Serie A
Allegri: “Non posso rispondere su Pogba. Sul mercato…”
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La Juventus si appresta ad affrontare il Napoli, domani sera alle ore 20:45. Uno scontro diretto per la prossima Champions League. Le parole di Allegri
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Juventus vs Napoli
I partenopei arrivano all’Allianz Stadium con un -9 in classifica.
Con una vittoria i bianconeri tornerebbero, in attesa di Inter–Udinese, momentaneamente in vetta al Campionato.
Nel giorno di vigilia, Massimiliano Allegri è intervenuto alle ore 14.00 in Conferenza Stampa per presentare il match davanti ai media.
Ecco le parole del tecnico bianconero:
“Che Juventus si aspetta domani? Il match con il Napoli é un altro scontro diretto. Il Nostro obiettivo é quello di fare più punti rispetto all’andata dell’anno scorso.
Lo scorso anno ne abbiamo fatti 38 e in questa stagione siamo a quota 33.
Non posso rispondere su Pogba, ci sono altri giudizi che vanno fatti. Locatelli sta bene. A parte Weah sono tutti recuperati.
Domani deciderò tra lui e Alex Sandro, può essere che spezzerò la partita a entrambi.
Dopo la partita contro l’Inter c’é stata un po’ di euforia, ma dobbiamo avere ben chiari i nostri obiettivi: superare i 38 punti della scorsa annata.
Quella di domani é una partita complicata e difficile. Nonostante il Napoli abbia perso 0-3 contro l’Inter ha in trasferta un ruolino di marcia importante.
I partenopei rimangono una squadra forte e lo dimostrano i numeri lontano dal Maradona.
Vlahovic sta bene così come stanno tutti. I rigori li sbaglia chi li tira: chi non lo fa difficilmente li sbaglia.
Gatti sta facendo bene e sta crescendo, non scordiamoci che tre anni fa giocava in Lega Pro. Ora per lui viene il difficile.
Cambiaso é un giocatore molto intelligente e bravo a giocare a calcio. Per lui giocare a destra o a sinistra non cambia niente.
C’é voglia di rivincita dopo il 5-1 della scorsa stagione? Tutte le annate sono diverse. Al Maradona prendemmo una bella batosta, però loro viaggiavano a numeri importanti.
Se mi sono sentito con Pogba? Ci siamo messaggiati soprattutto all’inizio, aspetteremo la fine di questa situazione per poterlo rivedere.
Dal gruppo mi aspetto la voglia e il desiderio di vincere tutte le partite che giochiamo e avere degli obiettivi ben chiari.
Pressione? Quando siamo in squadre che puntano ai vertici devi saperci convivere. Domani non finisce un Campionato: é ancora lunga.
Bisogna cercare di ottenere il massimo, poi piano piano vediamo dove arriviamo. L’importante é mantenere l’equilibrio.
Kvaratskhelia più accentrato? Non so come ha preparato la partita Mazzarri. Domani sarà una partita tra due grandi squadre.
Se gli attacchi da fuori infastidiscono l’ambiente? Credo che rispondere non serva a nulla: bisogna solamente lavorare e cercare di portare a casa i risultati.
Se la Juventus ha ritrovato la propria anima rispetto allo scorso anno? Non é rispetto alla passata stagione, abbiamo fatto grandi cose in mezzo a tante difficoltà.
Bisogna stare attenti, calmi e pensare a lavorare. Facciamo un lavoro dove alla fine devi cercare di portare dei punti a casa.
Parlare di mercato? Adesso non sarebbe giusto. Mancano diverse partite e la squadra deve fare più punti possibili.
Danilo a centrocampo? Se gioca sarà in difesa“.
Si chiude quì la Conferenza Stampa di Massimiliano Allegri in vista del big match tra la Juventus e il Napoli.
Serie A
Lazio, Pellegrini: “Alla Roma sono stato fortunato, con i tifosi laziali ho un rapporto speciale”
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6 ore fail
25/04/2025
Luca Pellegrini, terzino sinistro della Lazio cresciuto nelle giovanili della Roma, ha ripercorso la sua carriera in un lungo racconto.
