Serie A
Amarcord, 1 maggio 1983: la Roma mette le mani sullo Scudetto

Amarcord, 1 maggio 1983, dove la squadra giallorossa di Liedholm batte l’Avellino e si avvicina allo scudetto aspettando l’ultimo turno di campionato.
La Roma di Liedholm mette le mani sullo scudetto grazie alla vittoria contro l’Avellino dove vanno a segno Falcao e Di Bartolomei. La squadra giallorossa si porta ad una sola lunghezza e nella penultima gara contro il Genoa basterà un pareggio per quel che poi sarà il terzo titolo per la società giallorossa grazie ad un gol di Roberto Pruzzo.
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Serie A
Milan, Conceicao: “Motivato a battere Fabregas accostato al Milan? Sarei malato”

Il tecnico del Milan, Sergio Conceicao, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata sfida interna contro il Como di Fabregas.
Sergio Conceicao, allenatore del Milan, è intervenuto in conferenza stampa a poco più di 24 ore dalla gara interna contro il Como di Fabregas. I rossoneri hanno bisogno di trovare i tre punti per poter provare a recuperare terreno in campionato per il piazzamento in Europa.
Il match di San Siro è in programma per domani, sabato 15 marzo, alle ore 18:00.

esultanza Tijjani Reijnders e Tammy Abraham ( FOTO KEYPRESS )
Milan, le parole di Conceicao
Quanto utile la settimana senza impegni settimanali?
“Molto molto importante. Per noi è importante lavorare su delle situazioni di gioco e anche a livello fisico: ne avevamo bisogno. La risposta dei ragazzi è stata fantastica nello spirito. Mi piace vedere lo spirito che hanno anche nella partitella: sono allegri, sono contenti. Stiamo lavorando su cose su cose non abbiamo mai lavorato tutti assieme”.
Tre gol e tre punti per riaccendere gli occhi dei giocatori?
“Lottiamo tutti i giorni per avere una evoluzione come squadra. Pensiamo al presente: il Como è una squadra difficile da affrontare. Non penso troppo in avanti. Vedo gioia e piacere di lavorare. Lo facciamo anche in maniera forte”.
Ha lavorato sulla testa?
“Lavoriamo sotto tutti i punti di vista. Sono molto soddisfatto della settimana, come lo ero prima del Lecce. Abbiamo iniziato molto bene col Lecce, poi nel secondo tempo abbiamo creato tanto e fatto tre gol, potevamo farne anche di più. Le altre squadre hanno qualità, allenatori bravi… Qua in Italia nessuna partita è facile. Una volta sì, ora mi sembra più equilibrato, diverso e più difficile”.
Si parla tanto del Milan di giugno e dell’allenatore del futuro…
“Non posso controllare quello che dicono e pensano gli altri. Posso controllare cosa facciamo in allenamento, il resto è quello che è. Sono uomo di calcio da tanti anni, sono abituato a tutto. A volte sembra di mancare un po’ di rispetto alle persone che sono ancora qua, ma sono abituato, è il calcio”.
Per lei è una motivazione suppletiva battere Fabregas, accostato anche al Milan?
“Se la motivazione partisse da lì, sarei malato, dovrei andare in ospedale. Fabregas è un bravo allenatore, sta facendo bene. La nostra motivazione sono i tre punti”.
Ha il rammarico di non aver potuto lavorare dall’estate?
“No. Quando sono arrivato qua sapevo del calendario non facile con una rosa che aveva principi di gioco dati da altri allenatori”.
Leao gioca?
“Può essere uno dei migliori del mondo. Ci ho parlato. È molto disponibile per la squadra, sta bene, sono molto diretto con lui e lui con me. Può giocare dall’inizio o a gara in corso”.
Su cosa ha lavorato in settimana?
“In queste settimane abbiamo avuto tempo di lavorare su altre cose, abbiamo lavorato in modo specifico su attacco, difesa e centrocampo. È un lavoro di tutta la squadra quando reagisci quando perdi palla. È tutto lavoro di squadra, funziona come lavoro di squadra, così come per attaccare si comincia dal portiere. Dobbiamo lavorare con tutti i reparti per raggiungere l’equilibrio. Stiamo lavorando per arrivare a questo equlibrio, per essere pericolosi davanti e a livello difensivo per non far arrivare gli avversari con facilità”.
Si subiscono sempre gli stessi gol…
Si devono lavorare sui dettagli. Prima della conferenza, ho mostrato dei video con gli errori difensivi. La transizione attacco-difesa la fanno, ma bisogna sapere come fermare il contropiede avversario. Possiamo farlo e dobbiamo farlo, abbiamo giocatori veloci. Stiamo lavorando tutti i giorni, sono contento di lavorare su situazioni su cui prima lavoravamo solo in video. Ora lavorando sul campo è diverso. Non è che da un giorno all’altro si riesce ad essere perfetti, tutti i giorni c’è qualcosa da migliorare ma stiamo facendo quello”.
Torna Loftus-Cheek?
“Non l’ho mai avuto per gli infortuni, ora sta al 100%. Non è ancora pronto per i 90 minuti, ma mi piace molto. È un centrocampista molto forte, arriva bene nell’area avversaria. Fisicamente è un mostro, spero di averlo a disposizione in questo finale di campionato. L’anno scorso ha fatto 10 gol, è un box-to-box di grandissima qualità”.
Attacco a due Gimenez con Abraham?
“Dipende dalla partita e dalla strategia che ho per la partita. A me piace giocare con due riferimenti davanti, ma partire così dall’inizio penso di no”.
Theo più offensivo a Lecce…
“Non posso castrare la sua capacità offensiva, devo lasciarlo andare e trovare l’equilibrio per far sì che possa dare quello che ha dato a Lecce e che possa essere decisivo negli ultimi trenta metri perché ha questa qualità”.
Serie A
Di Gennaro su Fagioli: “Mi auguro sia il futuro della Fiorentina, è troppo forte”

