Serie A
Bologna-Inter 1-0, Thiago Motta manda all’inferno il biscione: le pagelle
Uno strappo di Orsolini e un grande Skorupski infliggono all’Inter la settima sconfitta in campionato. Le pagelle nerazzurre.
Onana 6: ingannato da Dominguez sul gol poi annullato a Barrow, si arrende alla magia di Orsolini, senza poter farci nulla.
Darmian 6: rischia parecchio sul tocco di braccio a cui fa seguito il gol fortunatamente annullato al Bologna. Conduce una gara timida ma senza incertezze.
De Vrij 5: la sua titolarità, di questo passo, diventerà sempre più una chimera. Incerto e impreciso contro un Barrow frizzante (dal 46′ Acerbi 5,5: partecipa in senso negativo all’azione fermata dal Bologna, sulla cui ripartenza nasce il gol partita).
Bastoni 4,5: imperdonabile la posizione errata sul gol di Orsolini. Lasciare una difesa cosi aperta lo rende il peggiore della partita.
Dumfries 4: un fantasma, lontano parente dell’olandese che doveva raccogliere l’eredità di Hakimi. Non sfonda, non difende, gira a vuoto (dal 68′ D’Ambrosio 5: perde il pallone sanguinoso che vuol dire ripartenza e gol partita per il Bologna).
Mkhitaryan 5: galleggia a centrocampo, dove tutto il reparto fatica. Prova una volta la conclusione, ma il suo apporto alla fine è del tutto insufficiente (dal 64′ Barella 6: con il suo ingresso la musica cambia, ma non abbastanza per invertire in senso nerazzurro l’inerzia in mezzo).
Brozovic 6: torna nel suo posto da regista, ma non inventa nulla di eclatante o interessante (dall’83’ Carboni sv).
Calhanoglu 5,5: da mezzala non rende architetto del gioco, non si discute su questo concetto. Avrebbe comunque potuto fare di più e meglio.
Gosens 6,5: il valore aggiunto nel pomeriggio del Dall’Ara, Quello che più di tutti corre e cerca di inventare qualcosa.
Lukaku 5,5: sul pezzo, ma molto precario nell’equilibrio e come punto di riferimento in attacco (dal 64’Dzeko 5,5: una palla gol, sfruttata malissimo).
Lautaro 5,5: lotta nell’acqua dell’area di rigore bolognese la trova poco la porta.
Simone Inzaghi 5: settima sconfitta in campionato, Bologna è ancora fatale. La squadra non sa trovare le contromisure ai gialloblù di Thiago Motta, molto più in palla dei nerazzurri.
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Serie A
Genoa, UFFICIALE: Dan Șucu è il nuovo proprietario
Tramite un comunicato diramato sul proprio sito ufficiale, il Genoa ha annunciato la cessione della maggioranza delle quote all’imprenditore Dan Șucu.
Non la famiglia Tiriac, ma poco cambia: il nuovo Genoa parlerà rumeno. Come annunciato tramite comunicato stampa, infatti, il nuovo proprietario del Grifone è Dan Șucu. L’imprenditore rumeno, già proprietario del Rapid Bucarest, ha acquistato il 77% del club.
Genoa, il comunicato
Di seguito il comunicato del club:
“Il Genoa Cricket and Football Club comunica che, a seguito della delibera di un aumento di capitale pari a 45.356.262 euro, di cui 5.356.262 euro a titolo gratuito e altri 40.000.000 euro a pagamento dello scorso 14 dicembre, in data odierna il Consiglio di Amministrazione si è riunito e ha approvato l’offerta presentata dall’imprenditore rumeno Dan Șucu. L’imprenditore rumeno, tramite un proprio veicolo d’investimento, ha sottoscritto per intero l’aumento di capitale, ottenendo in cambio una partecipazione del capitale sociale nell’intorno del 77% del Genoa CFC, lasciando in minoranza i precedenti soci.
Șucu è una figura di spicco nel panorama economico internazionale e presidente della Confederația Patronală Concordia, l’equivalente di Confindustria in Romania. La proposta, strutturata e altamente strategica, consentirà di sottoscrivere integralmente l’aumento di capitale, fornendo al club le risorse necessarie per rafforzare le proprie ambizioni sportive.
Nato a Bucarest il 25 aprile 1963, Șucu è noto principalmente come fondatore di Mobexpert, il più grande marchio di arredamento in Romania con oltre 2.200 dipendenti. In aggiunta alla leadership nel settore del mobile, Șucu è un investitore di riferimento nel comparto immobiliare e dal 2022 anche nel settore dei media, con un ruolo chiave nel quotidiano economico Ziarul Financiar.
