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Atalanta, la Dea al giro di boa: le pagelle nerazzurre di fine anno

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Il 2021 dell’Atalanta si è concluso con uno scialbo 0-0 in casa del Genoa, che ha rallentato la corsa dei nerazzurri verso la zona Champions League. Nonostante il mezzo passo falso in terra ligure, i nerazzurri stanno confermando le aspettative estive, con un andamento d’alta classifica, anche se il rendimento interno sta limitando non poco il percorso. La differenza rispetto allo scorso anno, tuttavia, è positiva di due punti. Andiamo quindi ad analizzare, giocatore per giocatore, il rendimento dei ragazzi di Gasperini in questo girone di andata.

 

Musso: 6,5

Dimostra di essere stato un ottimo acquisto dopo l’addio di Gollini. Sforna prestazioni di alto livello in cui trasmette sicurezza a livelli massimi. Alcune uscite sono state un pò incerte, ma è innegabile che la Dea ci abbia guadagnato in affidabilità acquistandolo questa estate.

 

Toloi: 6

Qualche problema fisico lo ha colpito, ma nonostante tutto il capitano si conferma i livelli dello scorso anno, tra una solidità difensiva ben calcificata e le spinte in avanti sui calci da fermo. Pochi i match che lo hanno visto uscire negativamente, è il riferimento della retroguardia.

 

Palomino: 7

Una prima metà di stagione da baluardo per l’argentino. La difesa orobica ha retto in molte partite storte soprattutto per la sua caparbietà. Le palle alte sono quasi sempre sue, e gli attaccanti avversari, se possono, gli girano al largo.

 

Djimsiti: 6

Predilige le scorribande in avanti, e questo lo ha reso più incerto dietro. Si mantiene sui suoi livelli, porta con sè appena un assist in questa metà di stagione. Non è un attaccante, ma da lui ci si aspetta più proposta in zona offensiva.

 

Demiral: 6

Una sufficienza non piena, perchè il difensore ex Juventus inizia la sua stagione con molte incertezze in difesa, oltre a qualche piccolo guaio fisico, Sul finale dell’andata cresce e acquisisce consapevolezza, ma c’è ancora molto da lavorare. Soffre molto in Champions League, dove sforna le sue prestazioni più sottotono.

 

Lovato: 6

Gasperini gli concede sei spezzoni per inserirlo gradualmente nel blocco difensivo e lui fa il suo con dignità e umiltà. Sarà il futuro della Dea, ma con ogni probabilità a gennaio andrà in prestito sei mesi per accumulare minuti ed esperienza sulle gambe.

 

Pezzella: 6

Inizio di campionato da incubo per l’ex Parma, ma con il tempo si inserisce sempre di più e si riscatta. Serve anche due assist decisivi, per una performance pienamente sufficiente, che promette di crescere ulteriormente nella seconda parte di stagione. Gregario di prospettiva.

 

Maehle: 5

La brutta copia dell’esterno fluidificante ammirato questa estate all’europeo. Troppo timido e spesso lento, sia in zona offensiva che in zona difensiva. Gli esterni d’attacco delle squadre avversarie lo saltano con troppa facilità e lui non sa mai prendere le contromisure. Attenzione, perchè la pazienza del mister di Grugliasco non è infinita, e le alternative sono molte.

 

Hateboer: 6

Rientra dopo un lungo infortunio, dimostra di non aver dimenticato il suo mestiere. Non ha ancora recuperato la forma che lo ha caratterizzato, ma si sta normalizzando ai suoi livelli. Per adesso si alterna in fascia Maehle, ma non è esclusa un suo ritorno alla titolarità piena nel caso in cui il danese continuasse a non convincere.

 

Zappacosta: 7

La sorpresa più lieta per Gian Piero Gasperini viene dall’ex Chelsea, che sembra giocare in nerazzurro da una vita. Affidabile sia in fase di contenimento che di spinta. Si toglie anche la soddisfazione del gol, oltre a servire tre assist. Partecipa attivamente alla manovra offensiva.

 

De Roon: 6,5

Per alcune partite si adatta in difesa, scoprendosi un marcatore d’oro e un lottatore nel contenimento degli attaccanti avversari. A centrocampo fa il solito lavoro di rottura e contrasto, oltre che di proposta. Giostra fra le linee facendo da collante tra difesa e attacco.

 

Koopmeiners: 7

L’olandese venuto dall’Az Alkmaar è senza dubbio l’innesto migliore che Gasperini potesse aspettarsi. Sempre più spesso impiegato da titolare, ha i muscoli e la determinazione per fare del centrocampo il suo harem e costruirsi intorno un recinto invalicabile.

