Serie A
Atalanta, Gasperini: “Zaniolo? È rientrato molto bene”

Alla vigilia del match contro la Fiorentina, Gian Piero Gasperini parla in conferenza stampa. Lo fa affrontando molte tematiche fra cui il ritorno di Nicolò Zaniolo
La ripresa del Campionato di Serie A vede protagoniste Atalanta e Fiorentina. L’avvio non felicissimo delle due squadre fa sì che il match che le mette di fronte alle 15.00 di domenica 15 settembre sia molto atteso. In conferenza stampa, il tecnico della Dea Gian Piero Gasperini affronta molte tematiche inerenti la sfida.
Atalanta, Gasperini: “Zaniolo? È rientrato molto bene”
Gasperini inizia parlando del nuovo Gewiss Stadium, finalmente completato: “Credo che la cosa importante sia giocare nello stadio nuovo 112 giorni dopo. È una struttura fantastica, credo che domani sarà una festa, è da riconoscere il merito ad Antonio Percassi, rimarrà l’uomo più importante dell’Atalanta, sta regalando un qualcosa di straordinario, lo ha fatto perché l’Atalanta è una parte fondamentale della sua vita, è un gesto di grande amore verso tutti. Si pensa sempre a dei ritorni commerciali, ma è uno stadio fatto per regalare una casa ai propri tifosi. È stato un gesto difficile, di grande generosità. Da domani tutta Bergamo avrà un fiore all’occhiello importante”.
Il tecnico va avanti raccontando la settimana vissuta dalla Dea: “Abbiamo avuto pochi giocatori, negli ultimi dieci-quindici giorni sono arrivati molti giocatori, qualcuno tipo Kossounou ha fatto un solo allenamento insieme alla squadra, ma da qui in poi non ci saranno ulteriori intromissioni di mercato, cercheremo di amalgamarci”.
Su Zaniolo ha poi aggiunto: “Siamo stati diverse settimane in ritardo, anche la prima settimana della sosta si è allenato in differenziato. Ma è rientrato molto bene, anche per lui è un po’ un inizio, adesso è un modo per ricominciare da tutte le speranze che abbiamo alimentato per il suo arrivo”.

NICOLO ZANIOLO TORNA IN ITALIA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Su Cuadrado ha poi spiegato: “Mi accontenterei che riuscisse a dare questa squadra la sua presenza e la sua qualità, non so se ripeterà l’impatto di Kolasinac, ma può darci una gran mano. È un gran professionista”.
Gasperini prosegue spiegando le sue aspettative sulla partita: “Sarà una partita equilibrata e difficile. Lo scorso anno abbiamo vinto bene in semifinale di Coppa Italia, loro hanno fatto bene in campionato. È un riferimento principalmente per l’Europa, la Fiorentina ha fatto un mercato molto importante, hanno aggiunto Kean, Colpani e Gudmundsson, ha una società sicuramente ambiziosa, anche nei nostri confronti ha un riferimento, è già un bel confronto.
Sulla Fiorentina ha poi aggiunto: “Raffaele Palladino è un allenatore forte, ha già fatto bene col Monza, ha fatto due stagioni molto importanti. Arriva con tanti giocatori nuovi, sono convinto che ha l’intelligenza e la capacità di poter migliorare il livello della Fiorentina. Gosens? Sono contento per lui, voleva rientrare in Italia, c’era stata qualche parola con l’Atalanta, poi si è accasato a Firenze, è partito facendo un bellissimo gol, sono molto felice per lui, avrà la possibilità di giocare in una squadra competitiva e in un ambiente che ha voglia di crescere”.
Gasperini: “La Champions è molto più complicata”
Gasperini parla poi della nuova UEFA Champions League che inizierà la prossima settimana. A riguardo, il tecnico ha spiegato: “L’Europa, in particolare la Champions, è molto più complicata. Se riusciremo a fare bene in Champions ci porteremo qualcosa di buono in campionato. Giovedì ce ne renderemo conto, ci sono le migliori squadre in Europa, continuo a pensare che ci prende molto come pensieri perché c’è questa formula della qualificazione, sarebbe importante raggiungere i sedicesimi, sarà molto appassionante”.
Anche a livello internazionale, l’Atalanta ha acquisito sempre più appeal. Tre giocatori della Dea, sono stati convocati in Nazionale. Sulla questione, Gasperini dice: “Sono contento per la loro convocazione, si vede che l’Atalanta è una bella vetrina. La nazionale fa sempre bene ai giocatori, a livello di condizione non lo so, però adesso avremo sicuramente più continuità”.
Uno degli argomenti della conferenza, è stato Lazar Samardzic. Sul giocatore serbo, Gasperini spiega: ” Ci sono dieci giocatori di movimento nuovi. Probabilmente non era questo che ci il mercato però ha detto questo, da questo bisogna ripartire. Non ci sono nemmeno giustificazioni come sul tempo, bisogna giocare e le partite contano, bisogna velocemente assemblare quelle che sono le caratteristiche. Sono tutte opinioni, ognuno ha le sue, le rispetto tutte, ma io ho le mie e mi baso su quelle”.
Serie A
Milan, col 3-4-3 Theo Hernandez può rinascere?

