Serie A
Atalanta, il punto sulle assenze: Retegui tenta lo sprint

L’Atalanta si prepara in vista della delicata trasferta di Firenze e vede miglioramenti dal punto di vista degli infortunati. Alcuni elementi tornano in rosa.
I nerazzurri devono mantenere quantomeno il terzo posto e dopo la sosta nazionali si preparano al rush finale che li vedrà protagonisti contro diverse big del nostro campionato.
Atalanta, il punto su infortunati e nazionali: rientrano Hien e Kolasinac
Secondo il report dell’allenamento odierno, Gasperini ha potuto accogliere con entusiasmo il rientro di due pedine fondamentali per il reparto difensivo. Isak Hien e Kolasinac non hanno riportato problemi fisici durante gli impegni con Svezia e Bosnia.
A loro però non si aggiungeranno gli infortunati Cuadrado e Kossounou, che hanno svolto lavoro individuale sul campo col colombiano più vicino al rientro.
Notizie positive invece per Sulemana che ha preso parte parzialmente alla seduta odierna. Nessuna novità sul fronte Scalvini–Scamacca, che proseguono la riabilitazione e rientreranno nelle prossima stagione. Palestra ha svolto terapie in attesa degli esami così come Mateo Retegui, che dopo lo stop rimediato in ritiro con l’Italia sta cercando di velocizzare le cure e rientrare il più presto possibile.
A questa lunga lista si aggiunge anche Posch.
Serie A
Juventus, Yildiz torna centrale nel progetto di Tudor

Nella prima Juventus di Igor Tudor torna a brillare Kenan Yildiz. Il numero 10 bianconero ha realizzato il gol decisivo nella gara contro il Genoa.
Buona la prima per la nuova Juventus targata Igor Tudor. I bianconeri hanno vinto contro il Genoa grazie alla splendida rete realizzata da Kenan Yidiz, la quinta del suo campionato. Non è un caso se il numero 10 bianconero abbia ritrovato la via del gol alla prima gara sotto la guida del tecnico croato, dopo 14 partite consecutive a secco in tutte le competizioni. Nel 3-4-2-1 disegnato dall’ex allenatore di Verona e Lazio il giovane talento turco è stato impiegato nella posizione di sotto punta, libero di agire su tutto il fronte offensivo.
Un ruolo congeniale alle caratteristiche di Yildiz, dotato di capacità di inserirsi tra le linee e di accelerazioni palla al piede, come mostrato nell’occasione del gol, ma non dell’uno contro uno continuo richiesto ad un attaccante esterno. I continui cambi di posizione, dal binario di destra a quello di sinistra, e i compiti tattici richiesti da Thiago Motta avevano finito con lo “spegnere” il talento del classe 2005 nato a Regensburg. Con Tudor è già tutta un’altra storia, Yildiz ha subito dimostrato del perché indossi la pesante maglia numero 10.

Kenan Yıldız ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le statistiche di Yildiz contro il Genoa
Nella prestazione di Kenan Yildiz contro il Genoa non c’è c’è stato solo il goal decisivo. Il numero 10 della Juventus contro il Grifone è stato il faro della manovra bianconera: 4 dribbling riusciti su 6 tentati, con 89% di passaggi riusciti e 2 passaggi chiave testimoniano come la posizione di trequartista gli consente di poter scegliere e osservare meglio la zona di campo dove poter far male agli avversari. Mentre, il precedente allenatore, Thiago Motta, sembrava proprio non vederlo in quella posizione. Il tecnico ex Bologna ha spesso rinunciato al calciatore turco, confinandolo in panchina in quest’ultima fase della stagione.
Appare già chiaro che questo non accadrà con Igor Tudor in queste ultime otto gare di campionato. Finora è a quota 5 gol e 2 assist in 28 partite, ma la sensazione è che possano migliorare i suoi numeri entro la fine della stagione.
Serie A
Roma: con Ranieri è una difesa da scudetto

Anche nella gara di ieri contro il Lecce la Roma ha mantenuto la sua porta inviolata: l’incredibile rimonta negli ultimi mesi passa anche da lì.
Tre punti e clean sheet: un binomio che, negli ultimi mesi, per la Roma è diventato quasi una regola. Nella gara contro il Lecce del Via del Mare i giallorossi hanno trovato la settima vittoria consecutiva in campionato ed il quattordicesimo risultato utile consecutivo in questa stagione di Serie A.
Numeri da record che hanno confermato ancora una volta la Roma come la miglior squadra del 2025 in tutti i maggiori campionati europei. Numeri che, però, hanno una chiave di lettura soprattutto nel reparto arretrato a cui, dal suo arrivo sulla panchina dopo Juric, Ranieri è riuscito a dare una solidità incredibile.
Roma: i numeri della difesa sono da primi della classe

