Serie A
Atalanta-Cremonese 1-1, Musso sbaglia e la Dea si ferma: le pagelle
Non basta un colpo di testa di Demiral all’Atalanta per aver ragione della Cremonese. I grigiorossi trovano il pareggio grazie a un errore dell’estremo difensore orobico. Le pagelle di Calciostyle.
Musso 5,5: nel primo tempo compie una prodezza su tiro da dentro l’area di Escalante. Dopo il vantaggio, vanifica tutto non bloccando un tiro da fuori, consentendo la ribattuta di Valeri in porta.
Toloi 6: il capitano è attento su ogni palla, dirige la macchina difensiva e prova anche a proporsi in avanti.
Demiral 6,5: ha di fronte due pessimi clienti come Dessers e Okereke, ma se la cava alla grande. Con Toloi, si spartisce la paternità del gol del vantaggio.
Okoli 5: parte bene, con un scivolata in anticipo, ma poi combina la frittata, deviando di mano una punizione di Koopmeiners diretta in porta che non necessitava di essere corretta.
Hateboer 6: gara buona, contiene per lo più, ma alcune volte sa spingersi in avanti (dall’86’ Zortea sv).
De Roon 5,5: prestazione livellata al ribasso rispetto alle ultime. Soffre molto la mediana grigiorossa.
Koopmeiners 6,5: Okoli gli “ruba” il gol del vantaggio, ma la sua prova è comunque molto buona. Muscolare quando serve, attento e abile a giocare il pallone, come quando lo piazza sulla testa di Demiral per il vantaggio.
Soppy 6: ha difficoltà a saltare il blocco su di lui, ma lotta e vuole sempre arrivare sul fondo, anche se non ci riesce sempre (dall’86’Maehle sv).
Malinovskyi 6: si accende a intermittenza, tarda a crescere, serve alcuni spunti interessanti (dal 56’Ederson 6: imbrigliato nel centrocampo grigiorosso, si divincola gran poco).
Lookman 6: molti dribbling e meno sostanza. Ci prova sempre, ma non riesce a saltare l’uomo con costanza (dal 77′ Pasalic sv).
Muriel 5,5: sulle sue serpentine trova Chiriches che gli chiude ogni porta. La ferrea difesa che si vede di fronte lo fa arrivare al tiro una sola volta (dal 56′ Hojlund 6,5: una svolta in campo, con la voglia e la determinazione che alzano i giri del motore in attacco).
Gian Piero Gasperini 5,5: alcune scelte sono discutibili, come Hojlund in panchina all’inizio. Un punto di rimonta che lascia l’amaro in bocca.
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Serie A
Parma-Atalanta 1-3, Gasperini: “Sono molto soddisfatto, giocato con qualità e personalità”
Parma-Atalanta 1-3, arriva la settima vittoria di fila per la Dea, che sale in vetta, in attesa del Napoli. Andiamo a leggere, qui di seguito, le parole di Gian Piero Gasperini nel post partita.
Arriva la settima vittoria consecutiva per l’Atalanta, che non sembra avere più intenzione di fermarsi.
La vetta conquistata e’ un messaggio al Napoli, chiamato a rispondere oggi nel derby del sole contro la Roma.
Dopo il match, le parole di Gian Piero Gasperini sono di assoluta soddisfazione.
Queste le parti più importanti di ciò che ha detto il tecnico di Grugliasco, davanti ai giornalisti.
Sulla partita
“Sono molto soddisfatto di questa partita, non è facile, il Parma è pericoloso soprattutto in attacco. Hanno riaperto la partita con una giocata nella ripresa, hanno preso fiducia loro e l’ambiente e poteva riaprire una partita condotta da noi. Invece dopo qualche minuto ci siamo messi a posto e il terzo gol ha chiuso la gara”.
Cosa ha soddisfatto di più
“Mi hanno soddisfatto la qualità e la personalità con cui abbiamo giocato e il numero di situazioni pericolose create, il Parma ha valori, può creare e fare gol. Sapevamo però di poter metterli in difficoltà e le abbiamo fatte tutte bene, anche se nel primo tempo un gol in più ci stava tutto. L’avevamo preparata così, con rispetto del Parma che ha capacità di inserirsi”.
Su Pasalic
“Praticamente sempre ci sono forzature di proposte di formazioni, poi in campo mando chi ritengo sia più affidabile. Pasalic fa cose straordinarie da tempo, Samardzic spero ci arriverà a quei livelli e potrà inserire tra quelli che stanno giocando con continuità e ottenendo risultati. Quello che vale è il campo”.
Sul Parma
“Abbiamo lavorato bene, trovando le linee di passaggio. Questa estate in amichevole non eravamo in condizione e avevamo pagato pesantemente, questa sera siamo stati bravi sulle palle in profondità che attaccano. Abbiamo controllato bene senza correre troppi rischi. Dovevamo fare attenzione anche sui lanci di Suzuki, prender le seconde palle e lottare sul duello aereo, ma siamo riusciti a prender le misure e dopo il gol riprendere le partite“.
Serie A
Milan, Fonseca: “Capisco i tifosi, forse lo avrei fatto anche io. Credo ancora nello Scudetto”
Paulo Fonseca, allenatore rossonero, in conferenza stampa da San Siro al termine della partita tra Milan e Juventus, valida per la tredicesima giornata di Serie A.
