L’AD del Bologna Claudio Fenucci ha rilasciato delle dichiarazioni in occasione della partnership con Banca di Bologna fino al 2026.
L’ex AD della Roma e attuale amministratore delegato del Bologna Claudio Fenucci ha rilasciato delle dichiarazioni della partnership con Banca di Bologna fino al 2026, poi riportate da gazzetta.it , in merito al momento che sta vivendo il club rossoblù e sul mister Vincenzo Italiano.
Di seguito le dichiarazioni rilasciate dall’ Ad del Bologna Claudio Fenucci in occasione della partnership con Banca di Bologna fino al 2026:
“Che il cambio di allenatore portasse a qualche difficoltà iniziale ce lo aspettavamo, Italiano ha sempre ottenuto risultati ma ci sono stati diversi cambiamenti. Questo richiedeva tempo.
Le ultime vittorie ci danno conforto e siamo sulla strada giusta. La squadra si è messa con massimo impegno a disposizione dell’allenatore e siamo in linea con le aspettative”.
Il momento della squadra e del mercato:
“Sartori e il suo team stanno osservando calciatori e semmai ci faremo trovare preparati, ma per ora non abbiamo pianificato nulla. La rosa è molto ampia e ci è servita, perché siamo forse la squadra con più infortuni traumatici e la strategia si è resa necessaria.
A gennaio penseremo, nel caso, a cosa fare se si rendesse necessario migliorarla ulteriormente ma per ora valutiamo. Lucumi piace al Real? Non ci saranno giocatori importanti in uscita a gennaio”.
I rinnovi di contratto di Giovanni Sartori e Marco Di Vaio.
“Privilegiamo da sempre la continuità e con Sartori e Di Vaio il rapporto è di reciproca soddisfazione, arriveremo alla definizione dei contratti e li comunicheremo”.
Si parla anche di realizzazione del nuovo Dall’Ara:
“Senza un intervento del governo sulle riqualificazioni degli stadi in ottica 2032 è difficile portare a termine un progetto nato prima del Covid. Oggi il tema sul Dall’Ara è strettamente legato al reperimento delle risorse”.
In un altro estratto riportato dal Quotidiano Sportivo, Fenucci si sofferma anche su Jesper Karlsson e il suo gol da tre punti a Roma:
“Sono felice umanamente e calcisticamente, perché ha fatto finalmente una partita d’impatto. Che sia un giocatore forte lo dice la carriera, che possa essere difficile adattarsi al calcio italiano lo dice la storia:
vediamo se è stato uno di quegli episodi che ti può svoltare l’avventura o se rimarrà un caso isolato. Ma Jesper non si è mai arreso”.
Aggiornato al 15/11/2024 11:17
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