Serie A
Alessandro Gabrielloni (Como) celebrato con la Pizza Gabri-Gol

La Pizza Gabri-Gol in menù. Un’idea stuzzicante per celebrare al meglio la grande scalata di Alessandro Gabrielloni, il bomber del Como per antonomasia. Tra le tante storie di successo che girano intorno al trionfo del Como, promosso venerdì sera in Serie A, merita indubbiamente particolare attenzione quella di Alessandro “San” Gabrielloni. Un ‘fuoriclasse’ ormai bandiera a tutti gli effetti del club lariano. Partito dalla Juniores Jesina (2010), Gabrielloni è riuscito a diventare, ora più che mai, un emblema di sacrificio e successo nel calcio italiano. Dalla Lega Pro alla Serie A col Como, promozioni a suon di gol e prestazioni anno dopo anno. E adesso arriva il massimo campionato: “Serie A emozione unica, per ora non ci penso. Ma spero già di realizzare qualche gol…”, ci ha detto Gabrielloni in queste ore.
Dopo aver completato la scalata fino alla Serie A, partono i festeggiamenti anche nella sua terra natale, le Marche. A Porto Recanati il Ristorante Zia Emilia (che ai Mondiali Qatar 2022 aveva lanciato la pizza che celebrava il bomber di Loreto Walid Cheddira) ha messo in menù la pizza Gabri-Gol proprio per celebrare Gabrielloni e l’eccellenza Made in Marche. Insomma, la festa in riva al lago (e non soltanto) può continuare ancora per molto tempo, convinti come siamo che Gabri-Gol potrà fare bene anche in Serie A.
Sotto la pizza ideata dal giornalista di Jesi Daniele Bartocci, ex addetto stampa del club dove giocava Gabrielloni.

Alessandro Gabrielloni: la pizza in suo onore
Serie A
Roma, Oltre che alla corsa Europa si pensa anche al mercato: In arrivo un bel tesoretto dai riscatti

Roma: Tra la corsa ad un posto in Europa al mercato estivo. I prestiti verso il riscatto che potrebbero garantire un tesoretto per i colpi estivi. I dettagli:
Del ritrovato ottimismo portato da Ranieri, a due giorni dalla sua 500ª — nonché penultima — panchina in carriera in Serie A, se n’è già parlato a lungo nei giorni scorsi.
Il grande dubbio rimane però legato alla programmazione della prossima stagione che — seppur ancora distante tre mesi — non presenta, ad oggi, alcun nome concreto tra i possibili candidati per la panchina giallorossa, almeno secondo le indiscrezioni.
Un altro nodo riguarda la composizione della rosa, con ben dodici giocatori ancora sotto contratto ma attualmente in prestito altrove, oltre alle situazioni da chiarire che coinvolgono Svilar, Hummels e Saelemaekers.
Tuttavia, la testa è rivolta agli obiettivi immediati, con un biglietto per una delle tre competizioni europee virtualmente già staccato — un traguardo che solo qualche mese fa appariva come un miraggio, considerando che la Roma si ritrovava con appena 13 punti dopo 12 giornate e un vantaggio di soli quattro punti sulla zona retrocessione.
Ora, però, si intravede uno spiraglio — e forse qualcosa in più — per un posto addirittura in Champions League.
Guardando alla prossima stagione, comunque, potrebbe arrivare una mano importante dai giocatori attualmente in prestito con opzione di riscatto, come Zalewski, che aveva deluso, o Le Fée, che non aveva trovato spazio per esprimersi.
La palla ora passa alle dirigenze delle altre squadre, chiamate a valutare eventuali riscatti: decisioni che potrebbero tradursi in risorse economiche strategiche, utili a finanziare il mercato in entrata della Roma.
Roma, da dove arriva il tesoretto
Come già anticipato, i giocatori attualmente in prestito dalla Roma sono dodici, ma solo due di questi — Zalewski e Le Fée — potrebbero rappresentare una grande risorsa in vista del prossimo mercato, traducibile in circa 30 milioni di euro.
Per l’esterno polacco, attualmente in prestito all’Inter, vale ricordare come sin da subito si fosse fatto trovare pronto, proprio come ai tempi della Roma, quando nel giorno del suo esordio segnò il suo primo gol in soli 6 minuti: al trentottesimo del secondo tempo della semifinale di ritorno di Europa League contro il Manchester United, in quella Roma di Fonseca ormai condannata dai 6 gol subiti nel computo totale.
Anche in nerazzurro, da subentrato, si è subito mostrato un jolly nel derby finito 1-1 contro il Milan, l’unico match in questa stagione concluso con un risultato positivo, eccezion fatta per la gara d’andata di Coppa Italia.
Culminato poi con l’ultima partita dell’Inter contro il Torino, che lo ha visto andare in gol con uno splendido destro al 14° minuto, regalando la vittoria ai suoi e rinnovando le speranze di scudetto.
Un impatto positivo che potrebbe significare riscatto imminente e portare nelle casse del club giallorosso 6 milioni di euro.
Questi potrebbero diventare 30 milioni se sommati ai 23 che potrebbe portare anche un eventuale riscatto di Enzo Le Fée da parte del Sunderland.
La questione qui è molto più semplice e in procinto di diventare ufficiale, dato che per via di una clausola inserita nel prestito con formula di riscatto, il francese arrivato per 20 milioni dal Rennes in estate, qualora il Sunderland dovesse guadagnarsi la promozione in Premier League, vedrebbe la sua permanenza in Inghilterra diventare definitiva.
Considerando anche l’assist per Ballard al 120º minuto contro il Coventry di Lampard, che ha permesso alla squadra di giocarsi il prossimo 24 maggio la finale playoff per tornare in Premier League, questa notizia potrebbe far felici anche i tifosi inglesi oltre che quelli della Roma, dato lo sfocato ricordo che hanno del centrocampista francese.