 

Freuler: 6

Dimostra affiatamento con Koopmeiners, e tiene in piedi la cerniera con il duo olandese. Mette a segno una singola rete, ma il suo lavoro si sente soprattutto in fase di lotta e costruzione.

 

Pasalic: 7,5

Uno dei migliori centrocampisti d’Europa per partecipazione ai gol si sta consacrando quale punto fermo di questa Atalanta. Mette a segno 7 gol, con una tripletta al Venezia che mette in mostra la sua imprescindibilità per il gioco orobico. I suoi inserimenti sono imprevedibili per qualsiasi difensore.

 

Malinovskyi: 6

Sottotono rispetto alla scorsa stagione, alterna momenti di lucidità ad altri in cui si perde in balìa delle difese avversarie. Non incide in fase realizzativa, a volte da l’impressione di cantare fuori dal coro nerazzurro.

 

Pessina: 6

All’inizio subisce un grave infortunio che lo tiene lontano dal campo per due mesi, ma quando ritorna trova un Pasalic in stato di grazia, che lo relega ad alternativa del croato. Nel girone di ritorno dovrà accelerare se vorrà dimostrare di essere un titolare affidabile.

 

Miranchuk: 6

La sua condizione e la sua fiducia sono in miglioramento, e la sintonia con la squadra ne sta beneficiando. Realizza un bel gol contro il Verona, ma in generale offre prestazioni convincenti e più positive rispetto a quelle dello scorso anno. Con ogni probabilità a gennaio saluterà Bergamo, ma lo farà a testa alta.

 

Gosens: 6,5

Il su campionato è durato pochissimo fin qui, a causa di un grave infortunio che lo ha colpito dopo appena sei partite. Gian Piero Gasperini aspetta come una manna il ritorno di uno dei pilastri di questa squadra.

 

Ilicic: 6

Viene chiamato in causa per portare ordine nelle fasi finali dei match, ma anche quando parte titolare mette la firma e lo fa in modo convincente. E’ nella fase calante della sua carriera, ma la sua esperienza è ancora preziosa per la squadra.

 

Zapata: 8

E’ tutto l’attacco dell’Atalanta. A tratti incontenibile, il colombiano è in una stagione di grazia per condizione fisica ed incisività. A tratti incontenibile, è lo spauracchio numero uno delle difese avversarie. In area di rigore è difficile da contenere, perché con il suo fisico si porta la palla dove vuole e conclude come vuole. Si toglie la soddisfazione di diventare il giocatore orobico a segnare per la prima volta in tre partite consecutive in Champions League.

 

Muriel: 5,5

Condizionato da un infortunio, sembra la brutta copia del bomber dello scorso anno, quando si alternava in attacco con Zapata e centrava la porta ben 18 volte. Ci mette volontà ma si ha come l’impressione che sia stato “espulso” dal gioco corale di Gasperini.

 

Piccoli: 6

Dieci spezzoni di partita giocati, è l’ultima scelta dell’attacco. Realizza il gol della vittoria contro il Torino, poi poche altre occasioni di lasciare il segno.

 

Gian Piero Gasperini: 7

Sta tenendo la sua Atalanta in alto, anche se le prestazioni di fine anno preoccupano in prospettiva. Discutibile la fiducia a Maehle, bene l’inserimento efficace di Koopmeiners in mezzo al campo. La sue scelta più azzeccata è De Roon al centro della difesa, che ha scoperto una alternativa rocciosa nella retroguardia.

 

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Serie A

Genoa-Venezia, probabili formazioni e dove vederla

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Genoa-Venezia

Genoa-Venezia, incontro valido per la 25^ giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Marassi lunedì 17 febbraio alle 20.45.

Genoa-Venezia sarà il monday night della 25^ giornata di Serie A. Si tratta di uno scontro salvezza, con posta in palio elevatissima quando mancano sempre meno partite alla fine del campionato.

Tra le due squadre i punti di distanza sono 11, con i rossoblù davanti. La situazione dei veneti è piuttosto delicata anche se non del tutto compromessa sebbene serva un’impresa per uscire dalle sabbie mobili della zona retrocessione.

Di seguito le probabili formazioni e dove vedere il match.

Genoa-Venezia, Pinamonti

ANDREA PINAMONTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Qui Genoa

Nel 4-3-3 del Genoa le certezze sono diverse. Leali in porta, ormai da tempo numero 1 indiscusso del Grifone. In difesa poi De Winter, Vasquez e Martin sono sicuri di una maglia da titolare. Qualche dubbio c’è sul terzino destro dove Sabelli è in vantaggio su Bani (nel caso quest’ultimo farebbe il centrale con De Winter dirottato in corsia). A centrocampo regia affidata a Masini con Frendrup e Miretti ad accompagnarlo da mediani con licenza di spingere. In attacco, con Cornet e Messias non ancora al meglio, potrebbe toccare a Zanoli completare il tridente con Vitinha e Pinamonti.

