Serie A
Atalanta, un incitamento a ritmo di samba
L’Atalanta vuole riscattare nella sfida con il Milan il clamoroso giro a vuoto casalingo con il Lecce. E uno dei suoi giocatori intona il grido di battaglia.
Atalanta, carica di … Ederson
La sua terra di provenienza è il Brasile. Dove pane, calcio e samba sono il nutrimento quotidiano. E la samba del riscatto e del bel gioco è quella che Ederson Josè Dos Santos Lourenco Da Silva, chiamato dai tifosi solo Ederson per non complicarsi la vita, vuole vedere ballare all’undici dell’Atalanta di cui fa parte nella sfida del “Meazza” contro il Milan.
“Una grande gara con il Milan? Credo sia nelle nostre possibilità – dice intervistato dall'”Eco di Bergamo” per chiarire subito la sua filosofia bellica sul rettangolo verde – il Milan dispone di una rosa di grandi campioni ma Leao è molto forte, se sta bene può fare tutto, però è meglio che non segni”. Già, perchè altrimenti l’Atalanta rischierebbe di ritrovarsi ancora senza un pugno di mosche in mano per la seconda puntata di fila della serie A. Se poi a qualcuno il concetto fosse ancora sfuggito, lui si rende disponibile a rinforzarlo e aggiunge: “noi abbiamo fiducia e voglia di vincere , giochiamo sempre per ottenere il massimo e possiamo prenderci i tre punti”.
Che l’interpretazione autentica dell’Atalanta sia quella da cogliere nella squadra vista contro la Lazio e non in quella zoppicante contro il Lecce non ha una virgola di dubbio. E ribadisce: “non vogliamo steccare”. E rispedisce subito nel regno delle ipotesi inverosimili che la zavorra degli orobici, in questo momento, sia paradossalmente il fattore campo: “il tabù interno è una semplice casualità – aggiunge- perchè l’atteggiamento nostro è sempre lo stesso”.
Sul suo bilancio con la squadra orobica sfodera onestà intellettuale: tanto si è fatto ma tanto si può ancora fare. “Mi sto ambientando e sto crescendo giocando di partita in partita- conclude – serve senz’altro tempo e pazienza per entrare nei meccanismi di gioco che desidera il mister”. Il finale è a metà strada tra l’auspicio e l’autoconsapevolezza delle sue potenzialità: “posso trovare sempre più reti e assist per aiutare la squadra”. Che, dal canto suo, auspica il costante verificarsi di questa pesca miracolosa dell’uomo venuto dal Sudamerica.
Serie A
Parma-Lecce, probabili formazioni e dove vederla
Parma-Lecce, match valido per la 23ª giornata di Serie A Enilive, vedrà i ragazzi di Fabio Pecchia ospitare i salentini allo stadio Ennio Tardini.
Il Parma ha cominciato la stagione in modo molto promettente, i ragazzi di Pecchia sembravano essere la vera sorpresa di quest’anno, tuttavia la stagione non è andata avanti a gonfie vele ed ora i gialloblu si trovano al 18° posto a quota 20 punti. Il Lecce dopo il cambio in panchina con l’arrivo di Marco Giampaolo ha rialzato la cresta ma ha bisogno della vittoria per allontanare la zona retrocessione occupata da: Parma, Venezia e Monza.
Qui Parma
Questo l’11 scelto da Pecchia: Suzuki tra i pali, difesa a 4 con Hainaut, Vogliacco, Valenti e Valeri. Mediana a 2 composta da Keita e Sohm, sulla trequarti spazio a Man, Hernani e Mihaila, in attacco pronto alla seconda da titolare Milan Djuric.
Qui Lecce
Questo l’11 scelto da Giampaolo: Falcone in porta, Guilbert, Baschirotto, Jean e Bonifazi in difesa. Centrocampo a 3 con Coulibaly, Pierret e Helgason. I due esterni d’attacco sono Morente e Pierotti con al centro il solito Krstovic.
Parma-Lecce, probabili formazioni
Parma (4-2-3-1): Suzuki; Hainaut, Vogliacco, Valenti, Valeri; Keita, Sohm; Man, Hernani, Mihaila; Djuric. All Fabio Pecchia.
