Serie A
Atalanta, il settebello di Gasperini
Gianpiero Gasperini, tecnico dell’Atalanta, ha festeggiato di recente il suo settimo anno sulla panchina nerazzurra. Compleanno calcistico con regalo europeo annesso.
Atalanta, il settimo Gasperini
Sul tavolo del calcio dell’Atalanta calò una carta pesante. E ora si è portato a casa il settebello.
Sulla panchina bergamasca, Gianpiero Gasperini non ha affatto patito la crisi del settimo anno.
Anzi, si è fatto e ha fatto ai tifosi bergamaschi un regalo con i fiocchi.
L’Atalanta tornerà infatti a calcare gli scenari europei. Sette anni fa, il tecnico ex Genoa e Inter riuscì infatti a vincere la concorrenza di alcuni colleghi tra cui Rolando Maran.
“Un prologo – ricorda Calcio Atalanta- che darà il via a un ciclo unico nella storia del club”.
E infatti Gasperini tornò a far respirare all’Atalanta un’aria d’Europa che mancava dai tempi di un altro mito atalantino, il compianto Emiliano Mondonico.
Tre qualificazioni di fila alla Champions League e una finale sfiorata sono la perla più luccicante nel forziere del tecnico di Grugliasco con i bergamaschi.
Del gruppo originario alla corte di Gasperini restano soltanto Toloi e De Roon, quest’ultimo accasatosi però temporaneamente al Middlesbrough in Inghilterra.
Un fatto è certo: a Bergamo Gasperini è ormai più di un allenatore.
Tanto che gli fu dedicata una statua cartonata, sorta di omaggio a chi, a Bergamo, ha regalato un sogno racchiuso in un pallone di cuoio.
Serie A
Ranocchia: “Il rigore di Dumfries? Questi episodi limitano i difensori”
L’ex capitano nerazzurro ha commentato la gara tra Inter e Napoli e il rigore dato procurato da Dumfries. Leggi con noi le parole di Ranocchia.
Continuano le polemiche dopo il rigore dato all’Inter, poi sbagliato da Calhanoglu, contro il Napoli. Sull’episodio si è espresso anche Andrea Ranocchia, il quale ha sottolineato come ormai si stia limitando sempre di più la possibilità per i difensori di intervenire in area di rigore.
Le parole di Ranocchia
La gara.
“E’ stata una partita abbastanza equilibrata, l’Inter ha fatto qualcosina in più, ma non ha inciso sul risultato finale. Le due squadre di sono rispettate. E’ stata una partita molto emotiva, era forte la voglia di non farsi male e allo stesso tempo di far male. Sapevano entrambe le squadre che la partita era importante e non hanno avuto grandi benefici da questa partita. Classifica stranissima, cortissima, ma sarà un bel campionato”.
Il rigore dato all’Inter.
“Un po’ mi arrabbierei se mi dessero un rigore così, ma siamo in un momento in cui il Var guarda il centimetro e quindi in area devi stare attento. Non puoi intervenire e questo limita il difensore. Il tocco c’è, l’entità non è così importante da far cadere Dumfries. Migliorare? Non si può perché ogni tesserato dice quel che gli fa comodo. Il problema grave è che se vediamo tutti i rigori dati col Var, che fischino questo ci sta. Per me il rigore dev’essere una cosa seria, da ex difensore dico che il difensore oggi non può più intervenire ed è un handicap”.
Le parole di Conte.
“Ogni allenatore, direttore, tira l’acqua al proprio mulino a seconda di quel che gli può far comodo, per cui a Empoli non lo aveva detto e stavolta sì”.
Sul suo episodio in Torino-Inter.
“Quando intervieni, tu da difensore il contatto lo senti quanto è forte. Io mi son reso conto subito. Qui l’arbitro vede un contatto, ma è la linea guida di tanti. Vedi gli step on foot: per me per dare un rigore gli devo fare un buco nel piede, oggi li danno tutti”.
