simbolico ha anche valenze politiche. La sua portata mediatica può talvolta risultare molto pericolosa per il singolo individuo.

E il calcio, di portata mediatica, non ne ha di certo poca.

 

 

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UFFICIALE AIA, Antonio Zappi è il nuovo presidente

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ARBITRI AIA ROCCHI

Cambio al vertice nell’AIA (Associazione italiana arbitri) con l’addio di Pacifici e l’elezione di Antonio Zappi, che si è detto entusiasta della vittoria.

È terminato poco fa lo spoglio dei voti per l’elezione del nuovo presidente e il nome è stato quello di Zappi. Nuova guida dunque per l’organo che tutela i direttori di gara.

AIA, Antonio Zappi è il nuovo presidente

Questo il comunicato ufficiale:

AIA ARBITRI

Antonio Zappi è il nuovo Presidente dell’Associazione Italiana Arbitri. La sua proclamazione è avvenuta al termine dell’Assemblea Generale che si è svolta oggi a Roma.

Di seguito la composizione della Presidenza AIA e del Comitato Nazionale:

Presidente AIA – Antonio Zappi

Vicepresidente Vicario AIA – Francesco Massini

Vicepresidente AIA – Michele Affinito

Comitato nazionale AIA: Marinella CaissuttiValentina FinziValentina GaroffoloEmanuele MarchesiPierpaolo Perrone e Marcello Terzo.

In apertura di Assemblea, poco prima di un saluto da parte del Presidente della FIGC Gabriele Gravina, è stato proiettato un video che ha ripercorso i momenti salienti della Presidenza guidata da Carlo Pacifici.

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Cittadella-Cremonese, le probabili formazioni e dove vederla

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Cittadella-Cremonese è una delle sfide valide per la diciassettesima giornata di serie B. Qui di seguito le ultime notizie, le probabili scelte degli allenatori e dove vederla.

Testa coda, o quasi, al Tombolato di Cittadella, per una sfida accattivante tra i veneti e la squadra del Torrazzo.

La squadra di Dal Canto naviga in cattive acque, con tre sconfitte nelle ultime cinque gare e un ultimo posto in classifica che preoccupa l’ambiente. In settimana il ds Marchetti ha parlato apertamente, invitando tutti a rimanere uniti.

In casa grigiorossa, invece, è giunta, la scorsa settimana, la prima sconfitta della seconda gestione Stroppa. Nonostante il ko, però, i lombardi restano saldamente in zona playoff, anche le i primi due posti si sono decisamente allontanati.

Qui Cittadella

Dal Canto si affida alla formazione tipo per provare a risvegliare l’orgoglio dei suoi, ultimi e in crisi a dir poco nera.

Kastrati difenderà i pali, supportato da Salvi, Negro ed Angeli. Cinque i mediani, con il terzetto AmatucciBrancaTronchin al centro e il due CarissoniMaschiangelo sugli esterni.

In avanti Magrassi e Pandolfi per cercare i gol utili per un successo che sarebbe ossigeno puro.

Qui Cremonese

Modulo a specchio per Stroppa, che vuole approfittare dello stop del Bari e accorciare sulle battistrada.

Fulignati sarà il guardiano della porta, assieme alla difesa titolare, ovvero quella composta da Ravanelli, Antov e Bianchetti.

La classe del Mudo Vazquez, assieme a Collocolo e Castagnetti, guiderà il centrocampo.

In attacco De Luca con l’ex Venezia Johnsen.

Probabili formazioni

Cittadella (3-5-2): Kastrati; Salvi, Negro, Angeli; Carissoni, Amatucci, Branca, Tronchin, Masciangelo; Magrassi, Pandolfi. Allenatore: Alessandro Dal Canto

Cremonese (3-5-2): Fulignati; Antov, Ravanelli, Bianchetti; Zanimacchia, Vazquez, Castagnetti, Collocolo, Sernicola; Johnsen, De Luca. Allenatore: Giovanni Stroppa

Dove vederla

La sfida tra Cittadella e Cremonese, in programma per domani alle ore 15, sarà visibile sull’app Dazn.

L’alternativa è Amazon Prime Video, sul canale LaB Channel.

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