Le dichiarazioni di Paulo Fonseca :
Cosa dice sui fischi di San Siro?
“Se io fossi un tifoso, avrei fatto lo stesso, perché la partita è stata una delle partite più noiose della mia carriera. Capisco perfettamente i tifosi. La miglior parola che posso usare è noiosa. Troppo rispetto da entrambe le parti”.
Qual era la sua intenzione ad inizio partita?
“Io voglio sempre avere l’iniziativa e attaccare. Difensivamente, non abbiamo avuto problemi, così come la Juve. Non possiamo dimenticare che veniamo da una partita che abbiamo preso tre gol, quindi capisco che la coscienza della squadra era difendere bene, e che abbiamo affrontato la squadra che concede meno occasioni. Per avere occasioni, bisognava essere perfetti. Abbiamo giocatori per rischiare. Le possibilità che abbiamo avuto per uscire veloci abbiamo sempre sbagliato l’ultimo passaggio”.
Perché non inserire Abraham?
“La Juve creava tanta superiorità a centrocampo non avendo attaccanti e avevamo bisogno del lavoro di Morata. Ci hanno obbligati a questo”.
Si può allenare il coraggio?
“Noi prepariamo sempre la partita per attaccare, per affrontare una squadra che difende bene come la Juve. Sono il primo che vuole una squadra offensiva, ma è difficile spiegare perché non abbiamo preso rischi”.
Perché non si è ribellato alla noia facendo un po’ prima i cambi?
“Pulisic è arrivato con un problema, non lo potevo utilizzare per molto tempo; il giocatore non si sentiva bene e non lo potevo far giocare tanto tempo, addirittura io mi sono preso il rischio che avesse un problema. Per gli altri non mi sembrava che si potesse cambiare molto ciò che stava succedendo”.
La formazione ha dato un messaggio alla squadra di difendere di più?
“Schiererei la stessa formazione. Questa è stata la formazione di Madrid, tranne Pulisic. La stessa struttura, la stessa squadra”.
Il Milan domani può essere nono.
“Non siamo soddisfatti, ovviamente. Abbiamo già parlato della crescita della squadra, ma i risultati non sono quelli che noi vogliamo. Il problema non è il risultato di oggi, ma il pari di Cagliari o la sconfitta di Parma. Con due vittorie in queste due partite siamo più su. Non siamo soddisfatti, ma siamo fiduciosi per il proseguio della squadra”.
Serie A
Motta: “Impossibili i paragoni col passato. Ancora falso 9? Vedremo. Su Leao…’
Thiago Motta, allenatore della Juventus, in conferenza stampa a San Siro al termine della partita tra Milan e Juventus, valida per la tredicesima giornata di Serie A.
Le sue dichiarazioni:
Imbattuti: cosa si porta a casa?
“Un punto e continuità al lavoro che stiamo facendo”.
Perché questa scelta tattica?
“Il centravanti finto lo ha fatto McKennie, poi ho messo Fagioli. Tutti hanno fatto un ottimo lavoro. I cambi sono stati per dare energia, contrastando il lato più forte del Milan”.
Soddisfatto?
“Punto molto positivo, ne ho parlato anche in spogliatoio. Al di là di chi gioca, si vede una squadra che è compatta. I giocatori lasciano gli obiettivi personale da parte, per aiutare la squadra in tutte le fasi di gioco. Mi fido tantissimo dei miei giocatori. Soprattutto nei momenti di difficoltà, si aiutano tutti. Il Milan è molto duro da affrontare in campo aperto, ma noi abbiamo fatto una grande partita”.
Con Vlahovic e Nico si poteva fare qualcosa in più?
“Vlahovic lo recuperemo, Nico vediamo per le prossime partite. Non possiamo saperlo se ci fossero stati cosa sarebbe successo”.
Come allenatore preferisce il 4-4 con l’Inter o lo 0-0 di oggi?
“Io non ho preferenze. Voglio vedere la squadra che sta bene in campo, che legge bene il gioco. Io ho visto la mia squadra molto bene”.
Leao esagera con le cadute: ha commenti?
“No, non voglio dire niente. Grande giocatore Leao. Esprimo quello che penso, l’ho detto anche quando sono stato sfavorito dal rosso a Coincecao. Non voglio fare polemica. Penso sia difficile per tutti: capisco l’arbitro, il guardalinee: è una giocata troppo veloce, 80mila persone che ti fischiano non aiutano. Non è niente contro il giocatore, ma è una situazione in generale”.
Come è andato l’esperimento McKennie falso 9?
“Non era un esperimento e non era un falso 9. L’unico falso 9 era uno che sapeva fare tutto: Messi. McKennie può giocare in tante posizioni”.
L’ha sorpreso l’atteggiamento del Milan?
“Non mi sorprende. Fonseca è un grande allenatore e ho grande rispetto del suo lavoro. Il Milan è una grande squadra che ha affrontato una grande squadra. Io capisco le esigenze dell’esterno, ma un solo errore può cambiare le cose. Non mi permetterò mai di fare critiche all’avversario, perché ho grande rispetto per il mister e per il Club”.
Il Milan può lottare per lo Scudetto?
“Il Milan lotterà per essere lì in alto. Ha un grande allenatore e una grande squadra”
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