Serie A
Marco Bellinazzo: “L’OPA sarà un vantaggio e la Roma farà grandi investimenti”

Marco Bellinazzo, è stato intervistato dall’emittente radiofonica per parlare dell’uscita della Roma della famiglia Friedkin dalla Borsa.
Marco Bellinazzo, giornalista de “Il Sole 24 Ore”, è stato intervistato ai microfoni de “il Diabolico e il Divino, trasmissione condotta da Giuseppe Falcao, Simone LP e Gabriele Ziantoni in onda su New Sound Level 90FM.
Bellinazzo: “Il prossimo anno sarà guerra aperta per la Champions League”
Queste le sue parole:
Operazione OPA per la Roma, di cosa si tratta?
Si tratta di un’operazione già annunciata sin dall’arrivo dei Friedkin. La quota del capitale in borsa della As Roma è una quota molto marginale, il 12% circa. Con questa azione la Roma compra queste azioni dagli azionisti riconoscendogli un premio e una volta che tutte le quote saranno dei Friedkin,si potrà operare il delisting: la Roma non sarà più quotata in borsa con tutta una serie di conseguenze di semplificazione nella gestione della società. È un’operazione che a mio avviso non avrà grosse ripercussioni ma conferma l’impegno importante della famiglia Friedkin sulla As Roma, con un impegno finanziario in due anni di circa 600 milioni di euro, somma notevole per il calcio italiano, poco sotto l’impegno di Suning e Elliot per il Milan ma in tempo più breve.
Come devono prendere i tifosi questo OPA da parte dei Friedkin?
Non c’è dubbio che sia una cosa strapositiva, è un’operazione che potrebbe essere legata a investimenti strutturati come lo stadio. Le azioni se la Roma avesse lo stadio rappresenterebbero anche il possesso di una quota sullo stadio. Un domani i Friedkin potrebbero così invece, acquisendo queste azioni e compiendo il delisting, aumentare fortemente il fatturato. Questo è un messaggio che ci dice che i Friedkin hanno fiducia nel progetto e credono che questo 12% di azioni possano fruttare molto di più in futuro.
La quotazione in borsa delle squadre di calcio non si è rivelata una cosa molto vantaggiosa, un tuo giudizio?
Sicuramente sono state delle iniziative un po’ premature rispetto al corso degli eventi, nei primi 2000 c’erano quasi 40 club quotati, ora la metà, con prestazioni negative. L’investimento in borsa sui club di calcio è più funzionale agli interessi delle società che a quello dei risparmiatori, perché è privo di fondamenti importanti e di strategie che valorizzassero le azioni degli azionisti. Ora il discorso è un po’ diverso, perché la componente strutturale dei club ora è più solida ma prima era quasi una forma per recuperare soldi sul mercato.
Dobbiamo aspettarci più investimenti?
Si, anche perché c’è una strategia di marketing e fidelizzazione in questo acquisto, non solo sarà riconosciuto un premio ma saranno inseriti gli azionisti anche in un percorso di servizi privilegiati, per premiare il ruolo di questi azionisti di minoranza.
Tu sei tifoso del Napoli, cosa pensi della gestione Spalletti e del futuro del Napoli?
Non so quanta continuità possa esserci l’anno prossimo nel lavoro di Spalletti perché il Napoli ha bisogno di liquidità, ma di sicuro non credo che De Laurentiis metterà a libro paga due allenatori; in ogni caso Spalletti ha fatto bene a Napoli nonostante alcune lacune che già aveva palesato. Se invece cambieranno troppi giocatori credo che il Napoli dovrebbe affidarsi a un tecnico della new age italiana. L’anno prossimo sarà una battaglia vitale quella dell’ingresso in Champions League, sarà oggetto di una contesa tra 5 o 6 club a meno che non fallisca una delle tre tra Milan Juve e Inter. Io sono sempre per la continuità dei progetti tecnici, molto dipenderà dalla campagna acquisti che farà il Napoli, che è vero che è tornato in Champions ma aveva mancato la qualificazione negli ultimi due anni e quindi ha subito gravi perdite.
Stagione senza titoli per la Juve, quanto pesa dal punto di vista economico?
Di per sé pesa poco perché la Juventus ha impostato questo come un anno di transizione sia per quanto riguarda il management che la parte tecnica. Il quarto posto era il risultato imprescindibile del campionato e la Juventus è riuscita a raggiungere questo obiettivo. Tutto si deciderà la prossima stagione, sia per le scelte del campo che per quello che c’è oltre il campo dopo l’addio di Cristiano Ronaldo e il prossimo addio di Paulo Dybala.
Serie A
Cagliari, i convocati per il Genoa

