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Atalanta, Retegui e Cuadrado in dubbio

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Italia, Retegui

L’Atalanta deve fare i conti con le condizioni non ottimali di Mateo Retegui e Juan Cuadrado. Entrambi sono a rischio per la sfida contro la Fiorentina.

L’Atalanta è attesa domenica a Firenze per una partita che promette spettacolo e gol. Le notizie che arrivano dall’allenamento di oggi a Zingonia non sono incoraggianti per Gian Piero Gasperini. In un momento chiave della stagione i bergamaschi rischiano di presentarsi al Franchi, non solo senza il tecnico squalificato per il rosso rimediato nel finale di gara contro l’Inter, ma anche senza il capocannoniere della Serie AMateo Retegui.

L’attaccante l’italo-argentino, reduce da una lesione all’adduttore rimediata in nazionale, ha svolto anche oggi una seduta individuale, prima di proseguire con le terapie. L’allenamento di rifinitura previsto per domani pomeriggio sarà decisivo, ma difficilmente verrà rischiato contro la Fiorentina.  L’assenza di Retegui costringerà il tecnico a ridisegnare completamente la fase offensiva, impiegando una “punta leggera” come Daniel Maldini, o un trequartista incursore come Mario Pasalic.

Atalanta

 

Atalanta, da Cuadrado ai lungodegenti: la situazione

Non solo Mateo Retegui, l’Atalanta deve fare i conti con altre assenze importanti. Juan Cuadrado, alle prese con una lesione al bicipite femorale, è leggermente più avanti nel recupero rispetto all’attaccante, e nutre qualche chance di rientrare in extremis tra i convocati. Chi è vicino al rientro è Ibrahim Sulemana. Il centrocampista prosegue il suo lavoro graduale col gruppo, e a meno di imprevisti, Gasperini potrà contare su di lui per il match di domenica. Un recupero prezioso in mediana, considerando la squalifica di Ederson. Solo terapie prima di effettuare gli esami strumentali per Marco Palestra, fermato da un problema al quadricipite della coscia sinistra.

Oltre ai lungodegenti Giorgio Scalvini e Gianluca Scamacca che resteranno fuori fino a fine stagione, restano ancora out Stefan Posch e Odilon Kossounou. I due difensori non rientreranno prima della seconda metà di aprile.

 

 

Serie A

Fiorentina, solo la Champions per evitare l’esodo

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Fiorentina

Solo la massima competizione europea garantirebbe alla Fiorentina la certezza di permanenza dei suoi giocatori migliori, a partire da David De Gea e Moise Kean.

La Viola è reduce da due vittorie importantissime, contro la Juventus prima della sosta e contro l’Atalanta domenica scorsa. Risultati che hanno permesso alla squadra di Raffaele Palladino di restare agganciata al treno per la qualificazione alle prossime coppe europee, Champions compresa. La classifica ancora non sorride, visto l’ottavo posto momentaneo, ma questo finale è tutto da scrivere e può ancora succedere di tutto. In tutto ciò, l’argomento che tiene banco oltre la corsa per i posti migliori è quella relativa al futuro di alcuni giocatori. Due su tutti: Moise Kean e David De Gea.

Fiorentina

RAFFAELE PALLADINO CARICA MOISE KEAN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Due destini che si uniscono

Il portiere e il centravanti sono arrivati in estate tra lo scetticismo di molti. Quello che non convinceva i più da una parte era legata dall’inattività dello spagnolo, e dall’altra gli zero gol segnati nella passata stagione dell’attaccante. Con il passare del tempo però, i due giocatori si sono prese le luci della ribalta, conquistando Firenze e non solo. Il problema adesso è la possibilità di vederli andar via.

Kean ha una clausola da 52 milioni valida dal 1° al 15 luglio, che fa gola soprattutto in Premier. Mentre per De Gea arriveranno quasi certamente offerte, che lo spagnolo potrebbe anche prendere in considerazione. Il condizionale è d’obbligo però, in entrambi i casi, visto che la permanenza non è certo da escludere.

Fiorentina, finale di stagione decisivo

Difficile immaginare come andrà a finire la stagione viola. La cosa certa è che, in base ai risultati si deciderà il futuro dello spagnolo e dell’italiano. Per fare chiarezza: se la squadra di Palladino dovesse qualificarsi alla prossima Champions League vedere Kean e De Gea con la maglia viola anche il prossimo anno sarebbe quasi sicuro. Di contro, se i gigliati dovessero restare fuori dall’Europa sarebbe invece quasi impossibile. Nel mezzo tutte le altre possibilità: soltanto con il passare del tempo sarà possibile capire quale sarà la strada.

