Serie A
Atalanta a tutto Mateo Retegui
Mateo Retegui sta vivendo un inizio di stagione straordinario con l’Atalanta, confermandosi come capocannoniere della Serie A con 8 gol in 8 partite.
Questo incredibile rendimento ha sorpreso molti, considerando che appena due mesi fa Retegui era arrivato a Bergamo di fretta, trasferendosi da Genova in seguito a una trattativa lampo.
Nomi come Nico Gonzalez, Milik e Pinamonti erano stati accostati all’Atalanta, ma la scelta di Gasperini e della dirigenza è ricaduta su Retegui, considerato l’erede naturale di Scamacca e già suo compagno di staffetta in Nazionale.
Il tempo ha dato ragione al club: Retegui ha superato persino il miglior inizio di Pippo Inzaghi a Bergamo e ha già scalzato ogni gerarchia offensiva.
Atalanta: Retegui-dipendente
Gasperini sembra ormai non poter fare a meno di Retegui. Nonostante in passato l’allenatore fosse abituato a ruotare i suoi attaccanti in un tridente variabile, Retegui è sempre presente nelle formazioni ufficiali da quando è arrivato, diventando un punto fermo come Djimsiti, de Roon ed Ederson.
Ha anche “rubato” il titolo di capocannoniere della squadra a Lookman, che ora deve condividere il peso dell’attacco con una stella nascente.
A differenza di Lookman o De Ketelaere, per cui ci sono sostituti come Cuadrado o Zaniolo, Retegui è diventato irrinunciabile per Gasperini, al punto che nemmeno Scamacca, quando tornerà dall’infortunio a febbraio, sembra poter prendere il suo posto.
Retegui o Scamacca
La grande questione che si porrà nel 2024 è come Gasperini gestirà l’attacco con Scamacca di nuovo disponibile.
L’ex attaccante della Roma ha impiegato 31 partite per segnare 8 gol in Serie A, un traguardo che Retegui ha raggiunto in appena 8 gare. La sua capacità di segnare di testa, che era considerata una caratteristica unica di Scamacca, è stata replicata, se non superata, da Retegui, creando un dilemma tattico per il tecnico bergamasco.
Ci sarà spazio per entrambi, o uno dei due sarà sacrificato, magari a discapito di Lookman o De Ketelaere? Gasperini non ha ancora risposte definitive, ma la dipendenza da Retegui è ormai evidente.
Lookman
La questione della coesistenza tra Scamacca e Retegui potrebbe avere ripercussioni anche sul mercato.
Lookman, che ha già vissuto momenti difficili questa estate, allenandosi a parte a Zingonia, potrebbe cercare una nuova destinazione se dovesse perdere ulteriore spazio.
Squadre di Premier League e persino il PSG potrebbero tentare un assalto per il nigeriano, e un’offerta da 50 milioni potrebbe convincere i Percassi a lasciarlo partire.
Serie A
Napoli, serve Kvaratskhelia
Per la partita di domani contro la Roma, al Napoli serve il miglior attacco. Recuperato Lobotka, a Conte servirà anche Kvaratskhelia e Politano.
Il Napoli di Antonio Conte, in vista della sfida di domani contro la Roma, avrà bisogno del miglior attacco. Recuperato Lobotka, per insidiare l’area romanista avrà bisogno anche di Kvaratskhelia e Politano. Il georgiano non segna al Maradona da 2 mesi.
Napoli, serve Kvaratskhelia
Dopo gli ultimi confortanti risultati, il Napoli di Antonio Conte affronta domani sera la Roma al Diego Armando Maradona. Ma una cosa è necessaria per avere un buon risultato con i giallorossi di Ranieri: quello di avere il miglior attacco possibile.
Il reparto offensivo è apparso in calo nell’ultimo mese, complice l’assenza di Lobotka. Ma recuperato lo slovacco, serviranno a Conte anche altre due pedine fondamentali, Kvaratskhelia e Politano.
Soprattutto il georgiano non sta attraversando un buon momento di forma, infatti non segna a Fuorigrotta da ben 2 mesi. Però, è considerato dal tecnico della Roma Ranieri un elemento temibile, e per domani sta preparando una gabbia per neutralizzarlo.
Con Conte, il georgiano ha modificato il suo stile di gioco, pensa più al collettivo che al personale, torna in difesa ma si lancia pure in proiezione offensiva.
Nonostante tutto, Kvaratskhelia è il miglior marcatore degli azzurri con 5 gol, di cui gli ultimi 2 hanno fruttato 6 punti, contro Milan ed Empoli.
