Atalanta – Lecce è il lunch match del 18esimo turno di Serie A: la sfida andrà di scena al Gewiss Stadium sabato 30 alle ore 12.30.
L’Atalanta vuol chiudere l’anno 2023 con tre punti che potrebbero tornare utilissimi al piazzamento europeo che la società ha messo nei programmi, il Lecce proverà a consolidare il proprio ruolo di sorpresa di questa prima metà di stagione con i 20 punti raccolti sin qui.
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Qui Atalanta
Per Gasperini in attacco dovrebbe esserci Scamacca riferimento centrale, ai suoi lati Koopmeiners e Lookman. In regia De Roon con Ederson la suo fianco, esterni Ruggeri e Zappacosta. Il tecnico orobico ha perso Hateboer per un mese per infortunio. Davanti a Musso, Scalvini, Djimsiti e Kolasinac.
Qui Lecce
Per D’Aversa il modulo è il 4-3-3 dove da riferimento in attacco ci sarà Piccoli, ai suoi lati Strefezza e Sansone. In regia Ramadani, con Gonzalez e Oudin mezzali. In difesa davanti a Falcone, centrali Baschirotto e Touba, a destra c’è Gendrey, a sinistra Gallo è favorito su Dorku.
La partita di Bergamo Atalanta – Lecce di sabato 30 dicembre alle ore 12.30 sarà trasmessa in esclusiva su DAZN, via streaming con l’app per abbonati scaricabile sui vari dispositivi mobili.
Al presidente del Bologna Saputo è stato riconosciuto l’immenso lavoro svolto alla guida del Bologna. Il Sindaco della “Dotta” delibera un’onorificenza.
Joey Saputo, canadese classe 1964, è un imprenditore di origini italiane, che dal Dicembre 2014 guida la squadra rossoblù.
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L’impero dei Saputo
La famiglia Saputo è tra le più importati industrie in ambito dell’alimentare. Con un patrimonio stimato di poco più di 4 miliardi detengono, inoltre, diverse società di trasporti e numerosi immobili.
La passione per il calcio
Appassionato del pallone fin da bambino, Joey ha dedicato tempo e denaro al calcio. Nel 2008 ha costruito per l’Impact Montréal, l’odierno FC Montréal, uno stadio, intitolato a suo nome e che ha superato i 20.000 posti a sedere nella ristrutturazione del 2012.
Il Bologna di Joey Saputo
Due anni più tardi, nel Dicembre 2014, è tra gli imprenditori che attraverso una cordata prelevano il Bologna. Nel corso di questi dieci anni di presidenza, l’attuale patron investe circa 250 milioni per la squadra. Oltre al rinnovamento attuato nelle infrastrutture, tra cui stadio e settore giovanile.
Dal ritorno in Serie A, il Bologna ne è ben presto diventato presenza fissa. Il presidente, il quarto americano alla guida di un club del campionato italiano, ha raggiunto risultati sensazionali, che forse nessun tifoso rossoblù avrebbe mai sperato. Quest’anno la squadra affronterà, dopo 60 anni, le partite di Champions League: traguardo che a inizio stagione non era stato nemmeno preso in considerazione.
Risultati alla mano, Saputo è riuscito a regalare al Bologna una solidità societaria che si riflette sul campo. La squadra, sotto la guida dell’ormai ex allenatore Thiago Motta, ha messo in difficoltà squadre più blasonate e riscosso risultati sensazionali. Per gioco espresso e record di punti, il Bologna non è più una squadra di provincia.
Il riconoscimento
Saputo ha quindi meritato il riconoscimento di un’intera comunità e del Sindaco, che ben presto gli “consegnerà le chiavi della città”:
“Il Consiglio comunale nella seduta odierna ha approvato all’unanimità la delibera del conferimento della cittadinanza onoraria a Joey Saputo, presidente del Bologna FC dal 2014, proposta dal Sindaco.”
Come si legge nelle motivazioni “la determinazione di Saputo ha fatto sì che la società fosse sempre proiettata al futuro, nella continua ricerca di quell’equilibrio che portasse alle ambite posizioni di classifica fortemente volute dal presidente. Anche nell’esperienza alla guida del Bologna BFC, accanto all’impegno sportivo non è mancata la partecipazione ad iniziative benefiche a favore del territorio”.