Buonissima la prova del terzino sinistro, francese, del Milan con il nuovo modulo contro l’Udinese, condita anche da una spettacolare rete.
Il transalpino del Milan torna al gol dopo un digiuno di 3 mesi, mettendo in mostra le qualità che lo hanno contraddistinto in questi anni e che fino ad adesso quest’anno sembravano essere sparite.

Conceiçao,Milan
Il Milan rivede il miglior Theo
Nella sfida contro l’Udinese dello scorso venerdì sera Theo Hernandez si è messo alle spalle, almeno per una notte, le ferite di una stagione complessa e negativa sfoderando una prestazione molto vicina alla sua migliore versione in rossonero. Contornata anche con il quarto centro stagionale. Un gol di Theo alla Theo, con una conclusione di straordinaria potenza al termine di una cavalcata dove ha sprigionato tutta la potenza del suo motore.
Il 27enne di Marsiglia termina un digiuno che durava da quasi 3 mesi, quando impattò il momentaneo 1-1 del suo Milan contro il Como il 14 gennaio.
Gli scettici non crederanno alla “resurrezione” del terzino, per il semplice fatto che l’Udinese, già salva, fosse in modalità estiva. Quindi, per i più, magari una giocata, seppur bellissima, non può cancellare un’annata negativa. Tuttavia, Theo Hernandez ha ribadito un concetto chiaro: quando sta bene mentalmente e fisicamente resta un top player assoluto, tra i migliori al mondo. L’immensa gioia per la nascita della secondogenita ha influito, così come l’intelligente scelta tattica di Sergio Conceicao che si è affidato al 3-4-3 per ritrovare compattezza difensiva e la migliore versione dell’esterno francese.
E ora?
Cosa farà adesso il Milan alla luce di questa prestazione?. E’ vero che una rondine non fa primavera, però un segnale c’è stato. Le opzioni rimangono sempre le stesse: l’ex Real Madrid ha un contratto fino al 2026 e vuole restare al Milan, il secondo riguarda i dubbi di una dirigenza che non ha ancora preso una decisione definitiva.
Il ragazzo, intanto, avrebbe infatti respinto una delle offerte che gli sono arrivate dall’Arabia perché vorrebbe restare a Milano. Si tornerà a parlare, magari dopo la nomina del nuovo direttore sportivo.
Serie A
Roma, Ranieri cerca la quinta vittoria di fila

