Serie A
Benevento-Parma: curiosità e intrecci tra ex
Benevento-Parma: la presentazione della ventinovesima giornata del campionato di Serie A, riassunta in curiosità ed ex del match.
Il match tra Benevento e Parma, nonostante sia praticamente privo di precedenti nel rettangolo verde, considerando l’unico match svoltosi al Tardini nel girone d’andata come unico paragone di confronto di calcio giocato tra le due compagini, offre comunque vari spunti interessanti da sviscerare, in grado di rendere più accattivante l’antipasto di questa partita.
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Basandosi sui dati dei calci piazzati che hanno visto coinvolte le due squadre nel corso della stagione, ad esempio, balza immediatamente all’occhio il modo in cui, questo fondamentale di gioco, venga interpretato e subìto dagli uomini di Inzaghi e D’Aversa: mentre per i sanniti si registrano ben 14 reti sulle 28 totali conseguite su palla indiretta, percentuale record in Serie A, i ducali risultano, loro malgrado, i più colpiti (7 gol incassati, nonché ben 13 di testa, in generale). Un dato incontrovertibile quanto pesante nell’economia dei punti conseguiti in campionato.
Per ciò che concerne le storie degli ex della partita, invece, la liaison tra Caprari e il Parma non ha vissuto particolari momenti di sussulto: lo testimoniano i sei mesi “di convivenza” tra l’attaccante e la squadra ducale, conditi da due sole realizzazioni in dodici apparizioni totali. Altro grande ex della partita, che ha assaporato il manto del Tardini da giocatore, ma non da allenatore, è Pippo Inzaghi, Mister del Benevento, che nella stagione 1995/1996 ha militato nei ducali, prima della cessione all’Atalanta e la definitiva esplosione quale uno dei bomber più prolifici e conosciuti del calcio.
Serie A
Como-Atalanta, le ultimissime sulle formazioni
A poche ore dal fischio d’inizio di Como-Atalanta, arrivano le ultime indiscrezioni sulle formazioni che scenderanno in campo al Sinigaglia alle 15.
Como–Atalanta è la partita che apre questo sabato di Serie A. I lariani, che proprio contro la Dea all’andata avevano trovato la prima vittoria in campionato, cercano il secondo risultato utile consecutivo per aumentare il vantaggio sulla zona retrocessione.
Dall’altra parte, i nerazzurri non hanno ancora vinto in campionato nel 2025 e oggi faranno di tutto per portare a casa i tre punti, fondamentali sia per tenere il passo di Inter e Napoli davanti ma anche per tenere a distanza Lazio e Juventus per la lotta Champions.
Qui Como
Fabregas conferma il ritorno al 4-2-3-1. Tra i pali ci sarà Butez, protetto da Iovine, Dossena, Kempf e Van der Brempt in difesa. In mediana ancora il tandem Caqueret–Da Cunha. Sulla trequarti agiranno Diao a destra e Fadera a sinistra con il rientrante Nico Paz al centro. Il riferimento centrale sarà Cutrone.
Qui Atalanta
Gasperini, invece opterà per il 3-4-2-1 con Carnesecchi in porta e la linea difensiva composta da Scalvini, Djimsiti e Kolasinac. A centrocampo confermati Bellanova, Ederson, de Roon e Ruggeri. In avanti il tridente formato da Lookman, De Ketelaere e Retegui.
Como-Atalanta, probabili formazioni
Como (4-2-3-1): Butez; Iovine, Dossena, Kempf, Van der Brempt; Caqueret, Da Cunha; Diao, Paz, Fadera; Cutrone
Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Scalvini, Djimsiti, Kolasinac; Bellanova, Ederson, de Roon, Ruggeri; De Ketelaere, Lookman; Retegui
Serie A
Parma, Pecchia: “Domani Bonny sarà assente. Milan? è una big europea ma vogliamo i 3 punti”
L’allenatore del Parma Fabio Pecchia ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di Serie A di domani il Milan, in programma domani alle 12:30 a San Siro.
Domani mattina il Parma tornerà in campo, in occasione del match della 22° giornata di campionato. A seguire la conferenza stampa del mister Pecchia
Milan-Parma, le parole di Pecchia
Domani è una partita che non richiede presentazioni:
“Tutte le partite vanno giocate inizialmente e fino alla fine. L’ho sempre detto, è anche parte del modo di essere. La gara più importante è quello di domani e che c’è intorno. Sarà una partita diversa rispetto a quella in casa”.
Troverete spazi in contropiede?
“Di fronte la forza del Milan ci costringerà a tanta fase di non possesso e rimanere bassi, anche per la forza del Milan. Affrontiamo una big europea, con tutta la sua qualità. Dovremo saper fare la fase difensiva e poi esser propositivi con la palla e costringere anche loro a correrci dietro”.
Domani avrai una panchina un po’ più lunga?
“A parte la febbre di Bonny che rimane fuori, è rimasto fuori in settimana. Djuric, Ondrejka e Lovik sono vicini al poter giocare, è questione solo di adattamento. Ondrejka ha giocato ottanta minuti settimana scorsa, Djuric ha esperienza. Sono contento, sono in buone condizioni”.
Estevez come sta? Bernabé?
“Ha una settimana in più di lavoro, è in condizione migliore. Bernabé ha fatto qualche passaggio in gruppo, domani non ci sarà ma siamo molto vicini”.
