Serie A
Allegri: “Dobbiamo tornare a vincere. Alcaraz possibile. Sulla difesa a 4 e sul futuro…”
Allegri, alla vigilia di Juventus–Frosinone in programma domani alle ore 12:30 all’Allianz Stadium, presenta il match nella consueta conferenza stampa
Dopo i soli 2 punti raccolti nelle ultime quattro giornate, la Juventus ha l’obbligo di centrare la vittoria per consolidare il secondo posto: ‘avendo in suo favore’ lo scontro diretto tra Milan e Atalanta.
Davanti a sé, però, la Vecchia Signora si troverà un Frosinone in cerca di punti salvezza.
Inoltre, la squadra ciociara é consapevole di come poter far male alla Juventus, grazie anche ai tre giocatori dal cartellino bianconero: Soulé, Kaio Jorge e Barrenechea.
Come da prassi, Massimiliano Allegri presenta il match tra Juventus e Frosinone nella conferenza stampa di vigilia.
Ecco le parole del tecnico livornese:
Che settimana é stata e su cosa vi siete focalizzati maggiormente?
“Settimana buona come le altre precedenti, come quando i risultati erano buoni. Nel calcio succedono periodi cosi. Domani dobbiamo tornare a vincere”.
Le prove su di una difesa a quattro sono confermate?
“No, noi difendiamo sempre a 4 non cambiamo assolutamente niente“.
Reset post Verona e Alcaraz titolare domani: cosa ci dice?
“Domani possibile che giochi Alcaraz, ma valuto domani mattina. Abbiamo fatto 3 partite simili, partite spaccate in due, due pareggiate e una persa. Dobbiamo tornare ordinati e compatti, con serenità“.
Dopo tutti questi anni l’entusiasmo di allenare la Juventus esiste sempre?
“C’è sempre quello, allenare è passione e amore, soprattutto alla Juve. Lo è sempre stato fin dall’Aglianese. Abbiamo iniziato un progetto con la Società, con presidente Cherubini, Nedved e Arrivabene e ora con Giuntoli. Abbiamo tutti l’ambizione di vincere, ma ci sono anche le avversarie. La cosa straodinaria è stato il alvoro fatto negli ultimi anni, abbiamo l’ambizione di tornare a vincere. Abbiamo la coppa italia e la Champions che ci è stato chiesto dalla società. La squadra si è allenata bene, per arrivare in Champions servono minimo 70 punti e c’è tanto da fare” .
Sulla parola costruzione, dopo queste quattro partite cosa si é distrutto? E da cosa si deve ripartire?
“La costruzione si fa fatica e lavoro, sacrificio. Se non hai equilibrio però rischi di farti male, ma noi non siamo in questa situazione. Dobbiamo concentrarci in questi 3 mesi tornando in Champions. Tutti dobbiamo essere allineati su domani, poi Napoli ma è ancora lunga. Dobbiamo farne un tot per tornare in Champions“.
Per domani pensi a qualcosa di diverso in attacco? Vista anche la diffida di Vlahovic…
“Domani andrà in campo la formazione migliore e in panchina sarà utile a calcio si gioca in 16 ormai. Di questi momenti ne ho passati. Servirà tecnica, ordine e pazienza, una vittoria ci farà vedere le cose in un altro modo. Non eravamo dei fenomeni un mese e mezzo fa, non siamo brocchi ora. I momenti di difficoltà vanno affrontati perché fanno crescere. Dobbiamo fare punti per garantirci un posto in Champions“.
Giuntoli ha detto che a fine stagione vi troverete per parlare. Lei firmerebbe ‘in bianco’ per restare alla Juventus?
“In questo momento non firmerei niente, ho ancora un contratto fino al 2025. Il futuro è domani, tornare in Champions. Lo ripeto, quando si parla di costruzione la Juve è dal 2011 che partecipa in Champions. Alla fine mantenere la posizione in classifica e con tanti ragazzi giovani la società ha fatto un buon lavoro. In questo momento non ci sono certezze, ci vuole calma, pazienza ed equilibrio soprattutto all’interno. Accettiamo le critiche e noi continuiamo a lavorare “.
E’ d’accordo quando si parla di crollo emotivo della squadra?
“Non sono d’accordo, dopo l’Empoli siamo rimasti in 10, poi Milano e Udine, sono state buone partite. Verona è stata la peggiore, perché abbiamo avuto questa voglia e frenesia di vincere la partita“.
Rabiot dopo l’infortunio é parso sotto i suoi livelli: come lo ha trovato questa settimana e quale squadra teme di più per la lotta Champions?
“Per la Champions sono molte in corsa, ci sono ancora tanti punti in ballo. Rabiot ha fatto gol, un assist, è il motore di questa squadra. Da lui ci si aspetta sempre di più, farà in questi 3 mesi delle buone prestazione“.
Quale é la strada per vedere una Juventus più offensiva?
“Avremo la possibilità di lavorare per arrivare con giocatori più offensivi come Chiesa, Yildiz e Vlahovic… Anche con altre soluzione come Cambiaso in veste offensiva siamo alti. 5 gol nelle ultme 4 partite non va assolutamente bene “.
Che squadra pensa di mettere in campo per raggiungere l’obiettivo vittoria domani?
“Spero di indovinare la formazione, senno in panchina ci saranno giocatori pronti ad entrare. Il Frosinone non si ferma mai, con un ottimo allenatori e giocatori bravi tecnicamente“.
La pensa come Pioli quando parla del non sentire le critiche?