Ranieri-Roma: i dati parlano chiaro. I precedenti tra lui e Baroni seppur pochi, prevedono un netto equilibrio, anche se oggi potrebbero cambiare. Ecco i dettagli:
Dalla stagione 2009/2010 ad oggi, ogni volta che Ranieri si è seduto sulla panchina della Roma, ha inanellato una fortunata striscia di cinque derby consecutivi vinti, culminata con la stracittadina di questo girone d’andata, terminata 2-0 in favore di Sir Claudio. Una serie che sembrava definire un netto favoritismo in favore della compagine giallorossa.
Tuttavia, i precedenti tra gli allenatori che oggi guidano le due squadre della capitale raccontano tutt’altra storia. Una vittoria per parte e un solo pareggio, con tre gol segnati e subiti da entrambe le parti: un equilibrio perfetto.
Un bilancio che getta un grande alone di mistero sul possibile esito della sfida, che alla luce di questi dati ,sembra destinata a rappresentare un vero punto di svolta, anche al di fuori della stagione attualmente in corso.
I precedenti tra Ranieri e Baroni, Roma e Lazio
Il BILANCIO SFORTUNATISSIMO TRA BARONI E LA ROMA IN CAMPIONATO
1 vittoria Baroni
1 pareggio
5 vittorie Roma
7 gol fatti dalle squadre di Baroni
15 gol fatti dalla Roma
IL LEGGERO FAVOREGGIAMENTO GIALLOROSSO INDICATO TRA TUTTI I PRECEDENTI FRA RANIERI E LA LAZIO
10 vittorie Ranieri
6 pareggi
8 vittorie Lazio
35 gol fatti dalle squadre di Ranieri
36 gol fatti dalla Lazio

Lorenzo Pellegrini e l’arbitro Sozza ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Parma, Chivu: “Approccio giusto, sfidare la Fiorentina al Franchi non è mai facile”

Il tecnico rumeno del Parma, Christian Chivu, ha parlato in conferenza stampa dopo il pareggio ottenuto contro la Fiorentina di Raffaele Palladino.
Il tecnico, ex giocatore dell’Inter, ha parlato dopo il pareggio ottenuto contro la Fiorentina, puntando il focus sulla prestazione, l’aspetto mentale e sullo schema di gioco degli emiliani.
Le parole di Chivu
Il pareggio è un risultato giusto?
“La realtà del campo ci dice questo a fine partita. Mi sembra che abbiamo avuto un approccio giusto, creando subito qualche occasione ma senza dare continuità ai primi minuti. Giocare qua non è mai semplice, la Fiorentina ha chi ti mette in difficoltà. Non a caso qua hanno perso tante big. Abbiamo provato e rischiato fino alla fine, con cambi offensivi ed esponendoci un po’ troppo dietro, ma sono felice della prova dei centrali”.
Quanto aiuta mentalmente questo risultato?
“Sulla carta tanto, nella pratica vediamo. Spero capiscano che non è da tutti fare risultato con l’Inter o a Firenze e che anche noi si cominci ad avere più coraggio. Io però ai ragazzi non posso rimproverare nulla, hanno dato l’anima e si sono sacrificati. Piano piano tireremo fuori qualcosa di più anche a livello di gioco”.
Cosa intende: negli ultimi metri?
“Siamo riusciti a sbagliare a due metri dalla porta… Bisogna capire i momenti della partita, però la squadra reagisce e sta crescendo”.
Questo 3-5-2 ormai è il suo schema…
“Era un po’ nei piani, vista la striscia contro squadre che giocavano a tre. Da Verona e contro l’Inter, dove abbiamo sacrificato Almqvist a fare il quinto, fino ad oggi in cui ho scelto difensori veri. Ora arriverà la Juve e non so come giocheremo, ma sappiamo di avere un’altra soluzione”.
Questo vi dà più solidità.
“Se chiedi a un difensore, preferirà sempre avere gente attorno a sé piuttosto che andare in avanti a centrocampo lasciando 50 metri dietro le spalle. Però bisogna saper fare anche corse più lunghe e in diagonale: c’è da lavorare, non siamo perfetti. Però ho dei ragazzi intelligenti e bravi a capire in fretta”.
Sta dando la giusta cattiveria alla squadra?
“Abbiamo accettato la realtà: chi lotta per non retrocedere deve avere un atteggiamento più aggressivo per vincere i duelli. Io da giocatore non ricordo di essere stato così cattivo, anche se qualche giallo e rosso l’ho preso anche io…”.
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