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I continui infortuni di Nuno Tavares hanno costretto Marco Baroni, allenatore della Lazio, a reinserire Luca Pellegrini in lista. Il terzino italiano era stato escluso dopo il mercato invernale, ma da diverse settimane il tecnico non può farne a meno. E lui a suon di buone prestazioni, più 2 assist nelle ultime 2 gare di campionato, sta rispondendo nel migliore dei modi.
Dalle giovanili nella Roma alla chiamata della Lazio: Luca Pellegrini si racconta
Luca Pellegrini si è raccontato a Behind the Baller, lo speciale format che il Team Raiola gli ha dedicato sui canali social dell’agenzia. Di seguito le sue parole, riportate da La Lazio Siamo Noi, sulle varie tappe della sua carriera da calciatore.

LE FORMAZIONI DELLA ROMA E DELLA LAZIO SCHIERATE A CENTROCAMPO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
L’influenza del padre
“Tra le influenze più grandi che ho avuto nel calcio c’è senza dubbio la figura di mio padre. Condividiamo la stessa passione, e già quando ero più piccolo lui mi dava qualche consiglio perché ha giocato a calcio da difensore. Io in realtà nella mia vita calcistica non nasco difensore e terzino sinistro, ma esterno alto. Poi ho capito che forse spostarmi dietro era meglio. Lui mi ha aiutato molto, anche nei momenti di sconforto è riuscito a tirarmi su. Mi ha dato dei consigli sul mio atteggiamento o su una semplice partita, sin da quando ero piccolo ci riguardavamo tutte le partite che giocavo per capire cosa potevo migliorare. Ora lo faccio da solo. Mi ricordo che spesso poi ci scontravamo su alcune cose, com’è poi normale in un rapporto padre – figlio. Avendo più esperienza, spesso alla fine aveva ragione lui“.
Il percorso giovanile alla Roma
“Ho iniziato la mia carriera calcistica alla Roma, dove ho fatto tutto il settore giovanile lì dagli 11 anni ai 17/18. Ricordo che vincevamo ogni competizione che giocavamo, sono stato fortunato su quello. Ho esordito lì con la prima squadra, poi sono andato prima in prestito sei mesi al Cagliari e sono tornato per un anno“.
L’esperienza al Cagliari
“A Cagliari ho tanti bei ricordi, lì ho iniziato a capire forse per la prima volta di essere diventato un calciatore sia per le persone che ho conosciuto sia per i traguardi che abbiamo raggiunto. Abbiamo fatto delle bellissime cose, la gente me la porterò sempre nel cuore“.
Gli anni alla Juventus e al Genoa
“Nel frattempo mi aveva comprato la Juventus, dopo di che sono andato al Genoa dove non ho trovato molta continuità. Ho preso il Covid all’inizio e ho avuto due infortuni gravi, non c’erano nemmeno i tifosi allo stadio purtroppo. Non me la ricordo come un’esperienza positiva, ma sicuramente è stata formativa. Per la prima volta però ho capito quanto fosse importante l’aspetto mentale per un calciatore. Alla Juve ho dei ricordi bellissimi dei compagni, dei tifosi e della società. Mi hanno insegnato molti bei valori che tutt’oggi mi porto dietro e se posso, nel mio piccolo, cerco di lasciare a qualcuno. Anche a Torino ho fatto un anno, ho giocato molte partite per quanto poco avevo fatto a Genova“.
L’avventura all’estero con l’Eintracht
“Dopo di che mi sono spostato all’Eintracht Francoforte, al loro primo anno in Champions League. La prima partita contro lo Sporting Lisbona abbiamo perso 0-3, da italiano avevo paura che i tifosi ci fischiassero e invece tutto lo stadio si è alzato in piedi“.