Serie A
Bologna, infortunio Ndoye: il report e i tempi di recupero
Arrivano gli aggiornamenti in merito alle condizioni di Ndoye del Bologna, uscito anzitempo nel corso della partita contro la Roma.
Il Bologna ha appena diramato l’esito degli esami di Dan Ndoye. Lo svizzero è uscito malconcio dalla sfida contro la Roma. Sono state escluse fratture per l’ex Basilea, per quanto la contusione e i due tagli profondi sulla gamba sinistra spingano ad essere comunque preoccupati.
Bologna, infortunio Ndoye: l’esito degli esami
Attraverso un bollettino medico diramato sui propri canali ufficiali, la società emiliana ha svelato le condizioni di Ndoye dopo gli esami clinici.
“Gli esami strumentali cui è stato sottoposto oggi Dan Ndoye hanno evidenziato un esteso ematoma alla gamba sinistra senza ulteriori lesioni. La ferita è stata suturata nella serata di ieri al rientro a Bologna. Il giocatore osserverà ora alcuni giorni di riposo assoluto, al termine dei quali inizierà il percorso terapeutico necessario. Tempi di recupero previsti tre settimane circa”.
Serie A
Riccardo Viola: “Ieri tra le pagine più tristi della Roma. Mio padre non avrebbe…”
Il figlio dell’ex presidente della Roma, Dino Viola, ha parlato del momento molto difficile che sta passando il club giallorosso, ora senza allenatore.
Riccardo Viola, attuale presidente del Coni Lazio e figlio dell’ex presidente della Roma, Dino Viola, è intervenuto ai microfoni dell’emittente radiofonica Rai Radio 1 soffermandosi sulla crisi in casa Roma, ora alla ricerca di un sostituto di Ivan Juric.
Roma, le parole di Riccardo Viola
“Per un uomo di sport e per un tifoso della Roma, credo che ieri sia stata una delle pagine più tristi: vedere la curva che alla fine del primo tempo toglie gli striscioni e smette di fare il tifo. E non è andata via per andare a contestare, ma si disperde e torna a casa. Ieri il legame tra la Roma e i suoi tifosi ha subìto una brutta sconfitta, non solo sportiva.
A inizio anno abbiamo avuto Mourinho: ha trascinato la gente, è diventato la Roma, si è assunto tutte le responsabilità e ha preso posizioni, non tutte condivisibili. Poi è arrivato De Rossi, che rappresentava la Roma e la romanità. La gente si è legata a De Rossi e ha superato Mourinho. Il tradimento di De Rossi ha creato una spaccatura enorme nel tifoso e nella società.
Negli ultimi 50 anni, la Roma è diventata competitiva quando era una famiglia, con senso di appartenenza, con lo slogan ‘La Roma non si discute, si ama’. A me spiace per Juric, è stato un signore di passaggio. Non è mai stato presentato ufficialmente e se leggete il comunicato di ieri non si parla di esonero. SI ringrazia e basta. Juric è stata una meteora. Ora è giusto che i Friedkin tornino a Roma. Non credo siano stati loro ad allontanare De Rossi, ma ora facciano riflessione. L’augurio che mi faccio è che scelgano una persona funzionale in termini di valori”.
L’errore più grosso che non avrebbe commesso suo padre Dino?
“Mandare via Daniele De Rossi. Lo avrebbe aiutato a riportare al centro di tutto il valore della romanità. Non avrebbe vinto lo Scudetto, ma sarebbe nata una Roma competitiva e amata. Ci saremmo divertiti”.
Tra i nomi che stanno circolando, qual è il suo desiderio da tifoso?
“Il mio desiderio sarebbe quello di riportare De Rossi. E se Ranieri fosse pronto ad assumere un ruolo in società, avremmo due elementi di romanità. La Roma ha bisogno di romanità”.
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