Serie A
Atalanta, la Dea del calcio italiano è a quota 117
Una Dea che si porta splendidamente i suoi 117 anni: è l’Atalanta, che proprio oggi festeggia l’anniversario della propria fondazione.
Centodiciassette anni di Atalanta: nel lontano 1907, in una taverna di Bergamo nasceva l’Atalanta, che in origine si chiamava Società Ginnastica Atalanta. A fondarla fu un gruppo di studenti liceali formato da Giulio e Ferruccio Amati, Alessandro Forlini, Giovanni Roberti e Eugenio Urio.
Come colori del club, originariamente, adottaromo originariamente il bianconero. Al nerazzurro si arrivò nel 1920, quando il club si fuse con un’altra società sportiva: la Bergamasca Calcio, società fondata nel 1877 e originariamente incentrata soprattutto sulla scherma.
Fin dai suoi albori, la società aveva una sezione calcistica, che però fu riconosciuta ufficialmente dalla FIGC solo nel 1914.
In campo calcistico, la Dea ha disputato 64 campionati di Serie A, è stata 5 volte campionessa di Serie B. una volta campionessa di Serie C (nella stagione 1981-’82), ha vinto una Coppa Italia e giocato 10 volte le coppe europee arrivando a vincere il suo primo trofeo di Europa League lo scorso anno.
Atalanta, i record in Serie A e in Serie B
Con 64 edizioni di Serie A, è la squadra con il maggior numero di presenze nel massimo campionato tra quelle non capoluogo di regione e senza scudetti.
Detiene il record di promozioni in Serie A e, insieme al Genoa, è quella che ha vinto più campionati di Serie B.
Serie A
Genoa, Zangrillo sbotta: “Ignobile e inaccettabile che Gilardino venga messo in discussione”
Il presidente del Genoa, Alberto Zangrillo, ha parlato a La Gazzetta dello Sport soffermandosi sul brutto inizio di campionato e sulle critiche verso Gilardino.
Il Genoa di mister Gilardino non naviga in acque molto sicure e calme. Infatti, il club ligure ha avuto un brutto inizio di campionato nel quale ha collezionato, in sette giornate, solamente una vittoria (a Monza alla seconda giornata), due pareggi e ben quattro sconfitte. Anche in Coppa Italia non è andata bene con la dura sconfitta ai calci di rigore nella stracittadina contro la Sampdoria.
A parlare del momento negativo del Grifone ci ha pensato il presidente del club rossoblù Alberto Zangrillo ai taccuini de La Gazzetta dello Sport. Tra i vari temi toccati anche la posizione di Gilardino, messo in discussione dalla stampa dopo questo inizio di stagione.
Genoa, le parole di Gilardino
“Trovo ignobile e inaccettabile che Gilardino venga messo in discussione. Io sono dell’idea di sostenerlo sempre, fino a quando dimostrerà di avere la squadra dalla sua parte e di sapersi adattare alle necessità.
Gilardino ci ha fatto vivere momenti felicissimi che qui mancavano da tanti anni. Non dobbiamo dimenticare la sua umiltà, il percorso che ha compiuto, la capacità di fare gruppo, di mettersi in discussione e di garantire armonia con il suo staff che è esempio di educazione, signorilità e predisposizione al lavoro. Non condivido la regola non scritta in base alla quale debba sempre pagare l’allenatore, anche perché spesso queste regole non scritte consentono la contaminazione di individui che perseguono solo obiettivi personali ed economici”.
Cessione del club: è un tema di attualità?
“La cessione è un passaggio conseguente a qualcosa che non è ancora accaduto. Cioè il cambio di controllo della società. Se ci fosse stato, come presidente avrei dovuto informare gli organi federali. Il nostro azionista di riferimento, 777 Partners, ha difficoltà che si sono manifestate attraverso cessioni di tre società del gruppo. In questo momento c’è un advisor finanziario che dialoga con i nostri soci di riferimento e che orienta l’azione dell’ad. Vedremo quello che accadrà”.
Serie A
Juventus, infortunio Weah: le novità sulle sue condizioni
Timothy Weah sta approfittando della sosta per recuperare completamente la forma fisica e tornare a disposizione di Thiago Motta alla Juventus.
Le sue condizioni stanno migliorando, e fino a ieri ha svolto solo allenamenti personalizzati.
Oggi è una giornata decisiva: se Weah tornerà ad allenarsi con il gruppo, potrebbe entrare in ballottaggio per un posto da titolare nella partita contro la Lazio.
In caso contrario, sarà più probabile che venga schierato in panchina per la sfida di sabato.
Serie A
Roma, il destino di Paredes è sempre più chiaro
A Trigoria crescono le voci attorno al centrocampista argentino Leandro Paredes: in questi giorni si sta delineando meglio il suo futuro alla Roma.
A quanto pare, il centrocampista Leandro Paredes potrebbe lasciare la Roma prima del previsto. Il contratto dell’argentino con il club capitolino scade a giugno 2025, ma la mancanza di tempo di gioco sotto la guida dell’allenatore Ivan Juric potrebbe spingere l’ex giocatore del PSG ad anticipare la sua partenza.
Come riportato dal Corriere dello Sport, a Paredes non va giù, comprensibilmente, il fatto di essere passato da titolare indiscusso con Daniele De Rossi a panchinaro con il tecnico croato.
Da alcuni giorni si parla della possibilità, per Paredes, di tornare al Boca Juniors a gennaio, lasciando a Roma un buon amico come Paulo Dybala ma trovandone un altro in Argentina: il nuovo allenatore Gago. Con quest’ultimo si sarebbe già discusso di un possibile trasferimento .
La partenza di Paredes, in ogni caso, non frutterebbe alcun guadagno ai giallorossi, vista l’imminente scadenza di contratto.
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