Serie A
Bologna, De Silvestri: “La scorsa stagione l’apoteosi dei miei sogni da calciatore”
Il terzino del Bologna, Lorenzo De Silvestri, ha parlato ai microfoni di Radio Serie A soffermandosi sulla scorsa stagione e sull’esordio in Champions League.
Lorenzo De Silvestri, senatore del Bologna di Vincenzo Italiano, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni dell’emittente radiofonica Radio Serie A soffermandosi sulla passata stagione, ai limiti della perfezione, e su quella da poco iniziata con il nuovo corso in panchina.
Bologna, le parole De Silvestri
“Per ora sono molto concentrato per questo anno, il rinnovo fino al 2025 è stato cercato da parte mia con gli allenamenti, le prestazioni in campo e anche fuori dal campo. Mi sento ancora un calciatore e un atleta, quindi sono molto concentrato sul campo, poi a fine stagione vedremo il da farsi. La società ha lavorato molto bene con i giovani e ne ha colto oltre le qualità tecniche anche quelle morali. Ferguson è quello che mi ha colpito subito anche a livello umano e ha fatto una crescita incredibile nelle ultime due stagioni. Gli faccio i complimenti per il recupero dalla rottura del legamento crociato, da cui sono passato e so cosa vuol dire”.
Sulla gestione di Vincenzo Italiano:
“Prende una squadra pronta sotto tanti punti di vista. Tanti giovani sono cresciuti e sono diventati giocatori importanti. Ci ha portato esperienza internazionale, perché ha fatto due finali di Conference e anche una di Coppa Italia, poi ci ha portato idee nuove, voglia di fare, carattere ed esperienza. Ci può aiutare per affrontare le tre competizioni con partite ogni tre giorni”.
Si avvicina all’esordio in Champions:
“La Champions per il Bologna è un motivo d’orgoglio enorme, perché averla raggiunta dopo così tanto tempo è un traguardo incredibile che va assaporato. Io ho cercato di godermelo fino in fondo perché sono cose che rimangono nella storia del club e che comporta delle responsabilità , un livello che si alza per cui dobbiamo cercare di farci trovare pronti. È un gruppo migliorato anno dopo anno, quindi sarà una bella sfida per noi. Dovremo essere tutti pronti a questa nuova sfida ma col sorriso sulle labbra, ricordandoci che è stata una cavalcata bellissima. Vogliamo giocarcela in maniera molto professionale”.
Sull’unità del gruppo:
“Bologna è una città che ho nel cuore. Quello del Bologna in Champions League è un esempio per le formazioni che sulla carta partono dietro ma che si sentono una famiglia, in cui tutti si sentono protagonisti. Da noi si è creato questo tipo di sensazioni meravigliose, ora vogliamo continuare così. Non è facile, perché ci sono tante partite con alti e bassi. Ma sappiamo che da soli si va veloci, ma uniti si va lontano. Al Bologna, tutti, dal primo all’ultimo, hanno dato una pennellata a questo quadro meraviglioso. Il segreto? I rapporti umani, bisogna cercare di capire le emozioni che può provare un ragazzo, andare oltre al giocatore che deve performare”.
Gli obiettivi personali:
“La scorsa stagione è stata l’apoteosi dei miei sogni da calciatore, perché sarei voluto tornare in Europa dopo averlo fatto con Sampdoria e Torino. Ora vorrei arrivare alle 100 presenze, obiettivo per cui mancano cinque partite e spero di raggiungere. Poi ho obiettivi per il post carriera”.
Serie A
Venezia, Di Francesco: “Accetto i fischi ma sono immeritati. Una partita assurda. Per me c’è una sola strada…”
Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa al termine di Venezia-Lecce 0-1. Tanto rammarico e rimpianti per una partita praticamente dominata.
I lagunari perdono ancora e adesso si ritrovano sul fondo della classifica. Una sconfitta a sorpresa per come si era messa la partita e immeritata secondo molti.
Venezia, le parole di Di Francesco
Miglior match del Venezia al Penzo. Eppure un ko e contestazione: riparte dalle certezze di questa gara?