Qui Venezia

Il Venezia invece prova a ribellarsi a un destino che appare già quasi segnato. Per riuscire nell’impresa Eusebio Di Francesco ha già rivisto le idee iniziali in favore di un più equilibrato 3-5-1-1. Davanti a Radu dovrebbe toccare al terzetto difensivo formato da Mercandalli, Idzes e Candé. Sulle fasce Zerbin ed Ellertsson con Perez, Nicolussi Caviglia e Busio in mezzo. La prima punta potrebbe essere Fila con Oristanio alle spalle. C’è in pressing, però, pure Yeboah che contende ad entrambi una maglia dal primo minuto.

Genoa-Venezia, le probabili formazioni

GENOA (4-3-3): Leali; Sabelli, De Winter, Vasquez, Martin; Miretti, Masini, Frendrup; Zanoli, Pinamonti, Vitinha. Allenatore: Vieira.

VENEZIA (3-5-1-1): Radu; Mercandalli, Idzes, Candé; Zerbin, Perez, Nicolussi Caviglia, Busio, Ellertsson; Oristanio; Fila. Allenatore: Di Francesco.

Dove vedere Genoa-Venezia

La partita sarà trasmessa in diretta streaming da DAZN, visibile anche sulle smart tv di ultima generazione compatibili con la app, e, sempre grazie all’applicazione, su tutti i televisori collegati ad una console PlayStation 4/5 o Xbox (One, One S, One X, Series X, Series S), al TIMVISION BOX o ad un dispositivo Amazon Fire TV Stick o Google Chromecast.

Il match sarà inoltre trasmesso in diretta tv da Sky su Sky Sport Uno, Sky Sport 4K, Sky Sport 251. Per gli abbonati di entrambe le piattaforme, infine, la gara sarà visibile in tv anche tramite l’app DAZN disponibile sul decoder Sky Q.

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Serie A

Fiorentina, Viviano: “Non capisco le scelte di Palladino”

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A parlare di Fiorentina è intervenuto al Pentasport di Radio Bruno Emiliano Viviano, ex portiere della Fiorentina e tifoso viola.

Del momento complicato in casa viola ha parlato Viviano, nelle vesti di opinionista radiofonico, che sulle scelte messo in campo da Palladino si è detto scettico: “Con Palladino ci conosciamo da una vita, ma non capisco perché ieri ha giocato al 40% con giocatori fuori ruolo.

Mi aspettavo in parte la sconfitta di ieri. Il Como è una squadra che gioca bene, poi dopo le due partite molto dispendiose contro l’Inter della Fiorentina era ipotizzabile una flessione negativa. La Fiorentina ha giocato dieci minuti e poteva anche fare gol, ma è stata una delle prestazioni peggiori della squadra di Palladino”.

Un commento anche alle parole di Pradè. Il direttore sportivo gigliato nel dopo gara aveva mostrato la sua amarezza per una partita nata e finita male, con una squadra completamente fuori partita dopo pochi minuti, con un atteggiamento che non si addice alle ambizioni di alta classifica per cui è stata costruita. Queste le parole di Viviano: “Mi sono piaciute le sue parole di ieri, ha ragione. Non mi era invece piaciuta l’intervista dopo Monza. Sono d’accordo con lui su una cosa: questa è una squadra forte, costruita bene, con molte alternative, che deve necessariamente avere ambizione.
L’ex potiere viola, invece, è molto duro con Gudmundsson: “Sono delusissimo da lui. Lo scorso anno, nel momento migliore della sua stagione al Genoa, dissi che non era minimamente paragonabile a Chiesa. Adesso è un giocatore irriconoscibile, complice anche del salto dalla squadra ligure ai viola. Lo vedo in difficoltà fisica, non tecnica. Ad eccezione delle prime partite, non ha fatto niente”.
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Serie A

Parma, UFFICIALE: Pecchia non è più l’allenatore

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Parma

Il Parma ha esonerato Fabio Pecchia, decisiva l’ultima sconfitta casalinga rimediata contro la Roma che ha portato la squadra al 18° posto.

Altro esonero in Serie A, il Parma ha esonerato Fabio Pecchia, la squadra dopo un inizio di stagione brillante è crollata nei risultati con il rischio retrocessione sempre più alto.

Parma

DENNIS MAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Parma, Pecchia esonerato

La decisione dell’esonero è stata già comunicata all’allenatore italiano da parte della dirigenza, manca solo il comunicato ufficiale . Ora valutazioni in corso per trovare il sostituto. Il club attualmente occupa il 18° posto con cinque sconfitte nelle ultime sei.

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