Serie A
Bari – Sassuolo 1-1, beffa Lasagna nel recupero | Le pagelle neroverdi
Bari-Sassuolo 1-1, nel primo tempo Thorstvedt porta in vantaggio gli uomini di Grosso, che subiscono il pareggio in pieno recupero. Le pagelle neroverdi.
Satalino 6: al 93′ subisce il gol del pari dopo una partita di grande attenzione.
Toljan 6: segna l’azione del gol del vantaggio, meglio nel primo tempo che nella ripresa.
Odenthal 6,5: guida saggia della difesa, in particolare quando il Bari compie il massimo sforzo per arrivare la pari.
Lovato 4: costringe i suoi a più di un tempo in inferiorità numerica fermando Lasagna diretto in porta. Rosso che sposta gli equilibri della partita.
Doig 5: poco attento in fase di ripiegamento, non incisivo nemmeno davanti.
Lipani 5,5: un tempo in cui delude chi si aspetta da lui freschezza e dinamicità (dal 46′ Antiste 5: scarico e per nulla pericoloso) .
Boloca 6: nulla di eccezionale, ma comunque disputa un match ordinato.
Caligara 6: fa la propria parte, da supporto a Boloca nella gestione dei palloni che transitano (dal 57′ Pieragnolo 6: buon impatto sulla partita).
Thorstvedt 6,5: la sua fucilata rasoterra firma il vantaggio, ma non basta per ottenere la vittoria (dal 75′ Obiang sv).
Mulattieri 5,5: generoso, ma poco incisivo nel pungere. Deve rinculare molto quando il Bari proferisce il massimo sforzo in attacco (dal 76′ Moro sv).
Russo 5: sacrificato anzitempo per l’espulsione di Lovato, ma fino a quel momento non lascia il segno (dal 38′ Romagna 5: non efficiente, poco concentrato).
Fabio Grosso 5,5: sfuma la vittoria a un passo dal triplice fischio, ma il Sassuolo ha sofferto troppo dopo l’espulsione di Lovato.
Serie A
Hellas Verona, due colori nel cuore: tanti auguri Aglietti
Alfredo Aglietti compie 54 anni e l’Hellas Verona ha deciso di celebrare questo giorno speciale con un post sui social. Tantissimo passato a tinte gialloblu.
Il toscano deve molto alla città di Verona e viceversa. Ha accompagnato la squadra durante annate difficili, sia da giocatore che da allenatore.
Hellas Verona, tanti auguri Alfredo Aglietti!
Attraverso i propri profili ufficiali, il club scaligero ha celebrato uno degli uomini che hanno fatto la storia del club e i tifosi lo ricordano con molto piacere.
Buon compleanno Mister #Aglietti! 🟨🟦#HVStory pic.twitter.com/pfFtM2lI7N
— Hellas Verona FC (@HellasVeronaFC) September 16, 2024
Dal 1997 al 2000 ha vestito la maglia gialloblu, con la quale ha collezionato il maggior numero di presenze (83) tra tutte le maglie vestite in carriera. In riva all’Adige ha conquistato una promozione in Serie A nella stagione 1998/1999 sotto la guida di Cesare Prandelli, contribuendo attivamente con 7 goal.
Poi il passaggio agli acerrimi rivali del Chievo Verona, con i quali però collezionerà solo 10 presenze. Il ritorno all’Hellas avviene nel 2019, in veste di allenatore.
A un paio di giornate dalla fine della Serie B, il Verona rischia di restare fuori dai playoff promozione a causa di un rendimento altalenante sotto la guida di Fabio Grosso.
Aglietti arriva e prima conquista la qualificazione, poi vince il mini torneo in finale contro il Cittadella e riporta la squadra in Serie A dopo una sola stagione di purgatorio. Da quel momento la società manterrà stabilmente la categoria grazie a Juric, Tudor, Bocchetti e Baroni.
Serie A
Napoli, Cannavaro: “Conte è stato bravo a ridare fiducia”
Il Napoli, lui, lo porta nel cuore da molto tempo: ecco che cosa ha detto Fabio Cannavaro sulla gestione di Conte e sul campionato.
Dopo la vittoria sul Cagliari di ieri, l’ex giocatore azzurro Fabio Cannavaro è tornato a parlare del suo Napoli.
Una squadra che ha risollevato le proprie sorti anche grazie al suo nuovo allenatore, Antonio Conte.
Ecco che cosa ha detto sul suo ex club e sull’andamento del campionato di Serie A.