Davide Nicola ha diramato la lista dei convocati per il match di domani del Cagliari contro il Genoa. Sempre indisponibile Luvumbo per un problema fisico.
I sardi si preparano alla delicata sfida di domani all’Unipol Domus contro il Grifone. Nicola si è detto carico e voglioso di fare punti che risulterebbero pesanti in ottica salvezza.
Cagliari, i convocati di Nicola
Portieri: Ciocci, Caprile,Sherri.
Difensori: Augello, Luperto, Palomino, Mina, Zappa, Obert
Centrocampisti: Adopo, Coman, Viola, Deiola, Prati, Marin, Zortea, Jankto, Makoumbou, Gaetano.
Attaccanti: Pavoletti, Kingstone, Piccoli, Felici
Serie A
Hellas Verona, Tengstedt a disposizione: cosa filtra verso il Bologna

L’attaccante dell’Hellas Verona Casper Tengstedt ha recuperato dall’infortunio e si candida per una maglia da titolare nella prossima partita contro il Bologna.
Domenica 9 marzo l’Hellas Verona ospita una delle squadre più in forma della Serie A: il Bologna di Vincenzo Italiano. Sarà questo l’ultimo degli impegni sulla carta proibitivi per i gialloblù, che da gennaio hanno affrontato in sequenza: Napoli, Lazio, Atalanta, Milan, Fiorentina e Juventus, con in mezzo due sfide salvezza contro Venezia e Monza. I veneti sono stati l’unica squadra capace di vincere in Serie A al Dall’Ara: la gara d’andata del 30 dicembre è terminata infatti 2-3.
Hellas Verona, Tengstedt verso una maglia da titolare contro il Bologna
Una buona e una cattiva notizia per i tifosi del Verona. Secondo quanto riportato dall’ANSA, Casper Tengstedt dovrebbe tornare titolare nella prossima gara di Serie A contro il Bologna. Il centravanti danese si era procurato una distorsione alla caviglia il 27 gennaio in casa del Venezia ed è stato fermo ai box per oltre un mese. Lunedì scorso era tra i convocati nel match con la Juventus, ma è rimasto tutto il tempo in panchina. Ora viaggia verso il ritorno dal primo minuto.

PAOLO ZANETTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Si allungano invece i tempi di recupero di Suat Serdar, che il 1° febbraio aveva subito un infortunio muscolare nella trasferta di Monza. Si parlava di un possibile recupero prima della pausa nazionali, invece il suo rientro slitta a dopo la sosta, nella sfida interna contro il Parma. Almeno il tecnico Paolo Zanetti, reduce dalla squalifica, ritrova il suo centravanti: nelle ultime 5 partite giocate senza Tengstedt, l’Hellas ha segnato solamente 2 gol.
Serie A
Fiorentina, Ferrari su Palladino: “C’è molta unione”

Il direttore generale della Fiorentina, Alessandro Ferrari, ha parlato di Kean e dell’allenatore Raffaele Palladino prima della partita contro il Panathinaikos.
La Fiorentina è attualmente in Grecia per affrontare il Panathinaikos nella partita di andata degli ottavi di finale di UEFA Conference League (clicca qui per le formazioni ufficiali). Poche ore prima dell’incontro, il direttore generale della squadra viola, Alessandro Ferrari, ha condiviso i suoi pensieri su Moise Kean e l’allenatore Raffaele Palladino.
L’ex attaccante della Juventus, Moise Kean, sarà titolare e guiderà l’attacco della Fiorentina, con l’obiettivo di segnare gol per facilitare la qualificazione in vista del match di ritorno.
Per quanto riguarda l’allenatore della Fiorentina, Raffaele Palladino, Ferrari conferma la sua solida presenza in panchina.

Palladino
Fiorentina, Ferrari si fida di Palladino
Alessandro Ferrari, parlando ai microfoni di Sky Sport, ha elogiato Moise Kean per il suo ritorno in campo: “Kean adesso ha tolto i punti. È arrivato con tanta voglia e si è trovato bene tanto merito va all’allenatore Palladino e ai compagni. È stata un’operazione che ci rende felici e speriamo continui così”.
Inoltre, Ferrari ha rassicurato i tifosi sulla posizione dell’allenatore Raffaele Palladino, sottolineando la sua fiducia da parte del presidente Rocco Commisso e della società viola. Concludendo il suo intervento nel pre-partita all’Olympic Stadium di Atene, Ferrari ha dichiarato: “Dispiace che chi non vive il Viola Park non vede l’unione che c’è. Le parole di Daniele Pradè erano per spronare il gruppo e non per dividerlo. Non c’è nulla se non un gruppo molto unito“.
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Fonte: Gianluca Di Marzio
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