Serie A
Bologna, Italiano: “Bravi a vincere nonostante la fatica, Odgaard ha grandi capacità”
L’allenatore del Bologna Vincenzo Italiano ha parlato al termine della partita vinta per 2-1 in casa dell’Hellas Verona, valida per la 28a giornata di Serie A.
Terza vittoria di fila per il Bologna, che passa 2-1 al Bentegodi e raggiunge al quinto posto la Lazio, impegnata domani in casa con l’Udinese. Odgaard sblocca la partita al minuto 40. Nella ripresa l’espulsione di Valentini sembra spianare la strada ai felsinei, che raddoppiano al 78° con Cambiaghi, ma 2 minuti dopo l’Hellas Verona accorcia con Mosquera. Nel finale i rossoblù resistono e portano a casa 3 punti fondamentali. Gli scaligeri perdono per la quarta volta nelle ultime 5 gare e restano a +4 sulla zona retrocessione.
Hellas Verona-Bologna 1-2: le parole di Italiano nel dopo partita
Al termine dell’incontro, il tecnico del Bologna Vincenzo Italiano ha parlato ai microfoni di DAZN: “La partita è stata questa, avevamo la necessità di dare qualche risposta fuori casa e penso che oggi la squadra lo abbia fatto. Abbiamo interpretato bene la gara, concedendo poche ripartenza al Verona e sfruttando le occasioni. Speravamo fossero di più, ma siamo stati concreti e gestito bene. Mi è piaciuto tanto Aebischer, serviva il suo palleggio e la sua qualità. La squadra ha risposto presente“.
Bella prestazione, a differenza di Parma
“A Parma abbiamo perso dopo una partita giocata diversamente rispetto a Empoli e Lecce, siamo ripartiti da quella cercando di avere la palla e gestire noi il ritmo essendo concreti. Oggi questo è accaduto, continuiamo a trovare gol e assist dai subentranti, che per una squadra è troppo importante. Oggi siamo tornati ai livelli di Roma e Torino. Non abbiamo mai permesso al Verona di farci male sui nostri errori“.
Su Odgaard
“Lui viene schierato in quella zona, perché spesso deve fare movimenti da attaccante: ha sacrificio e personalità, con le caratteristiche che servono in quella zona del campo. La sua mancanza è costata qualche punto, non è ancora al cento per cento e può fare un finale di stagione in crescendo“.
50 punti in classifica
“Oggi il nostro obiettivo è continuare a restare in scia a quelle davanti che viaggiano a velocità tripla. Abbiamo dato continuità, ma mancano dieci partite e non bisogna mollare ma con la prestazione di oggi abbiamo fatto vedere di esserci anche noi“.

