Andrea Belotti ha rotto il ghiaccio con il primo gol inferto all’Helsinki. Domani avrà un’occasione d’oro per mettersi in mostra: la partita contro il Betis.
Il gallo Belotti ha cantato e mostrato la sua proverbiale cresta, per la prima volta alla Roma, durante la partita di Europa League contro l’Helsinki.
Il suo primo gol in giallorosso è stato il risultato di molto lavoro, con una remise en forme faticosa dopo l’addio al Torino e l’arrivo tardivo alla corte di Mourinho.
Per lui, la scorsa stagione è stata molto dura, dal punto di vista della forma fisica. Ha subito vari infortuni, la maggior parte dei quali accidentali: un calcio sul perone, un infortunio muscolare al flessore, e un pestone sulla caviglia.
Ora il Gallo è pronto e ha una certezza: il suo mister crede in lui. Lo dimostrerà in occasione della partita contro il Betis: pare che Mou lo voglia come titolare in campo.
All’attacco, probabilmente con Abraham. Giocatore per il quale Belotti ha molta stima, come ha ricordato anche nella conferenza stampa di oggi pomeriggio:
“Abraham è un attaccante della Nazionale inglese, è un’opportunità quella di confrontarmi con lui, è uno stimolo personale perché so che per poter giocare devo dimostrarlo sempre in allenamento e in partita. Sapendo che c’è un attaccante forte devo dimostrare di più. Mi dà carica e forza
“.L’umiltà, un qualità che non manca a un giocatore come Belotti. Oltre alla semplicità e alla capacità di essere di supporto per i compagni di squadra. Come non pensare alla scena, bella ed edificante, dell’ex Torino intento a consolare Abraham dopo un gol fallito.
La sua prima occasione è stata quella contro l’Udinese. Il Gallo ha giocato tutto il secondo tempo. Poi, la frustrazione del risultato finale: un 4-0 che ha fatto sprofondare il morale della Roma.
A seguire, la batosta europea contro il Ludogorets, finita 2-1: l’esordio da titolare del Gallo. Che durante la partita serve su un piatto d’argento, in forma di assist, una palla a Dybala. Poi la palla finisce sul palo, ma l’azione non passa inosservata.
Belotti ha voglia di gol: ha voglia di aggiungere una manciata di reti ai 131 gol segnati finora. Il fisico non gli manca, la fantasia nemmeno. D’altronde Mourinho lo ha preso anche perché è un giocatore dal gol facile.
E’ arrivata l’ora, per lui, di sentire che sta incidendo tanto sulla resa positiva della squadra. Se lo meriterebbe.
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