“Credo sia una delle serate più amare anche da quando alleno, per la bellezza che c’era fino a pochi metri dalla porta. Penso che siano stati nella nostra metà campo solo tre volte. Una partita assurda. Capisco l’amarezza, sono amareggiato e incazzato. Ci fa passare per stupidi, ma stupidi non siamo. E’ l’assurdità del calcio. Solo chi non riesce a vedere non capisce che la squadra ha dato il massimo oggi, ma i gol oggi li hanno sbagliati un po’ tutti”.
Cosa dice ai tifosi che hanno fischiato alla fine?
“Accetto i loro fischi, non penso fossero meritati perché oggi ce l’abbiamo messa tutta. Io comunque sono qua e ci metto la faccia sempre, non mi devo vergognare di niente”.
Cosa si può fare per migliorare davanti?
“Conosco una strada sola: ora siamo tutti rammaricati, c’è pessimismo cosmico. Bisogna ripulirsi immediatamente, anche in allenamento si può crescere molto”.
Serie A
Lecce, Giampaolo: “Bravi i ragazzi a ritrovare lo spirito. Da migliorare il palleggio. Su Dorgu…”
Marco Giampaolo ha parlato in conferenza stampa al termine di Venezia-Lecce 0-1. Elogi per la squadra ma anche l’ammissione di aver subito troppo.
I pugliesi tornano al successo e lo fanno per la prima volta in questa stagione lontano dal Via del Mare. Decisivo un gol al 70′ di Patrick Dorgu, al termine di un match controllato perlopiù dai padroni di casa.
Lecce, le parole di Giampaolo
Avete sofferto, poi con alcune mosse avete cambiato la partita. Aveva già visto dove intervenire nonostante fosse qui da poco?
“La partita è stata difficile, ci voleva spirito. Il Venezia sa cosa vuole quando ha la palla, sa dove posizionare i calciatori per metterti in difficoltà . Poi ci siamo riassettati grazie allo spirito con il quale sono rientrati i ragazzi. Sono stati bravi loro”.
C’è ottimismo ora?
“5-6 nazionali li ho ritrovati negli ultimi giorni ed ho avuto modo di conoscerli. Mi è piaciuto lo spirito, c’è da migliorare nel palleggio, nel non essere frenetici in possesso palla. Vedendo le caratteristiche dei calciatori: si può avere spirito, ma poca qualità o il contrario, bisogna capire fin dove ci possiamo spingere per fare di più la partita”.
Un suo giudizio su Dorgu, che le ha regalato subito 3 punti?
“E’ un giocatore che ha qualità tecniche, fisiche, spirito. Mi è piaciuto, c’è stato dentro la partita”.
Serie A
Empoli-Udinese 1-1, le pagelle: tabellino, cronaca e voti
I voti ai protagonisti dell’incontro tra Empoli-Udinese, valevole per l’undicesima giornata del campionato di Serie A: ecco il report del match e le pagelle.
Il tabellino
Empoli-Udinese 1-1 (23′ Pellegri, 76′ Davis)
Ammoniti: Kamara (U), Bijol (U), Henderson (E), Anjorin (E)
Di seguito le pagelle
Cronaca
Ritmi bassi in avvio, poi al 14′ Colombo crossa dalla destra e spaventa Okoye colpendo la traversa. La sblocca Pellegri al 23′, con una conclusione da fuori area. Al 76′ Davis trova il gol che vale l’1-1 finale. Un pareggio che serve ad entrambe le squadre per smuovere la classifica. Bicchiere mezzo pieno per i friulani che trovano un punto prezioso, in un campo ostico e in rimonta.
Empoli-Udinese, le pagelle
EMPOLI (3-5-2): Vasquez 6; Goglichidze 6, Ismajli 7, Viti 6.5; Gyasi 6, Henderson 5.5 (Ekong sv), Maleh 6, Cacace 6.5, Pezzella 6 (Anjorin 5.5); Pellegri 7 (Esposito 5.5), Colombo 6 (Solbakken 5.5). All. D’Aversa 6.
UDINESE (3-5-2): Okoye 5.5; Giannetti 5.5 (Lucca 5.5), Bijol 5.5, Touré 6.5; Ehizibue 6, Lovric 6.5 (Atta sv), Karlstrom 6, Zarraga 5.5 (Ekkelenkamp 6), Kamara 6 (Zemura 6); Thauvin 5.5 (Brenner sv), Davis 7. All. Runjaic 6.5.
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