Serie A
Barzagli: “Scudetto Juve? Se la giocherà fino alla fine. Mi ricorda quella di Conte”
![Juventus](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2022/03/Barzagli.Juventus.2018.19.1400x840-e1728817853563.jpg)
L’ex difensore della Juventus Andrea Barzagli ha rilasciato un’intervista a gazzetta.it. Di seguito le sue parole.
Le parole di Barzagli
“Sono convinto che la Juventus se la giocherà perché non ha impegni europei, che comunque ti possono leggermente affaticare, e possiede un gruppo unito e affamato. Sì, ricorda quello del nostro primo scudetto con Antonio Conte in panchina (2012), quello del successo in volata contro il Milan di Ibrahimovic e Thiago Silva. Danilo e compagni stanno crescendo di partita in partita. E poi c’è Allegri, un allenatore abituato a vincere i campionati”.
Serie A
Juventus-Inter 1-0, Conceicao fulmina ancora Inzaghi: Torino e’ ancora indigesta | Le pagelle nerazzurre
![Empoli-Inter, le pagelle](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/10/Unknown-6.jpeg)
Juventus-Inter 1-0, ancora un ko per i nerazzurri allo Stadium. A decidere e’ Conceicao, ma gli uomini di Inzaghi sciupano molte occasioni. Le pagelle dei meneghini.
Sommer 6: para quello che gli viene tirato contro, il gol non e’ una sua colpa.
Pavard 6: mura i tentativi degli avanti bianconeri e chiude ogni spiraglio possibile.
Acerbi 6: Inzaghi ha sempre pensato a lui come centrale per questo match, data la sua indole votata alla solidità nel grandi partire. Bene a non benissimo.
Bastoni 6: partecipa alla fase offensiva quando lo si richiede, attento dietro, viene richiamato in panchina al quarto d’ora della ripresa (dal 61′ Carlos Augusto 5,5: parecchio sulle sue, non fa nulla di eccezionale).
Dumfries 6,5: decisamente il migliore dei nerazzurri, il palo non gli e’ amico nemmeno nella serata di Torino.
Barella 6,5: predica molto nel deserto a volte, il suo lo fa ampiamente.
Calhanoglu 4,5: altro errore decisivo, altra situazione critica che il vecchio Calhanoglu avrebbe gestito diversamente. Non e’ più il metronomo di prima, e si vede (dall’80’ Correa sv).
Mkhitaryan 5: la leziosità “denunciata” nel post partita, forse, ha colpito anche lui. Poco segno di nota (dall’80’ Zielinski sv).
Dimarco 6: non spicca ma almeno evita guai, anche se lo si vede poco in avanti (dal 61′ Zalewski 6,5: una entrata in campo che da una scossa, e che conferma che lui e’ un gregario affidabile).
Taremi 5: conferma la sua eccessiva “leggerezza” per il calcio italiano. Sempre troppo poco deciso quando deve avventarsi su di un pallone (dal 61′ Thuram 6: entra per turnover, ma non e’ lui).
Lautaro 5: poco lucido sotto porta. A fine partita un video lo immortala visibilmente arrabbiato, ed e’ comprensibile.
Simone Inzaghi 5: l’Inter si divora troppi gol, e a Torino non te lo puoi decisamente permettere. Manca il sorpasso sul Napoli, e questa volta, davvero, si può dire che lo scontro diretto farà tutta la differenza del mondo.
Serie A
Hellas Verona, passo avanti o indietro? I segnali dopo il Milan
![Hellas Verona, Paolo Zanetti](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/12/Paolo-Zanetti.jpg)
L’Hellas Verona esce ancora una volta sconfitto dalla Scala del Calcio, nuovamente di misura e con tanto rammarico per come si era messa la partita.
I gialloblu di Zanetti hanno affrontato la gara in modo gagliardo ma l’atteggiamento non è bastato per strappare punti salvezza. Da Milano la squadra torna con segnali sia positivi che negativi.
Hellas Verona, cosa lascia la prestazione di San Siro?
