Serie A
Bologna: El Azzouzi operato, i tempi di recupero
Il Bologna dovrà fare a meno di El Azzouzi per diverse settimane dopo l’operazione svoltasi oggi. Scopri con noi i dettagli sui tempi di recupero.
Il Bologna dovrà fare a meno del centrocampista marocchino non solo per la gara contro il Genoa. Oggi El Azzouzi è stato operato dal professor Bernard in Francia.
Le condizioni di El Azzouzi
Nel report odierno, il Bologna ha confermato l’operazione per la rimozione di un’ernia cervicale, eseguita a Bordeaux, sul classe 2001. I tempi di recupero previsti sono di circa 60 giorni. Il giocatore tornerà quindi a disposizione per le ultime gare dell’anno, saltando diverse partite di Serie A e di Champions League. Dopo l’infortunio di inizio anno, il giocatore era rientrato in gruppo solo da qualche settimana.
Di seguito il comunicato completo del Bologna:
Il comunicato del Bologna
“Continua a Casteldebole la preparazione dei rossoblù di Italiano alla gara di sabato: oggi i ragazzi di Mister Italiano hanno svolto lavoro tattico e partitella. Giovanni Fabbian, dopo essere subentrato ieri al 54′ con l’Italia U21, si è allenato con i compagni, così come Tommaso Pobega. Seduta differenziata per Lewis Ferguson. In giornata rientreranno a Bologna questi reduci dalle Nazionali: Samuel Iling-Junior (90′ con l’Inghilterra U21), Michel Aebischer (subentrato all’81’ con la Svizzera), Dan Ndoye (89′ con la Svizzera), Remo Freuler (81′ e un gol con la Svizzera), Martin Erlic (81′ con la Croazia), Nikola Moro, Lukasz Skorupski, Kacper Urbanski (90′ con la Polonia).
Infine Oussama El Azzouzi è stato sottoposto ad intervento chirurgico di rimozione di un’ernia cervicale, eseguito dal prof. Pierre Bernard all’ospedale di Bordeaux: i tempi di recupero sono di 60 giorni”.
Serie A
Inter, la difesa all’esame Roma: Inzaghi chiede solidità e stop alle amnesie
Inter, la difesa ha fin qui subìto nove reti, mostrando molti limiti e poca solidità. Da Roma l’occasione di ritrovare la retroguardia formato scudetto.
Il 3-2 sul Torino aveva congedato l’Inter prima della pausa delle nazionali. Un match, quello contro i granata, che aveva portato la seconda vittoria di fila, ma anche altri due gol incassati, entrambi ampiamente evitabili.
La “doppietta” raccolta da Sommer dalla rete, però, aveva fatto salire a nove il conto delle reti subite dai nerazzurri che, allo stesso punto dello scorso anno, ne aveva subite appena tre.
Che il terzetto difensivo nerazzurro sia vulnerabile e’ un dato di fatto, che lo sia in toto per colpe proprie, meno.
Un centrocampo meno dinamico e più prevedibile, nonché alcune sanguinose amnesie dei singoli, infatti, hanno favorito la perdita di punti importanti per strada.
All’Olimpico, contro la Roma, Simone Inzaghi vuole vedere una retroguardia più solida e concentrata, che limiti al minimo le sbavature.
In avanti, per la squadra di Ivan Juric, giostreranno bocche di fuoco come Dybala e Dovbyk, un motivo in più per tenere alte tensione e concentrazione, oltre a scongiurare gli errori individuali.
Serie A
Stadio Roma, la spesa lievita: si arriva a un miliardo
Quello dello stadio della Roma è un iter che diventa più impervio con il passare del tempo. Anche a livello economico: la situazione.
Per il nuovo stadio della Roma, che dobrebbe sorgere nell’area del quartiere Pietralata, ci vogliono tanti soldi: stiamo parlando di un miliardo di euro circa. Una cifra che è quasi raddoppata nel giro di pochi mesi. Lo rivela Pugliese in un articolo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport.
