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Allegri: “Mi hanno chiesto di ringiovanire la squadra”

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Juventus, Allegri

Massimiliano Allegri, intervenuto al ‘The Athletic’, spiega come la Juventus gli abbia chiesto di ringiovanire la squadra con sostenibilità e competitività.

Juventus

Juventus – Allegri (Immagine dal sito ufficiale Juventus.com)

Quello che sta vivendo il calcio italiano è un periodo di profondo cambiamento.

A differenza di qualche anno fa, adesso per i Club la parola chiave è ‘sostenibilità’: questo significa che bisogna ottenere risultati quadrando i conti.

Ciò significa, anche, maggior spazio ai giovani.

Lo sa bene anche Massimiliano Allegri che, in una lunga intervista a ‘The Athletic‘, ha spiegato quanto importante sia anche per una Società come la Juventus poter avere tanti talenti cresciuti in casa da lanciare.

Le parole del tecnico livornese

“Quest’anno in prima squadra ci sono tanti giovani. Ci sono inoltre tanti nostri ragazzi che giocano in altre squadre di Serie A. La Società ha fatto un ottimo lavoro. E’ questa la strada che il calcio deve percorrere per essere sostenibile.

Juventus

Il vantaggio di Yildiz nel match del ‘Benito Stirpe’ di Frosinone

La società è cambiata. Gli anni passano e non ce ne rendiamo contro, ma cambiano anche le generazioni. L’altro giorno leggevo un articolo su ‘La Repubblica’ che diceva che entro il 2035 l’obesità in Italia aumenterà del 31% e che il 27% delle persone colpita saranno giovani.

Cosa ci dice questo? Ci dice che c’è meno passione per lo sport. Il dibattito che andrebbe fatto è ampio, ma intanto il governo dovrebbe iniziare ad indirizzare il bambini verso lo sport.

Quando sono tornato alla Juventus, mi è stato chiesto di ringiovanire la squadra. L’obiettivo era quello di inserire tre giocatori della Next Gen ogni anno, abbassare il monte ingaggi e rendere la squadra sostenibile pur restando competitivi“.

Gli ‘alti e bassi’ dei giovani

Samuel Iling Junior

Samuel Iling Junior

“Si cerca di sfruttare al massimo i bei momenti. Sai che dopo un po’ arriva il difficile. Tutti i giovani calciatori ci passano.

Lo hanno sperimentato Miretti e Fagioli. E anche Yildiz lo farà. I giovani hanno alti e bassi, non si raggiunge la maturità prima dei 26, 26 anni. Chi ha più forza mentale arriva prima.

Il giocatore arriva al suo picco tra i 26 e i 30 anni e la cosa non è cambiata. E’ l’età migliore perché si ha più esperienza, si è maturati e migliorati. Era la stessa cosa 40 anni fa”.

I nove Scudetti consecutivi

Scudetto

Il trofeo per la squadra Campione d’Italia

Allegri si sofferma, anche, sui nove titoli consecutivi della Juventus:

“Dobbiamo adattarci e capire che i nove Scudetti consecutivi sono stati una cosa straordinaria che non accadrà più in Serie A. Ci sono stati solo due cicli simili alla Juventus con 5 titoli consecutivi con Carlo Carcano e Carlo Bigatto negli anni trenta.

Tolti questi periodi, la Juve ha vinto al massimo per 2 anni di fila, come hanno fatto anche gli altri Club. I nove Scudetti di fila hanno distorto la percezione di una realtà che è diversa”.

Dalla Nex Gen alla Prima Squadra

Juventus Next Gen

Juventus Next Gen: l’allenatore bianconero Massimo Brambilla

Per quanto riguarda i giocatori convocati dalla Nex Gen, Allegri si esprime così:

“Lo United ha otto o nove giocatori del settore giovanile in prima squadra. Diciamo che hai cinque giocatori in prima squadra che vengono dalla Next Gen per otto anni. Vuol dire che per otto anni hai costi nettamente inferiori rispetto a se acquisti cinque giocatori”.

Il divario con la Premier League

Liverpool-Manchester City

LONDON, UK – May 2021: Premier league football logo on a smartphone screen.

