Categorie: Serie A

Allegri: “Nelle grandi squadre giochi per vincere i trofei. Yildiz ha qualità straordinarie”

Massimiliano Allegri presenta in conferenza stampa  Lazio-Juventus, valida per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, in programma domani alle 21 allo stadio Olimpico di Roma.

Coach Massimiliano Allegri of Juventus Fc during the UEFA Champions League Group H, football match between Juventus Fc and Paris Saint Germain, on 02 November 2022 at Allianz Stadium, Turin, Italy. Photo Nderim Kaceli – Credit: Nderim Kaceli/LiveMedia

Di seguito le sue parole:

Come si affronta la Lazio?
“Troveremo una Lazio che vorrà fare la partita con grande aggressività, dovranno recuperare 2 gol. Sta cambiando rispetto alla Lazio di Sarri. Domani è una partita difficile da dentro o fuori. Bisognerà fare una grande partita”.

Chiesa partirà titolare?
“Federico è sempre entrato nelle azioni più importanti anche venerdì a Cagliari con un’assist per Vlahovic dopo 19 minuti.. È un giocatore importante come lo sono tutti. Domani ci sarà bisogno dei cambi, perchè bisognerà battagliare. Sarà una partita lunga”.

La Coppa Italia vale ancora di più?
“Siamo partiti con l’obiettivo della Champions e la Coppa Italia. Entrare nelle prime quattro e siamo terzi in classifica, ma è ancora lunga, perchè ci sono ancora tanti scontri diretti in campionato. Poi centrare l’obiettivo della Coppa Italia. Domani capiremo se saremo stati bravi ad andare in finale o meno. Poi penseremo al campionato, un po’ di punti per centrare l’obiettivo”.

La Coppa Italia può incidere sul futuro?
“Dico sempre che si gioca per il massimo dei risultati. Se fai risultati sei bravo, se ne fai meno sei meno bravo. Bisogna essere concentrati sugli obiettivi per cui giochiamo, per cui stiamo lavorando. Quest’ultimo mese si decidono i campionati, le coppe, i posti in Champions. Ci siamo arrivati. Questo è il momento più importante della stagione. Non abbiamo ancora raggiunto la Champions o la finale di Coppa Italia”.

Che cosa dovranno capire i giocatori?
“Domani sarà una partita totalmente diversa rispetto a Cagliari. Mettiamola da parte, abbiamo visto quanto c’è stato di sbagliato. Troveremo una squadra che ci aggredirà. Bisognerà essere bravi, lucidi, giocare con personalità quando avremo la palla”.

Che certezze ha per questa partita?
“La squadra sarà motivata, abbiamo un obiettivo da prendere e serve un grande sforzo da parte di tutti. Non dobbiamo pensare e credere che sia semplice. Sarà lunghissima, ci sarà da battagliare e bisognerà giocare bene tecnicamente. Giocare di squadra, per tutti i 100 minuti, quelli che saranno. Chi sarà in campo e chi andrà in panchina”.

Ha paura di non vincere?
“Non bisogna avere paura. Il calcio ti dà sempre delle opportunità. Va vissuto con voglia e desiderio di giocare questa finale. Abbiamo questa possibilità di giocare con la Lazio avendo il desiderio di arrivare in finale. Se saranno più bravi gli altri, applaudiremo. Altrimenti andremo noi in finale”.

Quanto può essere importante fare risultato?
“Non è questione di Coppa Italia. Devi giocare per vincere, ottenere il massimo. Devi avere un’ambizione talmente alta che ti porta al di là dei valori che ci sono. Domani abbiamo l’opportunità di andare in finale. La società ci ha dato direttive ben precise. E il fatto che la Juventus debba e possa avere la possibilità di andare in Champions. Andare in finale vorrebbe dire andare in Supercoppa, nelle grandi squadre giochi per vincere i trofei. Dev’essere l’ambizione, con la pressione devi conviverci. E’ il bello di stare in una squadra forte”.

Yildiz sembra giocare con meno leggerezza?
“E’ un percorso di tutti i giocatori. Ha qualità straordinarie. Faccio un esempio: non credo che il Bremer di quest’anno sia come Bremer dell’anno scorso. Alla Juve la maglia pesa di più, soprattutto nei momenti quando le partite diventano pesanti. L’ho già detto tempo fa. Dopo un anno e mezzo, questo è il periodo dove le partite sono quelle pesanti che ti fanno crescere, che ti fanno giocare alla Juventus. Ci sono gli obiettivi, c’è una pressione diversa. Serve abituarsi a lavorare, attraverso queste gare i giocatori crescono”.

Cosa pensa del discorso tra i maestri di calcio e i gestori?
“Io non penso assolutamente niente. Faccio un lavoro che mi piace, poi la società è in diritto di valutare il surplus di un allenatore in un contesto o in un altro. Credo che ora la cosa più importante per noi sia centrare gli obiettivi. Siamo qui per questo, abbiamo lavorato tanto per questo. Domani partita bella, importante da giocare. Per centrare gli obiettivi”.

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Pubblicato da
Francesco Tripodi

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