Lo stadio dovrebbe ospitare le partite dei giallorossi a partire dal 2027, anno in cui il club compierà 100 anni. L’obiettivo è ambizioso: ci vorranno circa 2 anni di lavori per riuscire a ultimarlo dopo la posa della prima pietra.
Scopriamo insieme come si è arrivati a una spesa così elevata, partendo da una stima iniziale di 300 milioni.
Stadio Roma, come mai sono lievitati i prezzi?
Sono molte le ragioni che hanno provocato l’innalzamento dei costi per la realizzazione dello stadio della Roma.
Il primo, banalmente, è il costo delle materie prime, molto cresciuto negli ultimi due anni. Un altro è che con il passare il tempo il progetto si è sviluppato in chiave avveniristica: l’utilizzo di materiali ecosostenibili all’avanguardia e l’ampliamento della capienza (lo stadio potrà ospitare 62.000 tifosi). La ciliegina sulla torta sono state le richieste avanzate dal Comune, come ci ha raccontato un anno fa il presidente della Commissione Sport, che hanno fatto sì che i costi aumentassero considerevolmente.
I motivi sono molteplici: nel tempo, i prezzi delle materie prime sono aumentati notevolmente rispetto allo studio di fattibilità presentato due anni fa. Inoltre, il progetto iniziale è stato trasformato in un impianto più avveniristico, con l’uso di materiali particolari ed ecosostenibili e una capienza aumentata a circa 62.000 persone. A questo si aggiungono i costi delle opere aggiuntive richieste dal Comune.
Sono ancora tanti gli aspetti da perfezionare, a partire da parcheggi, viabilità e il ponte ciclopedonale su via Livorno. Il progetto definitivo dello Stadio dovrebbe essere pronto per la primavera del 2025.
Serie A
Napoli, Simeone: “Il ritiro con Conte è stato duro. Lukaku è un leader”
Il centravanti del Napoli ha risposto ad alcune domande sui metodi di allenamento di Conte e sui nuovi arrivati. Leggi con noi le parole di Simeone.
Giovanni Simeone, ospite a Radio RC, ha parlato dei primi mesi sotto la gestione di Conte. L’attaccante argentino si è soffermato anche sul contributo dei nuovi arrivi, in particolare di Romelu Lukaku.
Le parole di Simeone
L’inizio di stagione.
“Non so se rigenerato sia la parola giusto, forse lo si dice in giro: iniziare bene con un allenatore molto capace e con tanta esperienza ci ha dato molta forza e fiducia, abbiamo trovato calciatori nuovi che ci danno una grandissima mano. Iniziare bene è stata la chiave del momento che stiamo attraversando“.
Lavorare con Conte.
“La cosa più importante del motto ‘Amma fatica’ è entrare nella mentalità del mister: devi faticare davvero tutto il giorno per fare ciò che ti chiede, nel momento in cui entri nella sua mentalità il corpo si adatta velocemente al lavoro che vuole fare. All’inizio però è stata dura, soprattutto nei ritiri. Il mister vuole cambiare sempre lo stile in base alle qualità dei giocatori: ognuno è diverso dall’altro, quindi la squadra è forte perché non ha una sola strategia bensì tante. Questo crea difficoltà agli avversari e a noi dà forza per trovare nuove soluzioni in base al mister e all’avversario. Questa cosa è bella e interessante, per noi calciatori è bello cambiare perché così sfruttiamo tutte le idee del mister”.
Su Lukaku.
“Romelu mi ha colpito molto, come calciatore lo conosciamo da anni, ma come persona è un intelligente compagno di squadra, aiuta sempre gli altri. Questo lo rende un leader oltre che un grande calciatore. Posso dire che anche Neres, McTominay e Gilmour sono arrivati con la forza di voler aiutare i compagni”.
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