Sul divario tra la Serie A e la Premier League, il tecnico livornese dice:

“Colmare il divario finanziario con la Premier League è ormai impossibile per la Serie A. Dobbiamo quindi andare avanti in questa direzione: lavorare sulla crescita dei giovani e sulla Next Gen”.

La nuova Champions League

Champions League

Flag of UEFA Champions League

Secondo Allegri rimane quasi impossibile vincere in questa ‘nuova’ competizione:

“E’ normale che con la riforma della Champions League vincere sarà difficile o quasi impossibile. E’ un formato in stile tennis, sarà tra le prime otto e sarà difficile che una di queste non riesca a vincere. Vogliono assicurarsi che le prime 8 arrivino in finale, credo perché puntano ad avere maggior spettacolo.

Questo di dà la possibilità di lavorare maggiormente sullo sviluppo dei giovani, sulla sostenibilità e sulla competitività nella propria lega e assicurarti di qualificarti per la Champions League ogni anno per puntare ad avere una buona annata e cercare di arrivare il più lontano possibile”.

 

Serie A

Juventus, la situazione di Cambiaso tra City e infortuni

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Juventus

Tra l’infortunio alla caviglia e la mega offerta del Manchester City, in casa Juventus ci si interroga sulla situazione di Andrea Cambiaso.

Sul campo è arrivata la vittoria casalinga per 4-1 sull’Empoli, con la doppietta di Kolo Muani e i gol di VlahovicConceicao. Nel mentre però in casa Juventus sorgono delle perplessità riguardo Andrea Cambiaso, che ha saltato sia la sfida contro i toscani cha la gara infrasettimanale di Champions League con il Benfica, a causa di un infortunio alla caviglia.

L’offerta del Manchester City e l’infortunio: cosa succede a Cambiaso?

Sembrava che l’assenza di Cambiaso nelle ultime due partite fosse dovuta a motivi di mercato, con la mega offerta del Manchester City che ha fatto vacillare la Juventus e i suoi tifosi. L’eventuale cessione avrebbe potuto avere delle ripercussioni in tutto l’ambiente, vista la stagione fin qui deludente sia in campionato che in Europa.

La realtà dei fatti è che il numero 27 della Vecchia Signora è veramente infortunato. Si legge su Calciomercato.com che fonti vicine al giocatore confermano le difficoltà fisiche delle ultime settimane, con i dolori alla caviglia che lo hanno costretto a giocare più volte con infiltrazioni o terapie speciali, fino ad alzare bandiera bianca dopo la sfida del Maradona contro il Napoli.

Cambiaso

Cambiaso potrebbe saltare anche il prossimo turno di campionato, che vedrà la squadra allenata da Thiago Motta impegnata nella trasferta di Como. La speranza in casa Juventus è di riaverlo nel doppio confronto col PSV valido per i play-off di Champions. Tra le due partite con gli olandesi ci sarà il derby d’Italia contro l’Inter all’Allianz Stadium.

In chiave mercato, quale sarà il futuro del calciatore? Respinti almeno in questa finestra invernale i tentativi del City, i bianconeri saranno forse messi di nuovo alla prova la prossima estate. La sensazione infatti è che i Citizens abbiano semplicemente rimandato la questione di qualche mese, quando avranno più tempo e disponibilità per affondare il colpo.

Con un contratto in scadenza nel 2027, vista anche la giovane età (è un classe 2000), un’ipotetica cessione di Cambiaso potrebbe far incassare una cifra molto elevata alla Juventus. Se a gennaio non sono bastati quasi 70 milioni, si legge che la prossima estate la richiesta possa avvicinarsi agli 80. Il calciatore italiano è stimato da Guardiola e potrebbe rappresentare l’inizio di un nuovo ciclo del City. Appuntamento alla prossima estate.

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Serie A

Milan-Inter 1-1, De Vrij riacciuffa al 90′ un derby maledetto I Le pagelle nerazzurre

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Empoli-Inter, le pagelle

Milan-Inter 1-1, Reijnders punisce un errore di Calhanoglu e insacca. Tre pali e tre gol annullati negano ai nerazzurri la gioia, che arriva al fotofinish con De Vrij. Le pagelle nerazzurre.

Stefan de Vrij punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Sommer 6: l’impegno più grande ce l’ha quando viene perforato da Reijnders. Nel resto del match rischia poco.