La chiamata della Lazio
“La cosa che mi ricordo di più erano gli sguardi dei miei amici nelle chiacchierate e nelle telefonate nei giorni prima dell’ufficialità del mio arrivo. La maggior parte di noi tifosi della Lazio sognavamo questa cosa. Ricordo i fumogeni non tanto all’aeroporto, ma arrivati a casa mia con tutti i miei amici più stretti che mi hanno accolto. È stato l’inizio di una favola che ancora oggi continua e che spero possa continuare ancora per molto tempo. Stiamo facendo bene, Roma è casa mia e non penso ci sia qualcosa che un calciatore possa chiedere di più rispetto a ciò che sto vivendo io“.
Il rapporto con i tifosi
“Con loro ho un rapporto speciale. Per me sono stati importanti fin dal primo momento, essendo anche io un tifoso della Lazio sin da piccolo mi sono subito sentito vicino a loro. È difficile spiegare quello che provo dentro al campo quando guardo gli spalti e incontro i loro sguardi. So quanto ci tengono, quello che pensano e quello che vorrebbero dalla loro squadra. Io mi sento sempre in debito con i tifosi“.

Il sogno di Tijjani Reijnders: portare il Milan alla conquista della seconda stella, con la guida di Sergio Conceicao. Sulla difesa a tre…
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Il desiderio di Reijnders e il ruolo di Conceicao
Tijjani Reijnders, talentuoso centrocampista del Milan, ha recentemente espresso il suo sogno più grande: vedere il Milan conquistare la seconda stella, simbolo di venti scudetti vinti. L’olandese ha sottolineato l’importanza dell’allenatore Sergio Conceicao nel suo percorso, elogiando la sua capacità di motivare la squadra e di adattare il sistema di gioco alle caratteristiche dei giocatori. Reijnders ha dichiarato che il modulo 3-4-3 si adatta perfettamente alle loro capacità, consentendo al Milan di essere sulla buona strada per raggiungere traguardi ambiziosi.
L’impatto del modulo 3-4-3 sul Milan
Il sistema di gioco adottato da Conceicao ha portato nuova linfa al Milan. La formazione 3-4-3 ha permesso ai rossoneri di esprimere al meglio il loro potenziale offensivo, creando un equilibrio tra attacco e difesa. Questa impostazione tattica ha contribuito a consolidare la fiducia della squadra, che ora guarda al futuro con determinazione e ottimismo. Reijnders crede fermamente che, con questo approccio, il Milan possa aggiungere nuovi trofei al suo palmarès e avvicinarsi sempre più al sogno della seconda stella.
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Fonte: l’account X di Schira
#Reijnders: “Mio sogno più grande è di mettere la seconda stella sopra la patch del #Milan. #Conceicao ha molti meriti: ha parlato della possibilità di vincere 2 trofei e siamo scesi in campo determinati. Il 3-4-3 si adatta bene alle nostre caratteristiche: siamo su buona strada” pic.twitter.com/lOMugKQDfI
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 24, 2025

Un fondo statunitense ha recentemente mostrato interesse per l’acquisto del Monza: avviati i primi colloqui con Fininvest.
Un nuovo interesse dall’America
Il club calcistico Monza potrebbe presto cambiare proprietà. Un fondo d’investimento americano ha espresso interesse nell’acquisizione della società, avviando le trattative con Fininvest, attuale proprietario del club. Questa notizia potrebbe segnare un cambiamento significativo per il Monza, che sta cercando di consolidare la sua posizione nel calcio italiano. L’interesse di investitori stranieri evidenzia il potenziale del club e la crescente attrattiva del calcio italiano per i mercati esteri.
Monza, futuro incerto ma promettente
Con l’inizio delle trattative, le speculazioni sul futuro del Monza sono inevitabili. Se l’accordo dovesse andare in porto, il club potrebbe beneficiare di nuovi investimenti e strategie che potrebbero migliorare le sue prestazioni in campo. Fininvest, da parte sua, sta valutando l’offerta con attenzione, considerando le implicazioni a lungo termine di un tale accordo. Gli appassionati del Monza attendono con ansia ulteriori sviluppi, sperando in un futuro prospero per la loro squadra del cuore.
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Fonte: l’account X di Schira
A USA Fund have shown interest to buy #Monza. Opened talks with Fininvest. #transfers
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 24, 2025
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