Questa la delibera del comune di Bologna per la cittadinanza onoraria. La cerimonia ufficiale è prevista per Settembre, in quanto Saputo è impegnato in America per diversi progetti.
Il Cagliari Calcio ufficializza, con un comunicato sul proprio sito, il nuovo direttore generale. Nel Cagliari da diverso tempo, il nuovo Dg è in carica da oggi.
E’ Stefano Melis, dirigente classe 1979, il nuovo direttore generale del Cagliari Calcio. Dal 2018 nella società sarda, è stato direttore commerciale agli inizi della sua avventura e poi ha via via ricoperto incarichi sempre più importanti: merito della sua dedizione e professionalità.
Il comunicato del Cagliari
“Il Cagliari Calcio ha ratificato la nomina di Stefano Melis a Direttore Generale del Club, a decorrere dall’1 luglio 2024. Continuerà a guidare ad ampio spettro l’area business e media del Cagliari Calcio, una delle tre – insieme a quella corporate e quella sportiva – che compongono la struttura aziendale rossoblù.
Direttore dell’area business e media dal novembre 2022, Stefano Melis è al Cagliari dal 2018, prima come direttore commerciale e in seguito come direttore dello sviluppo strategico, per poi assumere responsabilità sempre più ampie e dirette su aree marketing e comunicazione, linee di ricavo e progetto del nuovo stadio.
Nato a Lanusei nel 1979, nel suo percorso professionale ci sono le esperienze al Real Madrid nel settore marketing e nuove tecnologie, quindi gli incarichi di responsabilità nell’area commerciale di Nike, Puma e Vans. Per Nike è stato inoltre Global brand director football, dal 2015 al 2018, supervisionando i progetti nell’ambito dei grandi eventi calcistici internazionali quali Mondiali, Europei e Champions league. Dal 2019 al 2024 è stato membro del Consiglio di Amministrazione di FLUORSID.”
Le sue parole:
“Accolgo questa nomina con grande gratitudine e senso di responsabilità nei confronti del presidente e dei colleghi tutti. Sono convinto che sia un’ulteriore spinta per guardare avanti con una visione di insieme, continuando a sviluppare quanto avviato un anno e mezzo fa strutturandoci in tre aree ben definite e dalle competenze precise. La sinergia con Carlo Catte e Nereo Bonato, unitamente ai rispettivi gruppi di lavoro, continua a rappresentare il caposaldo fondamentale per puntare ai prossimi traguardi, soprattutto a dare sempre più valore al Cagliari Calcio e a tutto ciò che rappresenta per la Sardegna e i Sardi nel mondo”.
Il Cagliari ufficializza cosi una importante carica nell’organigramma, che contribuirà, con la sua esperienza, ad essere un collante tra squadra e società per il prossimo campionato di Serie A ma non solo.
Le parole dell’attaccante del Genoa Caleb Ekuban rilasciate ai microfoni de Il Secolo XIX, relative alla stagione che si è appena conclusa e non solo.
Genoa, le parole di Ekuban
Di seguito le parole dell’attaccante del GenoaCaleb Ekuban, rilasciate ai microfoni de Il Secolo XIX, relative alla sua stagione con il club rossoblù e non solo:
“I due difensori che mi hanno messo più in difficoltà sono stati Bastoni e Llorente. Il primo è uno di quei difensori che non ti danno riferimenti, il secondo riusciva a tagliarmi tante giocate”.
Contento che resta Vitinha?
“Assolutamente sì, perché Vitor è un ragazzo eccezionale e in campo fa un lavoro incredibile per la squadra. Quando le cose sono così, si riesce a giocare benissimo insieme”.
Obiettivo di gol per l’anno prossimo?
“A livello personale, il primo obiettivo è ripartire da come era finita la stagione scorsa, cercando di portare più punti possibili alla squadra”.
Obiettivi di squadra?
“Si affronta sempre una partita alla volta. Primo obiettivo è quello di salvarci con assoluta tranquillità e poi da lì aggiungere altri tasselli”.
L’Europa?
“Col Genoa sarebbe una roba pazzesca”.
L’Italia?
“Quelle dell’Italia sono le uniche partite che ho guardato. Avrei voluto vedere Retegui con un po’ più di minutaggio perché io penso che avrebbe potuto incidere molto di più. Ho fatto il tifo fino alla fine per lui, peccato che non sia andato per il verso giusto”.
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