Indice
Intervenuto alla trasmissione di Rai Radio 1 Radio Anch’io Sport, Cannavaro ha riconosciuto un grande merito a mister Antonio Conte: “La squadra è forte, l’anno scorso è stata una stagione particolare. Conte è stato bravo a ridare fiducia ai giocatori e a ricompattare lo spogliatoio e sono arrivate vittorie di carattere”.
Il suo arrivo ha avuto un impatto molto positivo sulla squadra: “Il Napoli ha un vantaggio rispetto alle altre: gioca una volta a settimana. Ha speso tanto, ha preso giocatori importanti con una base già molto forte. Li ho affrontati con l’Udinese, avevo visto un valore pazzesco. L’anno scorso era solo questione di testa”.
Sul campionato
L’ex capitano della Nazionale che ha vinto i Mondiali 2006 ha fatto anche un pronostico sul campionato di quest’anno: “L’Inter è avvantaggiata, perché ha una struttura già collaudata. Sarà una bella sfida, in attesa di altre squadre”.
Sulle lacune del calcio moderno
“Il calcio attuale sta soffrendo la mancanza di attaccanti puri. C’è più organizzazione, ora si gioca più di reparto. Mancano però gli attaccanti di una volta”.
Sul suo futuro
“Il mio futuro? Passo tanto tempo a guardare partite: è giusto tenersi aggiornato. La mia idea è quella di cercare di tornare in panchina. Aspetto, so che non è facile, perché c’è tanta concorrenza, ma l’importante è farsi trovare pronti”.
Serie A
Fiorentina, ora è allarme difesa
La Fiorentina torna da Bergamo con una sconfitta pesante dopo un buon primo tempo nella seconda parte di gara la squadra si sfalda. Difesa sotto accusa.
Sembra quasi un paradosso, i ragazzi di Palladino giocano un buon primo tempo al cospetto dell’Atalanta ma subiscono tre reti, nella ripresa probabilmente scioccati dall’uno due subito nel finale del primo tempo dai nerazzurri a fatica tengono i ritmi di una Dea che si presenta troppo spesso davanti alla porta di De Gea.
I numeri purtroppo parlano chiaro nelle prime sei uscite stagionali della Fiorentina sono 10 le reti subite troppe per una squadra che vuole essere ambiziosa e provare a tornare in Europa. La difesa a tre proposta dall’ex tecnico del Monza, visti i giocatori della rosa viola, sembra convincere molto poco.
Pongracic, il colpo di mercato più costoso della linea difensiva con 16 milioni spesi, ha sempre giocato in una linea quattro. Da capire se le in difficoltà iniziali di questo suo inizio di stagione sono dovute al modulo o ad un ambientamento difficoltoso in riva all’Arno fatto sta che anche ieri gli è stato preferito capitan Biraghi nei tre di difesa.
Di Martinez Quarta si conoscono pregi e difetti, qualche calo pericoloso di concentrazione durante la gara ma anche innate doti di realizzatore, anche ieri in gol al Gewiss Stadium.
Chi sta particolarmente deludendo in questo inizio di stagione è Ranieri, dopo essere stato il primo cambio spesso molto affidabile della linea quattro di Vincenzo Italiano, con Palladino gli è stato assegnato per il momento il ruolo di difensore centrale della linea tre.
In questo inizio di stagione però gli errori sono tanti, anche ieri a Bergamo è entrato negativamente nelle tre reti dei ragazzi di Gasperini: sul primo gol si perde Retegui al centro dell’area, nel secondo si fa sovrastare da De Katelaere, nel terzo da in maniera improvvida la schiena al tiro di Lookman.
Fiorentina, anche De Gea giù
Nella trasferta di Bergamo non ne è parso del tutto incolpevole anche il portiere De Gea, all’esordio assoluto in serie A dopo le buone prove in Conference League.
Soprattutto il secondo gol ha messo in risalto una delle sue carenze storiche che gli sono state incolpate spesso anche nella fantastica carriera al Manchester United: le uscite alte. Sul cross arrivato da calcio da fermo sul colpo di testa di De Katelaere ci si poteva aspettare l’uscita invece il belga ha colpito praticamente indisturbato.
Pure nel terzo gol non è apparso particolarmente reattivo anche se poi nella ripresa è stato più volte decisivo perché il risultato della Fiorentina non diventasse troppo pesante nel suo passivo.
Palladino nel dopo gara ha provato a smorzare gli allarmi dichiarandosi soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi, di sicuro al Viola Park ci sarà molto da lavorare in questa settimana in vista della sfida contro la Lazio, nella speranza sia anche la gara che vedrà l’esordio di Gudmundsson, che potrebbe alimentare la forza offensiva della viola.
L’importante è difendere bene ma lo è ancora di più segnare un gol in più degli avversari…
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