Appassionato di sport e già proprietario del club di calcio Rapid Bucarest (di cui detiene il 90% delle quote), Dan Șucu ha contribuito a rilanciare una realtà con oltre 100 anni di storia, investendo nello sviluppo di infrastrutture moderne e nell’accademia giovanile, che oggi conta circa 700 giovani atleti. Il suo approccio è orientato a valorizzare il calcio come strumento sociale, con l’obiettivo di coinvolgere migliaia di ragazzi nello sport e promuovere i valori di inclusione e crescita personale.
Il passaggio di maggioranza rappresenta un nuovo capitolo per il Club più antico d’Italia, con l’auspicio che l’ingresso di Dan Șucu possa portare stabilità economica e nuovi investimenti per il potenziamento della squadra e delle infrastrutture. Il Genoa ringrazia i propri tifosi per il supporto costante e guarda con fiducia al futuro, certo che questa nuova fase saprà consolidare il prestigio e le soddisfazioni che il Club merita”.
Serie A
Genoa, tramonta l’ipotesi Tiriac: arriva la smentita
In mattinata sembrava scritto il futuro del Genoa, con la famiglia Tiriac pronta a investire nel Grifone. Poco fa, però, è arrivata la smentita ufficiale.
Negli ultimi giorni erano circolate voci su un possibile interesse della famiglia Tiriac per il Genoa, ma i diretti interessati hanno chiarito ogni dubbio: la famiglia rumena non ha alcuna intenzione di investire in un club, né in Serie A né altrove. Ion Tiriac, noto imprenditore e filantropo, aveva avuto in passato l’opportunità di investire nel Manchester United, ma ha sempre scelto di evitare il calcio come settore d’interesse.
La famiglia Tiriac ha ribadito la propria preferenza per investimenti mirati a supportare la Romania e i suoi giovani talenti, con un’attenzione particolare allo sport di base e alle zone più svantaggiate del Paese.
Genoa, la smentita ufficiale
Alexandru Tiriac, attraverso una storia pubblicata su Instagram, ha messo fine ai rumors sul Genoa:
“Non il Manchester United di 10 anni fa, non Genova oggi… Se fosse destino, c’è sempre stato un solo vero amore: la Dinamo Bucarest. Per ora, però, ci concentriamo sulle nostre fondazioni, che sostengono migliaia di giovani atleti e studenti in aree svantaggiate. Con loro puntiamo a portarli in Champions League, sempre più in alto, anno dopo anno”.
Con queste parole, Alexandru ha sottolineato l’impegno della famiglia nell’ambito sociale e sportivo in Romania, escludendo qualunque coinvolgimento con il Grifone.
Serie A
Milan, Theo Hernandez di nuovo escluso
Il giocatore del Milan Theo Hernandez si avvia ad una seconda esclusione dall’undici iniziale. Venerdì contro il Verona il tecnico Fonseca farà giocare Jimenez.
Il giocatore del Milan Theo Hernandez non sarà, per la seconda volta, nell’undici iniziale che giocherà al Bentegodi contro il Verona venerdì. Il tecnico rossonero Fonseca gli preferirà Jimenez.
Il tecnico portoghese vuole spronare il giocatore come ha fatto con Leao, cioè non facendolo giocare dal primo minuto. Problemi anche con il rinnovo contrattuale.
Milan, Theo Hernandez di nuovo escluso: difficoltà anche per il rinnovo
Il tecnico del Milan Paulo Fonseca è per i metodi duri. Non ai livelli del mitico tecnico della Dynamo Kiev Lobanovski, ma poco ci manca. Infatti, per spronare i suoi giocatori ad dar il meglio di se, li manda per punizione in panchina, in modo da far uscire la grinta di tornare in campo e fare bene.
Lo ha fatto con Rafael Leao, dove le varie panchine gli hanno fatto uscire una grinta che comunque Leao ha già di suo. Ora il portoghese vuole utilizzare lo stesso metodo con Theo Hernandez. Per la seconda volta il francese non sarà nell’undici iniziale che giocherà venerdì a Verona, ed è la seconda esclusione di fila.
Il carattere del francese però non è lo stesso di quello di Leao e non è escluso che ci possa essere una reazione diversa alla punizione di Fonseca. Basti vedere cosa è successo lunedì sera, in occasione della festa natalizia organizzata dal Milan, dove il giocatore è rimasto deluso dalla contestazioni fatte dai tifosi rossoneri. Anche perché con la maglia rossonera ha dato tutto, soprattutto lo scudetto nel 2022.
Anche la questione rinnovo contrattuale si fa abbastanza complicata. Il blitz milanese dell’agente del giocatore Quilon ha fatto portare avanti la trattativa con la dirigenza rossonera, ma ancora le parti non si accordate per il rinnovo. Bisognerà vedere come Theo Hernandez reagirà alle panchine del tecnico portoghese e allora lì si saprà qualcosa in più del suo futuro.
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