L’URLO DI VINCENZO ITALIANO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
In seguito l’allenatore rossoblù ha analizzato la gara in conferenza stampa.
Vittoria importante nella lotta per l’Europa
“Volevamo rispondere dopo trasferte non belle da parte nostra, dovevamo dare a noi stessi quella svolta anche mentale. E’ più facile farlo davanti al nostro pubblico, fuori avevamo perso qualcosa. Siamo stati bravissimi a gestire i momenti della gara, venivamo da Parma, una trasferta diversa dalle altre, oggi abbiamo fatto qualcosa in più. Bene anche i subentrati. Diamo grande supporto a chi parte dall’inizio, la classifica è bella“.
Decisivo l’ingresso in campo di Cambiaghi nella ripresa
“All’inizio non abbiamo avuto lui, Ferguson, altri giocatori importanti, avevamo perso anche Orsolini e Odgaard significa riavere qualità, gol, personalità. Oggi mancava Freuler, giocatore importante. Il cammino però è ancora lungo“.
Le difficoltà incontrate nel corso della partita
“Siamo stati bravi a vincere la partita. Se avete visto gli altri risultati, tutte faticano a vincere una partita, i punti ora pesano, andare a vincere negli altri campi non è semplice. Il Verona quando gioca con un blocco basso non è facile da affrontare. Non è mai semplice mettere in difficoltà gli avversari. Oggi la bravura nostra è stata quella, non abbiamo mai commesso errori e non abbiamo concesso ripartenze, sfruttando le nostre palle gol. Risposta da squadra matura dei miei“.
Il possibile rigore su Bradaric
“Non mi va di commentare ogni singolo episodio, anche noi ne avremmo da discutere su tante situazioni, a dire la verità pensavo fosse scivolato, me lo avete fatto venire in mente ora. Ma sono episodi che possono compensarsi nell’arco di un campionato, alla lunga i valori vengono fuori. Una volta non c’era il Var? C’è adesso, ma commentiamo episodi simili a quelli di tanto tempo fa“.
Su Dallinga
“Per me lì doveva chiudere la partita, sulla palla successiva, se Lucumi avesse toccato con il braccio allora non sarei probabilmente nemmeno venuto qui a parlare ai microfoni. Sapete come stiamo gestendo Dallinga, centellinandolo, in quella occasione doveva chiudere la partita, si è tenuto il gol per un’altra volta“.
Le qualità di Odgaard
“Non è ancora al 100%, oggi abbiamo forzato con lui. Ha quella capacità di lavorare in quella zona del campo diversa da tutti gli altri attaccanti. Ma anche al 70% oggi per me andava schierato. Dopo il primo periodo in cui non riuscivamo a farlo sbloccare, cambiandogli ruolo è sbocciato, si sente a suo agio, lavora in maniera esemplare, ha la capacità di essere centrocampista e attaccante. E’ strutturato, è stata una bella sorpresa, ci sta dando grandissime soddisfazioni, speriamo di riaverlo al massimo“.
Serie A
Danilo: “La Juventus è nel mio cuore, sostengo la squadra”
Danilo esprime il suo amore per la Juventus e sostiene la squadra con parole di incoraggiamento, augurando successi con Spalletti.
Danilo e l’amore per la Juventus
Danilo ha recentemente espresso il suo affetto incondizionato per la Juventus, definendola il suo “amore calcistico”. Nonostante la sua attuale distanza dal campo, Danilo continua a mantenere un legame stretto con la squadra torinese. Le sue dichiarazioni sottolineano l’importanza di un legame emotivo che va oltre il calcio giocato e si estende al supporto morale e motivazionale per i suoi ex compagni.
Nel suo recente intervento, Danilo ha anche voluto trasmettere parole di incoraggiamento al nuovo allenatore, Luciano Spalletti, e alla squadra. Ha dichiarato di mandare “energie e parole positive”, auspicando che il team possa raggiungere gli obiettivi prefissati.
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Fonte: l’account X di Schira
#Danilo: “La #Juve è il mio amore calcistico, quindi io sto sempre vicino ai ragazzi, ogni tanto sento qualcuno. Il mio dovere in questo momento è mandare energie e parole positive alla squadra. Mi auguro che con #Spalletti possano fare bene e raggiungere gli obiettivi che hanno”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 17, 2025
Serie A
Como, cosa non ha funzionato all’Olimpico?
Il Como colleziona la seconda sconfitta di fila, contro la Roma dopo quella con l’Inter, e resta nuovamente a secco di punti. La classifica però sorride ancora.
La squadra di Fabregas esce a testa alta dall’Olimpico ma senza punti. Alcuni episodi hanno condizionato la partita e in campo non si è visto il solito gioco frizzante dei lariani.
Como, Fabregas è tranquillo: “Miglioreremo ancora, sia io che la squadra”
Una gara giocata su ritmi elevati sin dai primi minuti, che hanno costretto gli ospiti a intensificare il pressing offensivo ma allo stesso tempo soffrire quello uomo su uomo voluto da Gasperini. La prima vera sliding door della partita arriva intorno al 30′ con il cambio forzato di Diao, causa infortunio.
La scelta di un tridente leggero dal 1′ ha influito anche sul baricentro della squadra, che nel secondo tempo con l’ingresso di Douvikas (entrato proprio al posto del senegalese) ha conquistato campo e creato maggiori pericoli dalle parti di Svilar.
Per ammissione dello stesso Fabregas tuttavia, è stata la classica partita fisica dove: “O hai tanta qualità e fisicità come loro e vai in porta uno contro uno contro il portiere, oppure se iniziano loro a vincere i duelli è una partita che si può aprire perché c’è movimento, c’è mobilità e chi recupera palla può fare transizioni“.
Dunque anche per via della continua ricerca dall’altra parte di contrasti, situazioni di uno contro uno e transizioni più rapide, la solita strategia offensiva del Como non ha avuto effetto. Il gol di Wesley poi ha destabilizzato ancor di più lo stato psicologico della squadra che, nonostante ci fosse ancora una mezz’ora buona per provare a riprenderla, non è riuscita a trovare la giocata giusta per andare in porta.
Dopo l’Inter il tecnico spagnolo ha spiegato che tra le due squadre c’è stato un gap incolmabile attualmente, citando la prestazione di Dimarco e Bastoni del loro giocare a memoria per sottolineare quanta strada debba ancora fare la sua squadra per arrivare a certi livelli. Tuttavia è da elogiare anche quanto fatto fino a questo punto, dalla Serie B alla stabilità fra le prime 10 (o anche 7) della Serie A.

CESC FABREGAS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Fiorentina, torna Christensen: Martinelli può partire in prestito?
La Fiorentina sta vivendo delle grandissime difficoltà in questa stagione, questo è noto a tutti. A gennaio tornerà Christensen dopo il prestito allo Sturm Graz e Martinelli potrebbe partire in prestito.
La Fiorentina si trova all’ultimo posto nella classifca della Serie A, con soli 6 punti conquistati in 15 partite di campionato.
0 vittorie, 6 pareggi, 9 sconfitte, 12 reti realizzate e 26 subite.
De Gea è inevitabilmente calato, dato il rendimento sorprendentemente negativo della viola in questa stagione.

DAVID DE GEA PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Fiorentina, il ritorno di Christensen chiude Martinelli
In Conference League era stato lanciato in campo Tommaso Martinelli contro il Mainz, ma dopo quella gara non ha più toccato campo il portiere classe 2006.
Con il ritorno di un portiere più esperto come Christensen, lo spazio per trovare minutaggio diventa sempre meno. Il prestito potrebbe essere la logica soluzione.
Durante la scorsa sessione estiva di calciomercato sono arrivate offerte da vari club di Serie B per il giovane, ma la decisione del calciatore è stata quella di volersi giocatore le proprie carte a Firenze.
Una scelta che ad oggi non sta dando i propri frutti, tanto che un ripensamento sembra essere la strada più probabile per il percorso del portiere.
Crescere in una piazza più piccola, senza errori e con la possibilità di tornare più pronto fi prima, potrebbe aiutarlo a diventare il successore di De Gea.
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