Serie A
Atalanta – Spezia 3-2, la vecchia Dea mette tre punti in saccoccia I Le pagelle nerazzurre
Vittoria da Champions per l’Atalanta, che pur soffrendo piega lo Spezia e continua a seguire il sogno. In gol tre senatori della vecchia guardia. Le pagelle orobiche.
Musso 6: due gol imparabili, molto controllo difensivo e tanti minuti inoperoso.
Toloi 5: non è stata una bella partita per l’italo-brasiliano. Tunnel subito in occasione del primo gol, responsabilità anche sul raddoppio di Bourabia.
Scalvini 6: soffre un po’ troppo là dietro, ma sa anche tenere alta la linea quando la Dea alza il baricentro (dal 67′ Palomino sv (dall’83’ Demiral sv)).
Djimsiti 6,5: provvidenziale a evitare un tiro di Shomurodov che poteva diventare pericoloso. Solido e preciso.
Maehle 6: ha il merito di trovare Zappacosta per il gol momentaneo 2-1. Prova anche il tiro, ma non è fortunato (dal 90′ Soppy sv).
De Roon 6: male posizionato sul gol di Gyasi, si riscatta realizzando un gol pregevole e balisticamente perfetto.
Koopmeiners 6: non si prende la licenza di osare, ma il suo lo garantisce sempre.
Zappacosta 7: grande gol realizzato da distanza ragguardevole, sforna cross a nastro.
Pasalic 6: una partita alla Pasalic, con i consueti inserimenti in area di rigore (dal 67′ Ederson 6: se la cava bene).
Zapata 6: fa fatica perché viene controllato a vista, ma non molla mai.
Muriel 6,5: torna a metterla in rete, e non gli capitava da molto tempo. Il gol del 3-1 gli toglie molta polvere di dosso (dal 67′ Boga 6: ci prova con un paio di serpentine).
Gian Piero Gasperini 6: arriva l’ennesima vittoria e, con essa, il momentaneo quarto posto. La Dea ha lanciato la volata finale.
Serie A
Bologna, gli esiti degli esami di Orsolini: torna nel 2025?
Il Bologna ha reso noti gli esiti degli esami strumentali a cui si è sottoposto Riccardo Orsolini. Il giocatore rimarrà out per diverso tempo.
Brutte notizie per Italiano e il suo Bologna. Riccardo Orsolini, durante il match di Coppa Italia contro il Monza, è dovuto uscire anzitempo a causa di un problema fisico.
L’attaccante felsineo si è sottoposto questa mattina agli esami strumentali di rito che hanno evidenziato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro. I tempi di recupero si aggirano intorno alle tre settimane di stop: una notizia molto negativa per il club bolognese che dovrà fare a meno del giocatore più in forma della rosa.
Orsolini infatti, nelle ultime sei partite ha messo a segno la bellezza di 5 reti e due assist tra campionato e Coppa Italia.
Bologna, l’esito degli esami di Orsolini
“Sono ripresi stamattina a Casteldebole gli allenamenti dei rossoblù a due giorni dalla partita di Torino: seduta di scarico in campo per i più impiegati col Monza, lavoro tecnico-tattico per gli altri. Differenziato per Oussama El Azzouzi, Michel Aebischer, Thijs Dallinga e Charalampos Lykogiannis, a causa di una contrattura alla coscia sinistra. Gli esami cui è stato sottoposto Riccardo Orsolini hanno evidenziato una lesione di primo grado del bicipite femorale destro, con tempi di recupero di tre settimane”.
Serie A
Inter, Bisseck: “Difendere insieme a Rüdiger sarebbe il mio sogno”
Il centrale dell’Inter Bisseck ha parlato del suo percorso di crescita e del sogno Nazionale, dopo la chiamata di Nagelsmann: “sono state emozioni incredibili”.
Yann Aurelian Bisseck è cresciuto moltissimo da quando è arrivato alla corte di Simone Inzaghi. Nel primo hanno all’Inter ha disputato qualche partita sporadicamente, partecipando comunque in maniera attiva alla conquista dello scudetto. In questa stagione però, sta trovando decisamente più spazio e grazie anche all’infortunio di Pavard ha un’ulteriore opportunità per mettere in mostra le sue qualità.
Il centrale tedesco ha rilasciato un’intervista a Sport Bild in cui ha parlato del suo percorso di crescita, di quello che deve ancora migliorare, ma soprattutto ha trattato il tema Nazionale, ovvero uno dei sogni del centrale classe 2000.