Lecce (4-3-3): Falcone; Guilbert, Baschirotto, Jean, Bonifazi; Coulibaly, Pierret, Helgason; Morente, Krstovic, Pierotti. All Marco Giampaolo.
Parma-Lecce, dove vederla
Il match, Parma-Lecce, in programma Venerdì 31 Gennaio alle ore 20.45 allo stadio Ennio Tardini di Parma, sarà visibile su DAZN e sul canale 214 di Sky per chi avesse sottoscritto l’abbonamento tramite Sky.
Serie A
Inter, verso il derby: in dubbio Taremi, Acerbi e Calha…
Dopo la vittoria contro il Monaco, l’Inter si ritrova ad Appiano Gentile per preparare il derby contro il Milan: tanti i dubbi di Inzaghi.
L’Inter si prepara per il derby con Acerbi e Calhanoglu
L’Inter può tirare un sospiro di sollievo in vista dell’atteso derby, grazie alle buone sensazioni per Francesco Acerbi e Hakan Calhanoglu. Entrambi i giocatori sembrano essere in ottima forma e pronti a scendere in campo, offrendo alla squadra di Simone Inzaghi una spinta fondamentale per affrontare i rivali cittadini. La presenza di Acerbi in difesa e di Calhanoglu a centrocampo potrebbe rivelarsi determinante per la strategia nerazzurra.
Dubbi su Correa e Taremi: lavoro a parte per i due attaccanti
Nonostante le buone notizie su Acerbi e Calhanoglu, l’Inter deve ancora fare i conti con le condizioni di Joaquin Correa e Mehdi Taremi. I due attaccanti continuano a lavorare a parte e la loro partecipazione al derby rimane incerta. L’assenza di questi due giocatori potrebbe rappresentare un problema per l’attacco nerazzurro, che dovrà trovare alternative per non perdere incisività.
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Fonte: l’account X di Gianluca Di Marzio.
#Inter, buone sensazioni per #Acerbi e #Calhanoglu in vista del #Derby. Ancora lavoro a parte invece per #Correa e #Taremi https://t.co/opENc26MMj
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) January 30, 2025
Serie A
Parma, Pecchia: “Dopo Milano abbiamo analizzato sia le cose positive che negative. Domani non ci saranno né Man che Hernani”
Il tecnico del Parma Fabio Pecchia ha rilasciato delle dichiarazioni in conferenza stampa in vista del match contro Il Lecce, valido per la 23^ giornata.
A seguire la conferenza stampa completa
Parma-Lecce, le parole di Pecchia
Che giornate sono state dopo la beffa di Milano?
“Abbiamo metabolizzato e analizzato le tantissime cose positive e anche gli aspetti negativi. Bisogna pensare a quello che dobbiamo fare domani e cosa va migliorato. Se vogliamo andare a prenderci la vittoria, tutto quello di buono che abbiamo fatto finora non è servito”.
E’ uno spareggio salvezza?
“La partita importante è sempre quella imminente. Lo abbiamo dimostrato, siamo andati a Milano perché volevamo giocarci quella partita. Domani la partita è con il Lecce, la classifica dice che siamo a pari punti con lo stesso percorso. La partita che vale è quello che succede sul campo domani, vogliamo vincere”.
Djuric ha agevolato i compagni di reparto, ora torna anche Bonny:
“Per Djuric non è stato semplice per il tipo di partita che si è sviluppata a San Siro. Si tratta di inserirsi in un nuovo gruppo e abituarsi ad un nuovo tipo di lavoro. Lo sappiamo, per noi è importante, è un punti di riferimento. Toglie peso ai nostri attaccanti e ci dà un’alternativa importante, dobbiamo saperla utilizzare. La condizione fisica di Bonny è condizionata dall’influenza, è stato qualche giorno fermo. Vediamo se riusciamo ad averlo a pieno regime, per me è una valida soluzione giocare con entrambi oppure solo con Bonny”.
Può esser la partita giusta per vederli insieme?
“La valutazione iniziale è vedere come stanno loro a livello di condizione e come va strutturato il reparto offensivo. Cambia molto avere due giocatori così, la squadra deve avere una struttura idonea per supportare questo tipo di attacco. Per me sono complementari, possono giocare insieme. Dipende dalla condizione di Angelo, Djuric sta bene”.