ENZO LE FEE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Serie A, infortunati: chi ha saltato più gare

Alcuni giocatori della nostra Serie A, purtroppo, hanno visto gran parte della loro annata compromessa da problemi fisici. Ma chi ha saltato più gare?
La Serie A non è solo gol, spettacolo e tattica. E’ soprattutto una stagione lunga e spesso segnata dagli infortuni. Un’analisi, condotta sui dati delle partite saltate per infortunio, rivela chi sono stati i più sfortunati della stagione 2024-25.

Arkadiusz Milik player of Juventus, during the match of the Italian Serie A league between Napoli vs Juventus final result, Napoli 5, Juventus 1, match played at the Diego Armando Maradona stadium.
Serie A: calciatori con più gare saltate
In cima alla lista troviamo Arkadiusz Milik, attaccante della Juventus. La punta polacca ha saltato ben 36 partite su 36 fin qui giocate. Per Milik si tratta dell’ennesima battuta d’arresto in una carriera spesso ostacolata dagli infortuni. Nonostante questo il polacco ha ottenuto comunque la fiducia della Juventus, che gli ha rinnovato il contratto (fino al 2027), soprattutto per permettere alla società di spalmare il suo ingaggio.
Sullo stesso piano del bianconero c’è il difensore del Torino Perr Schuurs. In campionato non mette piede dall’ottobre del 2023. A completare il podio di questa statistica Gianluca Scamacca. Il rientro dell’attaccante dell’Atalanta, a febbraio, non è stato positivo tanto da ricadere in un nuovo infortunio.
Da non dimenticare, sempre sponda Torino, le 29 partite saltate da Duvan Zapata. Una grande perdita, quella dell’attaccante colombiano, per il Toro.
Per entrambi si tratta di una stagione da dimenticare, considerando anche l’importante valore di mercato che li accompagna (rispettivamente 10 e 24 milioni di euro), benché ribassato nel corso della stagione.
Chi è stato fuori più a lungo dei Top?
La classifica, inoltre, evidenzia come gli infortuni non guardino in faccia a nessuno. Giovani con la voglia di affermazione, veterani d’esperienza, profili più quotati sul mercato: nessuno è escluso quando si parla di infortuni. Una situazione che, nel lungo periodo, ha influito sull’equilibrio delle squadre, costrette a rinunciare a pedine fondamentali addirittura per mesi.
Esempio eclatante l’assenza forzata per la Juventus di Bremer. Il brasiliano bianconero è assente dalla sesta giornata. Una grave perdita per l’allora allenatore Thiago Motta che, con il verdeoro a guardia della difesa era imbattuta.
Una considerazione che va a giustificare l’alto valore di mercato di Bremer (50 Milioni di euro). Un valore altissimo per un giocatore con almeno mezzo campionato saltato (19 gare).
Infatti, calcoli alla mano, moltiplicando il valore del giocatore avuto nel corso della stagione, il brasiliano ha lasciato a casa quasi 1,73 miliardi di euro. Insieme a lui, sopra il miliardo, solamente il duo bergamasco Scalvini (1,2 Mrd. di euro) e Scamacca (1,1 Mrd. di euro).
Serie A
Juventus, Tudor: “Ora siamo più forti. Sul futuro…”

Igor Tudor elogia la rinascita della Juventus: “Squadra più consapevole e battagliera”. Le parole del tecnico croato alla vigilia dell’Udinese.

IGOR TUDOR CARICA RANDAL KOLO MUANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La trasformazione della Juventus sotto la guida di Tudor
Igor Tudor, nel suo recente intervento sui social media, ha espresso grande soddisfazione per il lavoro svolto con la Juventus. Quando è arrivato, la squadra si trovava in una situazione difficile, descritta dall’allenatore come “una buca profonda”. Grazie all’impegno collettivo, però, è riuscito a trasformare la squadra in una formazione più consapevole delle proprie qualità e più determinata sul campo. Tudor ha sottolineato come la Juventus abbia mostrato un gioco di alto livello in diverse occasioni, riuscendo a risollevarsi da un periodo di crisi.
Un futuro promettente per la Vecchia Signora
La rinascita della Juventus sotto la guida di Tudor apre a scenari promettenti per la squadra torinese. L’allenatore ha evidenziato non solo la ritrovata consapevolezza del team, ma anche la voglia e la vivacità che caratterizzano ora la formazione bianconera. Questa trasformazione non solo ha migliorato la qualità del gioco espresso, ma ha anche rafforzato lo spirito combattivo della squadra, rendendola pronta ad affrontare nuove sfide con determinazione e ambizione.
Per leggere la conferenza stampa integrale, clicca qui.
Fonte: l’account X di Schira
Igor #Tudor: “Abbiamo fatto un buon lavoro. Quando sono arrivato io la #Juve era in una buca, anche profondo. Ora vedo una squadra più consapevole delle proprie qualità, più vogliosa, più viva, più battagliera, con un gioco espresso a livello ottimo tante volte”. #Juventus pic.twitter.com/zGMtfALZxV
— Nicolò Schira (@NicoSchira) May 16, 2025
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