Bisseck tra Under 21 e Nazionale maggiore
Il centrale dell’Inter ha parlato della sua prima chiamata in Under 21, nonostante lui avesse giocato solamente in Danimarca: “Gli sono molto grato per avermi convocato, nonostante avessi giocato “solo” in Danimarca. Sono stato convocato per la prima volta come sostituto e avevo altri piani: vacanze, la mia ragazza. Ma quando la nazionale mi ha chiamato, è stato chiaro che sarei partito subito”.
In seguito, ha descritto la sua emozione dopo la prima chiamata ricevuto dal tecnico della Germania Julian Nagelsmann: “Quando ho sentito “Ciao, Julian Nagelsmann qui” al telefono, sono state emozioni incredibili. Un po’ come dire: “Incredibile! Il commissario tecnico conosce il mio nome!” È una cosa enorme, sono molto felice per questo.
Adesso sono sulla strada giusta, ma sono lontano dal dire: “Avrei dovuto essere convocato”. Nella Nazionale ci sono difensori straordinari. Devo fare molto per meritarmi di farne parte. Ma ci credo fermamente”.
Le qualità da migliorare
Infine, ha parlato di quali sono secondo lui le caratteristiche da migliorare per diventare un difensore completo: “Mi piacerebbe avere l’aggressività di Antonio Rüdiger. Quando giocano contro di lui, gli avversari pensano prima del fischio d’inizio: “Oh no, oggi proprio non ne ho voglia”. Voglio riuscire a entrare anche nella testa dei miei avversari. Difendere un giorno insieme ad Antonio Rüdiger nella Nazionale sarebbe il mio sogno assoluto”.
Serie A
Napoli, Lobotka: “Inizio a sentirmi davvero napoletano”
Stanislav Lobotka ha rilasciato un’intervista a Radio Crc in cui parla di Antonio Conte, della squadra e della sua esperienza al Napoli.
Il pilastro del centrocampo del Napoli, Stanislav Lobotka, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio CRC, in cui ha parlato del suo reparto, di Antonio Conte e del suo amore verso la città. Lo slovacco infatti è ormai diventato un beniamino dei tifosi, messo al centro del progetto sia da Luciano Spalletti nell’anno dello scudetto, sia dall’attuale allenatore Antonio Conte, per il quale ha speso parole di grande stima.
Napoli, un centrocampo completo e dominante
Lobotka ha iniziato la sua intervista parlando del grande lavoro che stanno svolgendo lui ed i suoi compagni di reparto nelle zona centrale del campo. I due nuovi acquisti scozzesi hanno ampliato e completato il reparto, inserendo caratteristiche nuove e offrendo alla squadra diverse opportunità di gioco.
Le parole dello slovacco: “Con McTominay e Anguissa stiamo giocando molto bene, quando sono stato infortunato anche Gilmour ha giocato molto bene e penso sia importante per il mister avere tante possibilità di scelta e tanti giocatori veramente forti a sua disposizione. Penso di essere in uno dei reparti di centrocampo più importanti della mia carriera”.
L’attenzione ai dettagli di Antonio Conte
Successivamente, ha parlato delle caratteristiche principali che contraddistinguono Antonio Conte e che l’hanno reso uno dei migliori allenatori italiani e non solo: “Penso che Conte sia uno dei tecnici più attento ai dettagli che ho mai avuto in carriera. Su come si prepara la partita sulla squadra avversaria.
Come difendere, come attaccare. Sappiamo come gioca la squadra avversaria, come andarli a pressare rispetto al loro stile di gioco. Tutto questo ci concede una maggiore facilità nell’affrontare le gare”.
L’amore per la città di Napoli
Lobotka ha concluso la sua intervista parlando un pò di quella che ormai è diventata a tutti gli effetti la sua città: “Sono a Napoli da quasi 5 anni. A esser onesti, mi inizio a sentire davvero napoletano. È la mia seconda casa. Mi sono subito sentito il benvenuto, ho un sacco di amici qui. Mi piace la mentalità, come ti accolgono le persone. Come hanno accolto la mia famiglia. Essere a Napoli è diverso dall’essere in altre città italiane, per me c’è davvero il desiderio di sentirmi napoletano e mai dimenticherò la città, i tifosi e la gente”.
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