Serie A
Atalanta-Inter 2-3, rimonta di Inzaghi su una brutta Dea: le pagelle

L’Atalanta subisce la sua quarta sconfitta nelle ultime cinque partite. Palomino gioia e croce di Gasperini. Le pagelle della Dea.
Musso 5,5: dei tre gol ha delle colpe sul secondo. Con più decisione avrebbe potuto evitare che la palla oltrepassasse la linea.
Palomino 6: l’infortunio di Toloi gli da la chance di ritrovare il campo dopo lo stop. Devia in rete in modo sfortunato il 3-1 interista, ma ha il merito di accorciare e di dare speranza alla Dea per il finale.
Demiral 6,5: lotta su ogni pallone, ci mette il fisico e si contrappone a qualsiasi avversario gli si piazzi nei dintorni (dal 69′ Okoli 6: venti minuti di tranquillità dalla sua parte).
Scalvini 6,5: mette i bastoni tra le ruote ai mediani dell’Inter. Il migliore dei suoi (dal 46′ Malinovskyi 5: scarico, spento, non dà la scossa che ci si attende).
Hateboer 5,5: partita anonima, non prova mai ad accendere il gas e a lanciarsi verso il fondo.
Ederson 6: prende le contromisure alla pressione dei centrocampisti avversari. Non riesce a imporsi in modo rilevante, tiene a galla la zattera.
Koopmeiners 7: il padrone del centrocampo e della cabina di regia. Alza la voce su Barella e Calhanoglu e tiene su la testa.
Maehle 5,5: buona prestazione nel primo tempo, cala nella ripresa. Perde la bussola con il passare dei minuti.
Pasalic 5,5: in ombra nella fase offensiva, bravo ad aiutare il centrocampo (dall’ 83′ Boga sv).
Lookman 6,5: sempre il più vivo, sempre il più pericoloso. Realizza il rigore dell’illusione, cala nel finale.
Zapata 6: si conquista il rigore trasformato da Lookman, fa valere il suo peso in area di rigore (dal 69′ Hojlund 6: spina nel fianco della difesa dell’Inter, costringe al giallo De Vrij).
Gian Piero Gasperini 5,5: torna alla versione titolare dopo il largo turnover contro il Lecce. Inspiegabile il cambio di Scalvini, che fa perdere potere alla Dea in mezzo al campo.
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Serie A
Roma, Hummels provoca Ranieri sui social: “L’Oscar per la vacanza più lunga”

Il centrale della Roma Hummels qualche settimana fa aveva ricevuto un paio di giorni di ferie per riposarsi. Da li in poi però ha giocato titolare 1 sola volta.
Alla vigilia della partita contro il Venezia dello scorso 9 febbraio, Ranieri aveva annunciato di non convocare ne Paredes ne Hummels per concedere ai due giocatori qualche giorno di riposo. Il giorno della sfida contro i lagunari dunque, il centrale tedesco ha pubblicato sui social una sua foto in giro per i vicoli romani, mentre seguiva la partita dal suo telefono.
Da li in poi però, l’ex Borussia Dortmund ha giocato da titolare unicamente nella sfida casalinga contro il Monza, rimanendo in panchina anche nella doppia sfida di Europa League contro il Porto.
Per questo, dopo il match casalingo contro il Como, Hummels ha postato sui social una frase ironica che va a punzecchiare il mister Ranieri: “L’Oscar per la vacanza più lunga…”.
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Roma: da Juric a Ranieri, con Hummels non scorre buon sangue
L’ex tecnico giallorosso Ivan Juric fu molto criticato per aver lasciato costantemente Hummels in panchina, preferendogli spesso e volentieri Angelino adattato da terzo centrale di difesa.
Ranieri invece, dal primo giorno che si è seduto nuovamente sulla panchina della Roma, ha sempre messo nero su bianco l’importanza e la centralità di Hummels nel progetto della squadra. Ad oggi però, il tecnico ex Cagliari sembra aver trovato la quadra ed il suo 11 ideale, ma il centrale tedesco non è compreso tra i titolari.
Un giocatore del suo spessore e della sua esperienza si sente nella posizione di dover giocare con costanza, soprattutto le partite importanti come quelle di Europa League, ma al momento non è più così centrale nello schieramento tattico dei giallorossi.
Rinnovo di contratto in dubbio
Sul tavolo c’è anche il tema del rinnovo del contratto, in scadenza il 30 giugno di quest’anno. Il tedesco sembra aver intenzione di tornare in Germania in modo tale da stare vicino alla famiglia, ma chissà che questo finale di stagione non possa fargli cambiare idea.