“Alla Juve è bellissimo se ti piace la pressione, perché c’è sempre da dire tutto. Per starci bisogna allenarsi alle critiche, dobbiamo rimanere competitivi e stiamo lavorando“.
Raggiungendo il traguardo Champions League, il tuo futuro é vincolato a questo? Ci spieghi qualcosa in più su Alcaraz?
“La società mi ha chiesto l’obiettivo è tornare in Champions. Futuro legato ai risultati? La società programmerà il meglio per la Juve, io e tutti dobbiamo lavorare in vista dell’obiettivo, dobbiamo passare questo momento. Alcaraz? Buon giocatore che ha tecnica e un buon tiro, è una mezz’ala offensiva, sotto la punta li può fare meglio“.
Serie A
Ibrahimovic: “Non mollo finché non vinco. Reijnders e Pulisic…”
Zlatan Ibrahimovic, consulente di RedBird e del Milan, ha parlato del suo nuovo ruolo in una lunga intervista al magazine Champions.
Zlatan Ibrahimovic, dirigente del Milan, ha parlato al magazine Champions. L’ex attaccante rossonero ha toccato vari temi, dal futuro della squadra, dei giocatori e sul suo nuovo ruolo. Di seguito le sue dichiarazioni.
Ibrahimovic, le parole sul futuro della squadra
“Faremo grandi cose per il 125° anniversario e abbiamo qualche sorpresa in programma. Il Milan fa parte della storia del calcio. Noi siamo solo una nuova generazione in questa storia. E andiamo indietro nel tempo, portiamo il passato al presente, e lo mescoliamo. E mentre sono qui, voglio ringraziare Berlusconi e Galliani, perché siamo tutti qui grazie a loro. Credo nel progetto, credo in ciò che rappresenta il Milan, e penso di condividere la stessa visione delle persone che ci lavorano e della proprietà perché vogliono fare cose straordinarie. Vogliono fare la storia, vincere: farò qualsiasi cosa, non mollo finché non vinco. Entro in questa nuova situazione con umiltà, passo dopo passo, e sto imparando molto”.
Su Pulisic
“Penso che Christian sia il nostro “Captain America”. Sta facendo cose straordinarie, si vede che è felice; essere al Milan rende felice ogni giocatore. Questa non è solo una mia opinione; ogni giocatore ti direbbe la stessa cosa. Hanno un contesto ottimale per concentrarsi solo sul calcio e sul rendimento in campo. Per quanto riguarda Pulisic, lo abbiamo rivitalizzato e ora si vede che è davvero felice in campo, e per questo sta rendendo ad alto livello. Anche fuori dal campo è fondamentale per noi”.
Su Reijnders
“Penso sia il giocatore che è cresciuto di più in breve tempo. È arrivato dall’Olanda, dal grande lavoro fatto all’AZ, e sta facendo un lavoro eccezionale. È diventato un giocatore importante per la squadra, per il club e per la sua nazionale, dimostrando di essere un profilo di alto livello. I giocatori olandesi hanno un bel curriculum nel club, e Reijnders sente un po’ la pressione di essere olandese e dover dimostrare il suo valore. Ma sta facendo un ottimo lavoro. Siamo molto soddisfatti di lui, e deve continuare così. Come ogni giocatore del Milan, però, verrà ricordato per ciò che vince. Se non vinci, non vieni ricordato”.
Serie A
Roma, tramonta anche Montella: dalla Turchia arriva la smentita
La Roma è ancora alla ricerca di un nuovo allenatore che vada a prendere il posto di Juric. Tra i candidati sembrava esserci anche l’ex attaccante giallorosso Vincenzo Montella, ma arrivano secche smentite.
“L’aeroplanino” non dovrebbe, dunque, fare ritorno nella capitale.
La smentita
Secondo quanto riportato da Vocegiallorossa.it, infatti, la federazione turca ha smentito ogni potenziale scenario che veda l’attuale allenatore della Turchia andare ad occupare la vacante panchina della Roma.
Il tempo inizia a stringere per i Friedkin, chiamati a trovare un nome adatto alla causa il più presto possibile.
Serie A
Napoli, Conte a rischio deferimento: il motivo
Oltre il danno è in arrivo anche una beffa per Antonio Conte. Dopo le polemiche nel post partita di Inter-Napoli e l’attacco al VAR, c’è il rischio deferimento.
L’allenatore degli azzurri non si è trattenuto ai microfoni di DAZN e ha espresso tutto il suo disappunto per il mancato intervento del VAR in occasione del calcio di rigore concesso all’Inter e poi fallito da Calhanoglu.
Napoli, cosa rischia Conte per le parole contro VAR e arbitri
Il post partita del big match della 12esima giornata di Serie A, terminato col risultato di 1-1, è stato parecchio movimentato. Infatti, il tecnico pugliese ha tenuto a ribadire il suo disappunto per quanto successo a livello arbitrale durante l’incontro.
Nello specifico, l’episodio in questione riguarda il contatto tra Dumfries e Anguissa che ha portato al penalty per i padroni di casa e al conseguente errore del centrocampista turco.
Le parole di Conte sono state le seguenti: “Si nascondono dietro questa cosa del può intervenire o del non può intervenire. È un qualcosa che mi fa veramente incazzare: il Var dovrebbe essere uno strumento onesto, correggere gli errori o valutare situazioni sfuggite alla vista dall’arbitro. Usato così crea solo retropensieri da parte di tutti“.
Tutto questo trambusto, e quest’ultima frase nello specifico, dovrebbe portare alla decisione da parte della FIGC di deferire l’ex Inter e Juventus, come riportato dal Il Mattino. Nelle prossime ore avremo sicuramente degli aggiornamenti.
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