Che partita ti aspetti? Non avete nulla da perdere?
“Discorso che facevo prima, è una partita che va giocata. In palio ci sono tre punti, sappiamo chi abbiamo di fronte. Il nostro comportamento e la voglia di andare in campo resta la stessa, giocare per vincere le partite”.
Djuric impone uno stile ben specifico, cambierà il credo tattico?
“Qualcuno mi ha fatto la battuta, ora possono crossare. Da quando sono qui abbiamo cercato sempre di giocare palla a terra, soprattutto in area, con qualità. Questa ora è un’alternativa importante, è un grande colpitore con presenza. Si tratta solo di adattarci alle caratteristiche, ma non cambierà totalmente la nostra filosofia”.
Coppia Vogliacco-Valenti, cosa ne ha pensato? All’andata era stato Coulibaly a marcare Leao, domani a chi tocca?
“C’era Coulibaly ma è tutta la squadra che deve lavorare nel migliore dei modi. Sono contento dell’inserimento di Vogliacco, si è inserito molto bene. Delprato è in grado di ricoprire quel ruolo, anche per lui sarà una bella sfida”.
In settimana è arrivato Cherubini, avete già lavorato insieme. Come ha accolto questa notizia?
“C’è poco da dire, do il benvenuto ad un grandissimo professionista, con esperienza internazionale che ha maturato alla Juventus. Il fatto di aver lavorato insieme sarà un valore aggiunto, credo per entrambi, l’esperienza alla Juve è stata molto positiva
Sono arrivati acquisti subito pronti e di esperienza, questo può fare la differenza rispetto ad un inizio di stagione un po’ altalenante?
“Abbiamo inserito giocatori con valori umani importanti, non è mai semplice. Abbiamo bisogno di supporto non solo tecnico ma anche umano all’interno del gruppo, per un gruppo forte che possa affrontare questo finale di stagione nel migliore dei modi”.
Sono arrivati altri rinforzi, cosa si aspetta in questa ultima settimana di mercato?
“Parlo di quello che abbiamo fatto, il resto lo vedremo. Dobbiamo essere contenti del lavoro svolto, pensiamo a quelli che abbiamo adesso e cosa dobbiamo fare con i nuovi arrivi. Poi vedremo cosa succederà”.
Che Man ti aspetti per domani in una partita così importante? Può partire dall’inizio?
“Tutto quello che c’è fuori lo lasciamo da parte. A Genova non era entrato bene, domenica è stato molto positivo. Ne sono contento e deve esserlo anche lui. Mi aspetto da lui e da tutti di dare ancora di più. Questa settimana ha lavorato a pieno regime, mi aspetto tanto da lui e da tutti”.
Serie A
Milan, Kyle Walker pronto a diventare protagonista: retroscena, ambizioni e reazioni
Kyle Walker ha ufficialmente iniziato la sua nuova avventura con il Milan, portando con sé un mix di esperienza, ambizione e qualità.
L’arrivo del terzino destro inglese rappresenta un colpo di mercato significativo per i rossoneri, che lo hanno prelevato dal Manchester City con la formula del prestito gratuito e un diritto di riscatto fissato a soli 5 milioni di euro. Il giocatore si è legato al club con un contratto fino al 30 giugno 2027, percependo un ingaggio di 4,5 milioni di euro netti a stagione, oltre a diversi bonus legati alle prestazioni.
L’ambizione di vincere la Champions
Un dettaglio curioso del contratto di Walker, riportato da La Gazzetta dello Sport, riguarda un bonus specifico previsto in caso di vittoria della Champions League. Questo sottolinea la determinazione del giocatore, convinto che il Milan, nonostante alcune squadre più attrezzate sulla carta, possa ambire a conquistare l’Ottava.
Walker ha scelto il numero 32, in omaggio a David Beckham, altra leggenda inglese passata per Milanello. Il suo debutto potrebbe avvenire in uno dei momenti più attesi della stagione: il derby contro l’Inter, previsto per domenica 2 febbraio.
Guardiola lo rimpiange
L’addio di Walker al Manchester City ha lasciato il segno, specialmente su Pep Guardiola, che ha definito il difensore come “il più duro, il più veloce e il più forte” tra i suoi giocatori. Durante la sua esperienza con i Citizens, Walker ha collezionato 339 presenze, segnando 6 gol, fornendo 23 assist e vincendo ogni possibile trofeo, inclusa la Champions League. Guardiola, che non ha nascosto il dispiacere per la partenza, ha perso un leader in campo e nello spogliatoio.
Un inglese nella tradizione rossonera
Walker è il nono calciatore inglese della storia del Milan, un club fondato proprio da un connazionale, Herbert Kilpin, oltre un secolo fa. Prima di lui, nomi come Ray Wilkins, Mark Hateley, e più recentemente David Beckham, Tomori, Abraham e Loftus-Cheek hanno lasciato il segno in rossonero.
Cosa significa questo acquisto per il Milan?
L’arrivo di Walker, oltre a risolvere un’annosa questione legata alla fascia destra, porta un leader d’esperienza internazionale a un gruppo giovane e ambizioso. Ibrahimovic e Moncada vedono in lui non solo un rinforzo tecnico ma anche un punto di riferimento per la crescita della squadra. Il Milan punta ora a competere sia in campionato che in Europa, e Walker sembra determinato a diventare una figura centrale di questo progetto.
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