MATS HUMMELS E MATEO RETEGUI IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Ultim’ora Milan, Maignan squalificato: il motivo

Il Giudice Sportivo ha deciso di squalificare il portiere del Milan Mike Maignan in seguito a un episodio avvenuto al termine del match con la Lazio.
Il francese non sta vivendo un periodo positivo e adesso arriva anche la stangata che non gli permetterà di scendere in campo sabato alle 18 contro il Lecce.
Milan, Maignan squalificato: il motivo
Secondo quanto emerso negli ultimi minuti, la squalifica si riferirebbe al termine della gara dei rossoneri contro la Lazio quando, nel tunnel che adduce negli spogliatoi, il portiere avrebbe rivolto al Direttore di gara un’espressione irriguardosa.

MIKE MAIGNAN RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Dunque oltra a Pavlovic anche Maignan non prenderà parte alla trasferta in Salento in programma sabato 8 marzo alle 18.
Serie A
Hellas Verona, Montipò non basta I Duda: “Vantaggio minimo”

L’Hellas Verona esce sconfitto dall’Allianz Stadium e non muove la classifica in ottica salvezza. Un grande Montipò non riesce ad evitare la disfatta.
Il VAR annulla il gol di Suslov nel finale del primo tempo, impedendo ai gialloblu di passare clamorosamente in vantaggio. Thuram e Koopmeiners fanno il resto.
Hellas Verona, sconfitta quasi indolore ma servono punti
Prosegue il tabù di Torino, sponda bianconera, per l’Hellas che anche in questa stagione non è riuscito trionfare nel confronto con la Juventus. Una partita classica fra due squadre molto diverse sul piano tecnico, con una costretta a barricata e ripartenza mentre l’altra col pallino del gioco in mano alla ricerca del gol.
Nel primo tempo gli uomini di Zanetti hanno tenuto botta, creando anche alcune ripartenze pericolose, compreso il gol annullato, e mantenendo una solida difesa nonostante i bianconeri sbucassero da qualsiasi spazio disponibile.
Il risultato alla fine è da rimproverare alla squadra che ha fatto la partita che doveva fare, con una speranza verso episodi o giocate a sorpresa. Il tour de force contro Atalanta, Milan, Fiorentina e Juventus si è chiuso con 3 punti e più di qualcuno avrebbe messo la firma per un risultato così.
Le parole di Duda

Verona’s Ondrej Duda portrait in action during Italian soccer Serie A match Hellas Verona FC vs SSC Napoli at the Marcantonio Bentegodi stadium in Verona, Italy, August 18, 2024 – Credit: Ettore Griffoni
Duda a fine partita ha però ricordato che il margine di 4 punti sulla zona retrocessione è ancora troppo sottile per stare tranquilli:
“Stagione altalenante la nostra. Sappiamo che non possiamo più permetterci di sbagliare atteggiamento, come accaduto con l’Atalanta. Sul gol di Suslov annullato siamo stati sfortunati, chissà se fossimo passati in vantaggio, forse la partita sarebbe stata diversa. Abbiamo creato poche occasioni nel primo tempo e nella ripresa siamo stati troppo bassi, con la Juventus che ha vinto con merito. Quattro punti di vantaggio dalla zona retrocessione non sono tanti. È niente. Però ce la giocheremo sino alla fine”.
Contro il Bologna servirà una gara attenta e di intensità perché si giocherà al Bentegodi quindi il pubblico darà una grossa mano al Verona. All’andata finì 2-3 per i gialloblu, che finora sono stati gli unici a portare a casa il bottino completo dal Dall’Ara.
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