 

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Serie A

Behrami: “Milan la più grande delusione. Come si fa…”

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Milan

L’ex calciatore e oggi commentatore Valon Behrami, intervenuto ai microfoni di DAZN nel corso di Step On Football, ha detto la sua su Napoli-Milan.

L’ex centrocampista svizzero di origini kosovare ha analizzato il posticipo soffermandosi molto sulla partita dei rossoneri, a detta sua troppo molli sui gol e discontinui per tutta la gara.

Milan

Strahinja Pavlović ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

L’analisi di Behrami sul Milan

“Il secondo gol che prende il Milan per me è qualcosa di clamoroso. L’azione è fatta bene dal Napoli con il recupero di palla alto, però obiettivamente io quel movimento di Pavlovic non riesco ad interpretarlo. Non capisco perché lascia andare Lukaku alle sue spalle. Non è Lukaku che fa un grande movimento, alla fine lui sta fermo in posizione centrale tra l’altro, ma Pavlovic lo lascia libero”.

Queste le dichiarazioni dell’ex azzurro, che non ha mezze misure neanche sul primo gol dei partenopei: “Il gol di Politano? Troppo semplice prendere un gol così, sono tre passaggi in verticale…. Il Milan ha fatto davvero una stagione tanto complicata, forse è stata la più grande delusione del campionato”.

Una cosa è certa: ai rossoneri ormai, probabilmente, è rimasta soltanto la Coppa Italia per andare in Europa. In campionato servirebbe solo un miracolo.

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Serie A

Lazio, l’Olimpico un tabù: non vince in casa da due mesi

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Dopo il pareggio di ieri sera contro il Torino, la Lazio ha incrementato la sua striscia negativa: nessuna vittoria nelle ultime quattro gare.

Ebbene si, la Lazio ci è ricascata ancora. La partita contro il Torino (terminata 1-1) è stata la quarta gara di fila, fra tutte le competizioni, in cui i biancocelesti sono usciti dal campo senza il bottino pieno in tasca.

Una parità deludente, all’interno dello stadio Olimpico, per la squadra biancoceleste, che ora si trova in grave difficoltà per la sua corsa alla Champions League.

Una battaglia controversa, che vede la rosa di Mr. Baroni affiancata, nella posizione in classifica, dalla Roma, entrambe con un punteggio di 52 punti.

Una graduatoria che pone il club laziale a – 4 punti dal 4° posto generale, ma che porta dietro di sé una crisi longeva di diverse settimane.

Soltanto le vittorie dell’ultimo secondo contro il Milan e il Viktoria Plzen (in trasferta) avevano riequilibrato leggermente la situazione della Lazio, un po’ più entusiasta e vigorosa del solito. Doti che però ben presto sono state soppiantate da una sfiducia collettiva nelle gare successive (in casa), che hanno fatto molto riflettere.

Lazio, un disastro dietro l’altro e magre consolazioni

Infatti, a onor del vero, l’ultima volta che una squadra avversaria non ha segnato nella rete laziale allo stadio Olimpico è stato lo scorso 28 Novembre (2024): quando il club bulgaro del Lodogorets ha strappato uno 0-0 alla Lazio in Europa League.

Da quel momento in poi la disfatta è stata totale per la casa biancoceleste, al di là dell’assenza di clean sheet, che ha accumulato solo 3 vittorie in casa nei successivi 4 mesi di campionati e tornei di Serie A e Coppe.

Per di più, in tutti e questi tre mesi di gioco targati 2025, la Lazio ha conquistato solo un successo, il match contro il Monza del 9 Febbraio.

Una lotta al rialzo molto lenta per la società dell’Aquila reale, che vede 1 vittoria e mezzo nel suo storico appena trascorso. Un trionfo del 3-0 contro il Bologna il 24 Novembre 2024 e la mezza riuscita, se la vogliamo considerare tale, del 3-1 con il Real Sociedad il 23 gennaio di quest’anno.

Una piccolissima boccata di aria fresca che è stata subito smorzata con l’avventurarsi del nuovo anno, con le 4 parità contro il Como, il Napoli, l’Udinese e, ora, il Torino.

Tutto ciò, ovviamente, baipassando la sconfitta con la Fiorentina per un punteggio pari al 1-2. Insomma, con una media in Serie A nel 2025 che vede 7 punti in 6 partite la squadra laziale sta viaggiando sul filo del rasoio della classifica. Mettendo in dubbio non solo la possibilità di restar vicina ai primi podi, ma anche di poter usurpare un posto in Europa League ai suoi affiatati avversari.

Pertanto, a seconda di chi sarà il vincitore di Coppa Italia, il club biancoceleste potrebbe restare fuori dalle competizioni europee nella prossima stagione: in quanto è scivolata al 7° posto.

Lazio

MARCO BARONI PERPLESSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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