L’Atalanta affronterà la Roma nel posticipo di campionato con l’emozione del cuore nell’anniversario di morte di un calciatore che le ha dato tanto.
Era il 23 aprile 2019 quando scomparve. A distanza di quattro anni dalla sua morte, il ricordo di Fermo Favini detto Mino resta indelebile tra i tifosi dell’Atalanta .
E vi è da pensare che, nella nuvola su cui ora si trova, sarà pronto a essere il dodicesimo uomo in campo nella sfida non semplice contro la Roma.
Giocatore dei nerazzurri tra 1960 e 1962, Favini era un attaccante e totalizzò 37 presenze e quattro reti. Poi passò a curare il settore giovanile
per ventiquattro anni.Scoprì, tra gli altri, Alessio Tacchinardi, Riccardo Montolivo, Giancarlo Pazzini e Davide Zappacosta.
La società lo ha voluto ricordare con parole commosse: “indimenticato e indimenticabile Mino Favini – si legge- ricorre oggi il quarto anniversario della scomparsa di un grande maestro di vita.
E prosegue: “scrivere che il calcio è stato la sua passione, soprattutto a livello di settore giovanile dove ha scoperto e lanciato tanti talenti, è superfluo”.
Di Favini l’Atalanta sottolinea anche “la gentilezza e il sorriso“e lo ricorda “con immutato affetto e immensa gratitudine”.
Ebbe anche una vasta esperienza anche con il Como dove lanciò “sconosciuti” come Pietro Wierchowod, Luca Fusi, Marco Simone e Roberto Galia.
Aggiornato al 23/04/2023 19:56
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