Fin dai primi minuti si è capito che l’Hellas si sarebbe non lasciato travolgere dalla qualità degli avversari e la prima conclusione verso la porta di Duda, con Maignan non perfetto nella risposta, ha messo le cose in chiaro.
Nonostante una prima frazione molto noiosa, Dawidowicz e compagni hanno retto bene agli assalti dei rossoneri e sono cresciuti sempre di più col passare dei minuti. L’approccio difensivo ha pagato e infatti la sola rete subita al 75′ da Gimenez lo dimostra. I 5 gol dell’Atalanta nel turno precedente hanno obbligato Zanetti a cambiare le carte in tavola.
La difesa a 3 composta da Dawidowicz, Coppola e Valentini ha dato qualche garanzia in più soprattutto grazie a quest’ultimo che essendo mancino ha potuto ampliare le soluzioni in fase di costruzione.
A centrocampo Niasse non è ancora riuscito a imporsi, anche se al suo fianco c’era un giocatore esperto come Duda. Tchatchoua ha battuto la fascia più volte, spostandosi anche a sinistra nel finale di partita, e non ha sfigurato più di tanto. Dall’altra parte Bradaric ha avuto più volte la possibilità di colpire ma è mancata la freddezza nei momenti decisivi.
Una partita quasi interamente in difesa però espone a dei rischi molto concreti e il gol ne è la dimostrazione. Infatti, dato che la squadra era sottoposta a un forte pressing, la situazione ha portato tutti a schiacciarsi all’interno dell’area di rigore, lasciando andare Leao.
Con la Fiorentina urge una ripartenza da questi aspetti positivi e la sconfitta dei viola oggi contro il Como può essere materia di studio approfondito durante la settimana.
Serie A
Cagliari: Nicola ha trovato la quadra, ora bisogna fare punti
![Cagliari, Nicola](http://www.calciostyle.it/wp-content/uploads/2024/11/DAVIDE-NICOLA.jpg)
Dopo un campionato con più bassi che alti, Nicola sembra aver finalmente trovato la quadra per il suo Cagliari. Ora bisogna fare punti e conquistare la salvezza
Dopo la bella vittoria casalinga contro il Parma, il Cagliari ripete un’ottima prestazione anche sul difficilissimo campo dell’Atalanta, portando a casa un punto importantissimo in chiave salvezza. Spesso durante la stagione la squadra rossoblu era sembrata un pochino sfilacciata e priva di idee, ma ormai da qualche partita a questa parte, il Cagliari ha completamente invertito la rotta.
In campo scende una squadra determinata, ordinata e anche qualitativa, che sembra avere le idee molto chiare ed è concentrata sul proprio obiettivo. Nicola ha ormai impostato sul navigatore la destinazione “salvezza” e sembra essere convinto nel volerci arrivare nel modo più tranquillo possibile.
La quadra del Cagliari da un punto di vista tattico
Dopo aver approcciato al campionato con un 3-5-2 che però non ha portato i suoi frutti, il Cagliari è passato ad un solido 4-2-3-1. Il modulo è tipico delle squadre forti che vogliono giocare a calcio a viso aperto, ma Nicola ha scelto degli interpreti con caratteristiche tecnico-tattiche che fanno assumere a questo sistema di gioco un sapore decisamente più ordinato e combattivo.
Infatti, dopo aver migliorato il portiere con l’arrivo di Caprile dal Napoli e aver trovato un quartetto difensivo che offre grandi garanzie composto da Zappa, Mina, Luperto e Augello, la vera novità sono gli esterni alti: da una parte il titolarissimo è l’ex Atalanta Zortea, il quale da sempre ha giocato largo in un centrocampo a 4 e mai in posizione così avanzata. Dall’altra invece, gioca Felici, classe 2001 che nasce come terzino e si sta adattando a fare l’esterno alto.
Questi due profili posizionati in questo modo, consentono al Cagliari di essere più bilanciato ed equilibrato in entrambe le fasi e valorizzano la qualità del trequartista, ovvero uno tra Gaetano e Viola, ed anche le capacità offensive di piccoli, grazie ai tanti cross che arrivano nell’area di rigore.
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