Pavard 6: lavora tanto di fisico per limitare Leao, alcune volte con difficoltà, ma non è mai davvero in affanno contro il portoghese (dal 63′ Bisseck 6,5: lascia il segno e cambia le sorti del derby con un palo che grida vendetta e un cross perfetto per De Vrij, che insacca il gol dell’ultima preghiera).

De Vrij 7: dopo tre pali e tre gol annullati (giustamente), la rete che vale il pari è una sua capocciata in area di rigore.

Bastoni 6: poco appariscente, bada molto alla sostanza e si spinge raramente in attacco (dal 63′ Carlos Augusto 6: porta freschezza nell’ultimo terzo di partita).

Dumfries 6,5: E’ l’autore di uno dei pali di serata, e se ne rammarica, soprattutto perché poteva valere tre punti. Al di la di tutto, una prestazione più che sufficiente.

Barella 6: quando l’Inter è in difficoltà, lui è quello che si sbatte più di tutti per cercare di giostrare al meglio il pallone a centrocampo e imbastire qualcosa di interessante.

Calhanoglu 5,5: perde il pallone sanguinoso che dà il via alla rete del vantaggio rossonero. Piuttosto pasticcione e molto poco “sul pezzo”, complice il rientro desiderato proprio per la stracittadina (dal 63′ Zielinski 6: ingresso positivo, ma non è ancora conformato del tutto per fare il regista).

Mkhitaryan 5: non emerge come al suo solito, prova a metterci carattere ma il centrocampo del Milan sa annullarlo (dal 76′ Frattesi 6,5: molto meglio rispetto all’armeno).

Dimarco 5: forse perché Walker ha una caratura elevata, forse perché non era in serata, fatto sta che non emergono spunti degni del suo calabro nell’arco di tutta la partita (dal 76′ Zalewski 6,5: la notizia più bella della serata per Inzaghi è che il polacco salta l’uomo ed è un potenziale creatore di superiorità numerica. Assist determinante alla prima in nerazzurro).

Thuram 6: si iscrive anche lui al club dei colpitori dei pali, ma oltre a quello si vede raramente un suo spunto interessante.

Lautaro 6: non entra nel tabellino per colpa del fuorigioco, ma si è sempre fatto trovare al posto giusto, e questo è importante.

 

Simone Inzaghi 6: decide di buttare nella mischia Zalewski per provare a rompere la difesa rossonera, e gli va di lusso. I cambi migliorano la formazione, ma alcune scelte iniziali lasciano perplessi. Il pareggio è meritato, ma la sfortuna si contrappone, sotto forma di pali e fuorigioco, tra i nerazzurri e una vittoria che sarebbe stata meritata.

 

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Serie A

Cagliari, con la Lazio vietato sbagliare e il mercato…

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Il Cagliari di Davide Nicola sarà di scena nel Monday Night contro la Lazio. I sardi devono rialzare la testa davanti al proprio pubblico, mercato fermo.

La compagine rossoblu arriva dalla sconfitta contro il Torino ma prima di essa aveva messon insieme 7 punti in 3 gare. All’Unipol Domus l’occasione è ghiotta contro una squadra ferita.

Cagliari, dimostrare sul campo in attesa del mercato

A poco più di 30 ore alla chiusura del calciomercato invernale, la squadra di Nicola non ha ancora trovato un sostituo di Lapadula passato allo Spezia. Il nome di Sanabria scalada la tifoseria ma le concrete possibilità che possa arrivare sono abbastanza basse.

cagliari

gabriele zappa of cagliari calcio during Cagliari Calcio vs FC Crotone at the Sardegna Arena in cagliari, Italy, October 25 2020 – LM/Luigi Canu

D’altra parte il campo deve dare delle risposte e domani sera contro la Lazio l’obbligo è quello di fare punti per allontare la zona rossa, distante solo una lunghezza. Le vittorie di Lecce ed Hellas Verona hanno inguaiato ulteriormente il club rossoblu, che adesso rischia grosso.

L’impegno contro gli uomini di Baroni rappresenta uno scoglio importante ma anche un crocevia per la stagione. C’è la possibilià di colpire una squadra ferita dalla sconfitta interna contro la Fiorentina e in un momento non proprio positivo. Per questo motivo l’atteggiamento dovrà rispecchiare la grinta dell’allenatore, indispensabile per provare a strappare punti.

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