MILE SVILAR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il clean sheet di ieri contro il Lecce è stato il sesto nelle ultime sette partite, facendo arrivare il totale a 12 in tutto il campionato. Da quando il tecnico ex Leicester si è seduto sulla panchina della Roma la squadra ha subito 13 gol in 18 gare, che fanno 0.72 reti ogni 90 minuti.
Per quanto riguarda i singoli numeri lontano dall’Olimpico, la Roma non subisce un gol dalla gara contro l’Udinese (la rete di Lucca che portò momentaneamente in vantaggio i bianconeri). Da quel momento in poi i giallorossi non hanno più subito gol in trasferta.
Uno dei principali artefici della ritrovata solidità difensiva è, senza dubbio, Mile Svilar. Il portiere serbo si sta confermando come uno dei migliori estremi difensori del nostro campionato e di tutta Europa. Assieme a lui, dall’arrivo di Ranieri in poi, Mancini è tornato su ottimi livelli, assieme allo stakanovista Ndicka, che non ha saltato un singolo minuto della stagione.
Proprio dal pacchetto arretrato Ghisolfi spera di ripartire anche dalla prossima stagione, a cominciare da Svilar. Il suo rinnovo è ancora in fase di trattativa: la società offre 1,5 milioni a stagione, ma l’entourage del giocatore chiede di più.
I tifosi della Roma rimangono in attesa e sperano di potersi godere le prestazioni di Svilar ancora a lungo.
Serie A
Inter, Simone Inzaghi: “Espulsione giusta. Tanti impegni. Su Lautaro…”

Il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, ha parlato in conferenza stampa per commentare la vittoria dei nerazzurri contro l’Udinese a San Siro.
Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa post partita per commentare la vittoria odierna dei nerazzurri contro l’Udinese di Kosta Runjaic.

SIMONE INZAGHI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Inter, le parole di Inzaghi
In seguito le parole del tecnico dei nerazzurri:
Quanto sono importanti questi tre punti?
“Importantissimi. Abbiamo fatto un grandissimo primo tempo, il secondo non l’abbiamo approcciato allo stesso modo ma fino al gol di Solet eravamo in controllo. Poi abbiamo perso distanze e abbiamo rischiato. Per quanto riguarda la mia espulsione, mi sono arrabbiato sul fallo di Correa: probabilmente c’era il fallo, abbiamo preso il calcio d’angolo. Espulsione giusta, l’adrenalina gioca brutti scherzi”.
Su Lautaro e Taremi
“Siamo un po’ in difficoltà, stasera solo Calhanoglu poteva continuare a giocare ma sarebbe stato un rischio e mercoledì abbiamo anche Asllani squalificato. Arnautovic e Frattesi hanno preso due colpi, non potevano continuare, mentre Darmian e Dimarco rientravano e avrebbero giocato meno avendo tutto a disposizione. Taremi ha questa pubalgia che non passa, è dalla partita di Lecce che si allena a singhiozzo. Oggi non era in grado, vedremo. Dumfries non ci sarà, Lautaro penso di no, De Vrij non lo so”.
Tante partite
“Beh, ora ce n’è una in meno. Non mi piace fare programmazione, perché la partita più importante è sempre la prossima. Stasera ho dovuto fare programmazione su Calhanoglu, non sarebbe mai uscito dal campo perché stava facendo una grand gara, ma veniva da due partite da 90 minuti con la Turchia e sarebbe stato troppo. Si andava incontro a quello che è successo con Dumfries e Lautaro, impiegati per 6-7 partite consecutive. Lautaro l’avevo già risparmiato con il Feyenoord, avrei voluto far riposare anche Dumfries ma non era possibile. Quando si gioca così tanto a volte purtroppo succede di non averli per un lungo periodo, si parla delle altre squadre in difficoltà ma stasera abbiamo giocato senza tanti giocatori importanti. Zielinski non lo diciamo più da 28 giorni ma sappiamo che qualità”.
Sull’espulsione
“No, era l’adrenalina. Ero molto arrabbiato, il fallo su Correa secondo me c’era. Ho visto Chiffi dopo la partita e gli ho detto che non siamo fortunatissimi quando ci incontriamo, ma ha fatto bene ad espellermi e ho chiesto scusa. Non è stata una bella scena, ma pagherò e non ci sarò con il Parma“.
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