La squadra ha fatto tesoro della gara di San Siro? C’è lo spirito giusto?
“La serenità me la dà la squadra, il modo in cui hanno lavorato a Milano e in questa settimana. Recuperare giocatori e condizioni, oltre a entusiasmo, questo è importante. Usciamo da tre stadi importanti, Torino, Napoli e Milano con grande amarezza e rabbia. Se dobbiamo vincere le partite, compreso domani con il Lecce, dobbiamo fare qualcosa di meglio tutti insieme. La squadra la vedo con energia e fiducia, domani bisogna mettere ciò che serve sul campo”.
Delprato squalificato, Vogliacco o Hainaut al suo posto?
“Hainaut ha ricoperto quel ruolo tante volte, giocando partite importanti a Torino e Como. Può farlo anche Vogliacco o Leoni. Vedremo”.
Il 4-4-2 ha dato equilibrio, è possibile rivedere quell’assetto?
“Sono due soluzioni diverse, quello che sceglierò dipende dal tipo di gara da fare, ma anche e soprattutto dalla condizione individuale dei giocatori. Scelgo in base a cosa vedo in settimana per poi trovare l’equilibrio giusto. Non va fatta la valutazione singola ma di reparto: servono due esterni con certe caratteristiche, oppure una punta e un trequarti con altre. Sono entrambi soluzioni utilizzabile, è un vantaggio per me”.
Per quanto tempo pensa che Hernani e Sohm possano portare avanti la carretta?
“Hernani è uscito non al top da Milano, credo non ce lo avremo. Estevez ha lavorato un’altra settimana, poi vedere Bernabé in mezzo al campo è un piacere da vedere dopo un lungo periodo fuori. Domani sarà con il gruppo, abbiamo bisogno che stia con i ragazzi e riprenda a vivere le emozioni dello spogliatoio e delle partite. Questa è la cosa positiva. Sohm sta facendo un grande campionato ma voglio ancora di più, è in grado di farlo”.
Ondrejka ha lavorato un’altra settimana, è pronto per questo campionato?
“Dipende da quello che succede. Fisicamente sta bene, ha giocato nelle ultime settimane. Va inserito in un contesto di squadra, mi piace come si sta ponendo. Ha qualità importanti negli ultimi trenta metri, è in grado di chiudere ma anche mandare i compagni in gol. Deve farsi trovare pronto, il campionato lo impone, non possiamo aspettare troppo tempo”.
Man non ci sarà?
“Sì, rispetto a domenica perdiamo tre giocatori importanti, sapevamo che questo mese sarebbe stato impegnative. Si accumulano tante cose, mi appello al gruppo. Dobbiamo affrontare le partite, chi c’è deve avere il giusto entusiasmo. Puntiamo tutto su quelli che hanno energie, sono vivi e sono sani”.
Come sta la squadra dal punto di vista del morale?
“Queste sconfitte rimangono, il tempo passerà, si giocheranno e vinceranno partite ma quelle rimangono nella testa e nei ricordi di ognuno. Una partita giocata per 92 minuti, poi ti trovi con un risultato negativo. Son cose che succedono, ieri è capitato anche in Champions. La squadra deve insistere e lavorare con fiducia, crederci fortemente. Giocare così per 91 minuti non è casuale, è merito, bravura e capacità”.
Domani è più importante vincere o non perdere?
“Non facciamo questi discorsi. Sul 2-2 a Milano non si firma per un punto, la mentalità deve esser sempre quella di andare a giocare con voglia e energia, anche la leggerezza che abbiamo dimostrato. Sennò non segni due gol e crei tante occasioni se sei pessimista. Domani la voglio così la squadra, proiettata per la vittoria”.
Cosa chiede ai tifosi del Parma in questo momento delicato?
“Noi abbiamo emozionato il nostro pubblico, ricevendo grandi risposte. Si è creato un bel rapporto. Io ho chiesto sempre ai ragazzi di trasmettere emozioni, tante volte ci siamo riusciti, alcune volte no. Se vogliamo andarci a prendere qualcosa di importante abbiamo bisogno di tutti”.
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