Dopo la vittoria di Salerno il Bologna è salito al quarto posto, raggiungendo la Roma proprio prima dello scontro diretto con i giallorossi di Mourinho
Il Bologna sogna e fa sognare. Dopo la vittoria in trasferta contro la Salernitana, i rossoblu hanno raggiunto la Roma, che non è andata oltre il pareggio con la Fiorentina. E il prossimo weekend al Dall’Ara andrà in scena l’insolito scontro diretto con i giallorossi.
Chissà quanti avrebbero scommesso sul Bologna a inizio stagione. Orfani di uomini determinanti come Schouten, Cambiaso e Arnautovic, probabilmente qualcuno in estate avrà storto il naso, pensando che i nuovi innesti non sarebbero stati all’altezza dei predecessori, in una rosa che è tra le più giovani del campionato.
Forse neppure Thiago Motta, tecnico dei felsinei, godeva dei favori del pronostico. Lui che era subentrato al compianto Sinisa Mihajlovic e aveva raggiunto un tranquillissimo nono posto in classifica nella stagione 2022/23. Probabilmente ha pagato un inizio di carriera un po’ troppo discusso. Ricordiamo la dichiarazione provocatoria, ai tempi delle giovanili del PSG, sulla poca importanza dei moduli nel calcio e sullo schieramento 2-7-2 con portiere a centrocampo. Poi luci ed ombre a Genova e La Spezia ne hanno ritardato l’affermazione.
Nulla viene lasciato al caso da Thiago Motta per il suo Bologna. La predilezione per un calcio fluido, fatto di giocatori intercambiabili che non lasciano punti di riferimento agli avversari si sta dimostrando efficace e vincente anche contro le grandi della Serie A. Si parte da un 4-2-3-1 di base o 4-3-3, per poi trasformare l’assetto in un quasi 2-3-2-3 in fase di possesso.
Thiago Motta fa della costruzione dal basso la sua filosofia, con Skorupski che, esperto quale è, cerca spesso gli esterni, affidandosi a un centrocampo fluido in cui ogni interprete contribuisce a creare densità. Quando non è possibile partire dalle retrovie ci si affida al lancio lungo verso Zirkzee, abile coi piedi e veloce anche in posizione defilata. Il suo ruolo è ben diverso da quello di Arnautovic ed è questa una delle differenze più evidenti rispetto al Bologna dello scorso anno.
Se volessimo trovare un difetto al Bologna, a livello tecnico, sarebbe sicuramente la difesa. Per questo motivo il mister, consapevole dei mezzi a sua disposizione, preferisce attuare un pressing a uomo che parte dall’attacco fino a coinvolgere ogni giocatore in campo. L’obiettivo è difendere lontano dalla propria area di rigore, rischiando il meno possibile.
È bastata un’idea di calcio tanto innovativa quanto semplice e pragmatica per proiettare il Bologna tra le grandi del nostro campionato. Oggi si parla, infatti, di Europa per i rossoblu, il giusto premio per una squadra che sta dimostrando di meritare ogni successo e per un allenatore che finalmente ha fatto conoscere a tutti il suo valore. Non sappiamo come andrà a finire, ma intanto gli occhi di molti oggi sono puntati su Thiago Motta. Ed è già tempo di pensare allo scontro diretto con la Roma di Mourinho, un altro che di tattica e pragmatismo se ne intende.
Aggiornato al 12/12/2023 17:09
Sturm Graz-Girona è uno dei match, del mercoledì di Champions League, per quanto riguarda la…
Milan, allo stato attuale delle cose viene piuttosto difficile credere che non si interverrà sul…
Inter-Lipsia, match valido per la quinta giornata della fase a girone unico della Champions League…
La classifica della Scarpa d'Oro 2024-2025, vede tre giocatori della nostra Serie A entrare nella…
I playoffs di MLS entrano nel vivo. Dopo i colpi di scena dei quarti di finale,…
Young Boys-Atalanta, match valido per la quinta giornata della fase a girone unico della Champions…