Per la sfida di domani contro la Roma, Conte si affida al suo estro e talento. Kvaratskhelia è un giocatore molto temibile in aerea di rigore, con dribbling e giocate che possono mettere in difficoltà la retroguardia avversaria. Questo Ranieri lo sa bene.
Ma Conte avrà bisogno anche dei compagni di reparto del georgiano , cioè Lobotka e Politano, per resiste non solo alla Roma domani, ma anche per allungare in classifica dalle tante inseguitrici.
Serie A
Milan-Juventus, le formazioni ufficiali
Milan-Juventus, match valido per la 13^ giornata di Serie A 2024/25. Le scelte ufficiali di Paulo Fonseca e Thiago Motta per il big match delle 18.00.
La sfida tra Milan e Juventus è uno dei classici della Serie A. La squadra che ha vinto più scudetti contro quella che ha vinto più Champions League. Milano contro Torino. Rossoneri contro bianconeri. Il Diavolo contro la Vecchia Signora.
Precedenti
Questo è il 179° confronto tra Juventus e Milan nella Serie A a girone unico: i bianconeri conducono il bilancio con 68 successi contro 53 dei rossoneri, completano 57 pareggi.
La designazione arbitrale
Ecco la squadra arbitrale per l’incontro: Arbitro: Chiffi; Assistenti: Peretti – Baccini.; Quarto ufficiale: Zufferli; VAR: Mazzoleni; AVAR: Paterna.
Milan-Juventus, le formazioni ufficiali
MILAN (4-2-3-1): Maignan; Emerson Royal, Gabbia, Thiaw, Theo Hernandez; Fofana, Reijnders; Musah, Loftus-Cheek, Leao; Morata. All.: Fonseca.
JUVENTUS (4-2-3-1): Di Gregorio; Savona, Gatti, Kalulu, Cambiaso; Thuram, Locatelli; Conceicao, McKennie, Yildiz; Koopmeiners. All.: Thiago Motta
Serie A
Fiorentina, Bove: “Ranieri alla Roma la scelta giusta”
Il centrocampista della Fiorentina è tornato a Roma per lavorare al nuovo progetto del campo del Don Orione dove è nato e cresciuto calcisticamente.
Edoardo Bove ha fatto ritorno nella sua città nativa, ovvero Roma, ma i tifosi della Fiorentina possono stare tranquilli.
L’ex centrocampista giallorosso, infatti, è tornato nella capitale per far visita al centro sportivo Don Orione, struttura situata nel quartiere romano della Camilluccia e dove Bove è nato e cresciuto calcisticamente vestendo la maglia della Boreale.
Da qualche tempo Bove è diventato proprietario attivo proprio della sua ex squadra, e tramite il progetto “Casa Viola” sta investendo economicamente per ristrutturare il centro sportivo. Un gesto d’amore, quasi un ringraziamento a quella squadra che gli ha aperto le porte di un sogno che poi è diventato realtà: diventare un giocatore di Serie A.
Durante un’intervista a La Repubblica Bove ha raccontato i suoi progetti futuri, ed anche della sua ex squadra, la Roma, che da qualche giorno ha accolto il ritorno di un altro figlio di Roma: Claudio Ranieri.
“Ecco il mio ruolo nella Boreale”
“Sicuramente sarò una figura che metterà i soldi (ride, ndr). Rifare da capo un centro sportivo è economicamente dispendioso, ma non c’è solo questo. Qui conta il cuore: questa società mi ha dato tanto, ed io dovevo sdebitarmi.”
“Qui mi chiedono tanti consigli”
“So tutto quello che accade alla Boreale. Mi coinvolgono nelle scelte importanti, ed io do la mia opinione. La mia però non sarà mai l’ultima parola, e resto sempre al mio posto.”
“Voglio chiudere la mia carriera qui”
“Ho deciso il mio futuro, che sarà quello di chiudere la carriera calcistica con la Boreale. Poi vedremo cosa succederà.”
“L’arrivo di Ranieri alla Roma? Ecco cosa penso”
“Non commento la situazione in generale, ma voglio dire un aneddoto: quando la Roma ha preso Ranieri ero davanti a Sky e vidi che all’aeroporto c’era Flavio Cobolli (tennista, amico d’infanzia di Bove). Gli mando un messaggio chiedendogli cosa stesse facendo lì, e lui mi rispose che voleva essere presente in quel momento, perché per lui era una persona speciale. Questo per dire che, dal punto di vista dei tifosi, la scelta di puntare su Ranieri è stata quella giusta.”
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