Allegri, alla vigilia di Torino–Juventus in programma domani alle ore 18:00 all’Olimpico Grande Torino, presenta il match nella consueta conferenza stampa.
Dopo la doppia vittoria contro Lazio (Coppa Italia) e Fiorentina (campionato), la Juventus cerca il terzo sigillo consecutivo nel Derby della Mole contro il Torino.
I granata, dal canto loro, vogliono cancellare la sconfitta contro l’Empoli (3-2) ed assicurarsi la stracittadina piemontese.
E proprio il tecnico livornese, come da prassi, presenta la sfida tra Torino e Juventus nella conferenza stampa di vigilia.
Ecco le parole di Massimiliano Allegri:
Che atmosfera si respira in gruppo in vista di una partita così importante come il derby?
“Quando si vince si sta meglio. Mancano 7 partite e poi avremo la Coppa Italia. Ci sono 35-40 giorni da vivere con passione per centrare gli obiettivi. Ancora è lunga ma domani dovremo fare un passo in avanti per continuare la strada intrapresa con la Fiorentina“.
Ieri Elkann ha solo parlato di Giuntoli: come vede questa situazione?
“Sono state parole importanti le sue, che hanno sottolineato il lavoro iniziato 3 anni fa. Con giovani cresciuti nella Next Gen e dare sostenibilità al club. Un lavoro che continuerà nei prossimi anni, con il responsabile che è Giuntoli“.
Le parole di Juric su di Lei, come le definireste?
“Grazie per le sue belle parole. Ogni anno le squadre sono diverse, io cerco sempre di mettere in campo i ragazzi al meglio possibile, a seconda delle loro caratteristiche. E non è facile. Con i giocatori che ho mia adatto, perché l’importante è centrare gli obiettivi. Juric ottimo allenatore, giocare contro di lui sempre difficile. Domani partita speciale, derby speciale. Partita importante per dare seguito agli obiettivi“.
Avete già cominciato a parlare del futuro della Juventus?
“In questo momento dobbiamo pensare agli obiettivi da raggiungere. Champions o no, ballano credo 100 milioni. Siamo tutti coinvolti negli obiettivi, poi per il futuro la società deciderà il futuro migliore per la Juve. Dobbiamo unire le nostre forze e centrare l’obiettivo“.
Squadra che vince non si cambia, ma quali sono le insidie in vista del derby di domani?
“Le insidie sono molte, 15 clean sheet. Squadre tosta. I derby sono storia a sè. Noi dobbiamo seguire la Champions. Per la formazione ho due dubbi e domani li deciderò“.
Quanto sollievo ha percepito nei suoi ragazzi dopo la vittoria contro la Fiorentina?
“Normale che quando vinci vedi tute le cose in maniera diversa. Gli scontri diretti li avevamo quasi tutti persi. Non dobbiamo pensare che tutto sia risolto, dobbiamo raggiungere gli obiettivi finali. Dopo il match di domani, ci prepareremo per il Cagliariche sarà altrettanto importante“.
La gara contro la Fiorentina ha riportato le critiche su come é avvenuta la vittoria: secondo Lei sono giuste e quali spunti si possono prendere?
“Le critiche sono sempre da tenere in considerazione, sono molto realista e le ascolto. Possono essere uno spunto. Nel secondo tempo, fino al 65′ la Fiorentina non aveva tirato mai in porta. Detto questo bisogna migliorare la gestione della palla, poi ci sono i momenti anche della stagione, i punti pesano di più e venivamo da un momento non felice. Ai ragazzi non ho nulla da rimproverare, buona partita. Le critiche le accetto, soprattutto quando sono ben fatte“.
Un terzo indizio vincente, potrebbe portare la Juve fuori da questa situazione? E quale potrebbe essere la cosa che le può fare cambiare idea sul futuro?
“In questo momento non mi pongo il problema, siamo talmente dentro l’obiettivo… Parlare del futuro oggi non serve. Dobbiamo concentrarci sulle partite, domani e poi Cagliari. Dobbiamo lavorare bene. Siamo partiti con l’obiettivo di tornare in Champions, confermato anche dalla società. Poi c’è anche la Coppa Italia. Nell’ultimo mese si decidono le cose ed esserci ancora dentro vuol dire che è importante. Ora però bisogna raggiungerli, il resto non conta“.
Il derby é un momento speciale, ma questo può essere il suo ultimo derby a Torino?
“Non ho pensato che è l’ultimo derby domani (ride, ndr). Dobbiamo tornare in Champions, come immagini e brand, non può stare due anni senza la Champions, così come a livello economico. Se la raggiungeremo vorrà dire che avremo fatto un buon lavoro“.
Si arrabbia anche Lei come faceva Trapattoni quando non vinceva il derby?
“Il fatto di essere già di una leggenda di Trapattoni, mi fa enorme piacere mi riempie di gioia. Il fatto già di essere ancora oggi con due obbiettivi da raggiungere. L’ho detto anche alla squadra dobbiamo desiderare la vittoria “.
Cosa vi hanno lasciato le partite di Champions League giocate questa settimana in vista della prossima stagione?
“Non abbiamo parlato delle partite delle altre. Real- Manchester grande partita, un piacere vederla, così come quella del Barcellona e quelle di Europa League. Dobbiamo essere fiduciosi su quello che abbiamo, il campionato italiano ha un buon livello comunque“.
Quali sono i dubbi in vista del derby?
“Kostic-Iling e sugli esterni Cambiaso-Weah“.
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