Antonio Di Gennaro, intervenuto a Radio FirenzeViola, l’ex calciatore ha parlato della vittoria della Fiorentina contro il Panathinaikos che le ha permesso di approdare ai quarti di Conference League.
L’intervista a Di Gennaro ha provato seguito ad alcune delucidazioni riguardo la vittoria della Fiorentina contro il Panathinaikos e l’auspicio di Fagioli che possa diventare un perno per la squadra di Palladino.
Di Gennaro-Fagioli, l’Intervista:
Durante l’intervista è emerso un sentimento di stima verso il centrocampista, la dichiarazione:
“Gli do un valore alto anche perché veniva da un periodo non semplice. Il prossimo turno vede il Celje, quindi si aprono le porte della Conference League. La squadra di Palladino si poteva difendere meglio nel secondo tempo ma ora testa a domenica perché il campionato non va dimenticato, può aiutare anche a gestire la Conference. Bisogna smussare i piccoli errori a livello tattico. Ma ho visto un giocatore che mi ha impressionato, al di là del rigore causato: Fagioli. Mi auguro sia il futuro della Fiorentina. È un giocatore troppo forte.”
Che futuro vede per lui?
“Spero abbia passato i problemi più grandi extra campo. Sono situazioni psicologiche complicate. Ha tutto per fare una carriera importante, eppure non è un watusso. Dribbling, cambi di gioco, corsa, anche il tiro. Vede il gioco meglio di altri.”
Un parere su Gudmundsson invece?
“Io sono sempre stato convinto potesse fare la differenza. I giocatori bravi a volte hanno un carattere difficile ma si deve mettere in testa che ha il 10 sulle spalle, un numero non qualunque. Ha fatto quello che deve fare: giocare dove vuole, la zona la trova lui. Come fanno i giocatori forti.”
Serie A
Torino-Empoli: le probabili formazioni e dove vederla

Torino-Empoli è la sfida che chiude il sabato di Serie A. La squadra di Vanoli vuole continuare a far bene, mentre i toscani devono rialzarsi in fretta.
I granata stanno facendo una seconda ottima metà di campionato e vogliono continuare a fare punti soprattutto davanti ai propri tifosi. L’Empoli invece, in campionato è in caduta libera e non vince dalla sfida contro l’Hellas Verona dello scorso 8 dicembre.
Qui Torino
Vanoli vuole continuare a far bene e per farlo conta tendenzialmente sulla stessa formazione che sta portando avanti ormai da qualche settimana. Coco e Maripan sono i centrali e di fronte a loro agiranno Casadei e Ricci. L’unico vero ballottaggio è sull’esterno con Karamoh che parte leggermente in vantaggio rispetto all’ex Inter Lazaro. L’unica punta sarà lo scozzese Adams.
Qui Empoli
D’Aversa è ormai abituato a fare i conti con una lunga lista di infortunati e ovviamente saranno ancora assenti Ismajli, Viti, Fazzini, Maleh e altri ancora. La difesa la guiderà Marianucci, con di fianco Goglichidze e De Sciglio. In mezzo al campo ci saranno Grassi e Henderson, mentre davanti, Esposito e Cacace faranno da supporto a Colmbo.
Torino-Empoli: le probabili formazioni
TORINO (4-2-3-1): Milinkovic-Savic; Walukiewicz, Coco, Maripan, Biraghi; Casadei, Ricci; Karamoh, Vlasic, Elmas; Adams. All. Vanoli
EMPOLI (3-4-2-1): Silvestri; De Sciglio, Marianucci, Goglichidze; Gyasi, Henderson, Grassi, Pezzella; Cacace, Esposito; Colombo. All. D’Aversa
Torino-Empoli: dove vederla
Torino-Empoli andrà in onda sabato 15 marzo alle 20:45 sia su Sky che su DAZN.
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