Serie A
Bologna, Italiano: “Dallinga è in forma. Ci sono ancora margini di crescita”

L’allenatore del Bologna, Vincenzo Italiano, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del posticipo contro l’Hellas Verona, in programma domani alle 20:45.
Vincenzo Italiano, tecnico del Bologna, è intervenuto in conferenza stampa a poco più di 24 ore dalla sfida interna contro l’Hellas Verona, posticipo del lunedì della 18° giornata di Serie A.

BOLOGNA CALCIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bologna, le parole di Italiano
Immaginava un percorso così virtuoso quando ha detto di si al Bologna?
“Uno ci spera. A parte alcune partite in cui non siamo stati bravi noi rimettendo in partita gli avversari e perdendo qualche punticino, per il resto abbiamo continuato sulla scia dei risultati che la squadra aveva ottenuto lo scorso anno e questo ci ha permesso di inanellare risultati positivi. Siamo stati bravi anche quest’anno a reagire alle difficoltà, a portare avanti il suo credo e questo fa lavorare in maniera diversa. Di sconfitte ce ne sono state poche e questo è importante perché le sconfitte fanno male, però abbiamo sempre avuto la capacità di reagire, anche in Champions. Sono contento del percorso che stiamo facendo”.
Come ha ritrovato i ragazzi dopo la sosta? Cambiaghi?
“I ragazzi li ho trovati bene. Avevamo un patto: se avessimo fatto risultato a Rorino avrebbero avuto un giorno di riposo in più e sono stati bravi. In questo momento stiamo facendo vedere la capacità di arrivare concentrati alle partita. In questi giorni abbiamo lavorato molto bene, con quasi tutto il gruppo a disposizione e sono molto contento di come ho visto i ragazzi. Cambiaghi è stato uno dei primi discorsi che abbiamo aperto con la società e su cui ci siamo trovati subito d’accordo: vederlo fuori ci ha fatto male perché poteva aiutarci tanto. Sicuramente ci darà una mano ma l’iter dopo un infortunio del genere sarà lungo”.
Si avvicina il mercato: sarà l’occasione per sfoltire la rosa o è meglio se abbonda?
“Immaginavo questa domanda, ma sinceramente non abbiamo ancora aperto il discorso con la società. Noi siamo concentrati sul campo, perché gennaio è un mese fondamentale. Ne parleremo dopo la partita”.
Adailton ha parlato molto bene del Bologna, di lei e di questa squadra, oltre che della partita di domani sera presentandola come molto combattuta. Qual è il suo parere sul match di domani? Inoltre, questo Bologna ha fatto un salto di qualità in tante cose: a questo punto qual è la cosa su cui lavorare ancora?
“La crescita c’è stata dall’inizio, nonostante la fatica iniziale che ci ha portato a perdere alcuni punti per strada. Ora la squadra ha la capacità di rimanere attenta per tutti i 90′, ha solidità difensiva, siamo riusciti a sbloccarci sotto porta, siamo passati in Coppa Italia… In generale abbiamo trovato crescita sotto tutti i punti di vista e ora bisogna continuare così. Dobbiamo avere fame tutti i giorni, a partire dagli allenamenti anche perché nel calcio basta un attimo di distrazione per fare tantissimi passi indietro.
Dobbiamo lavorare ancora tanto, con l’umiltà che deve contraddistinguere una squadra giovane come la nostra, cercando magari di abbattere ancora qualche statistica. Domani, per esempio, ci aspetta una partita difficile, contro un Verona che arriva dalla vittoria sul Parma e da grandi prestazioni: dovremo affrontare questa sfida come abbiamo affrontato le ultime, altrimenti rischiamo di fare brutta figura e non ce lo possiamo permettere”
In questa crescita quanto è contata la crescita dell’autostima grazie a quelle partite in Champions?
“Per me tantissimo. Abbiamo guardato le statistiche e di questa rosa, su 27 giocatori, solo 8 avevano affrontato la Champions. Questa competizione ti lascia tantissimo, le prestazioni rimangono in settimana, negli allenamenti, ecc. Il ritmo che tieni in Champions se poi lo trasferisci in campionato ti può dare tanto”.
Cos’è per lei il Verona? Cosa pensa del momento attuale dei gialloblu?
“Per me Verona sono 260 partite, momenti straordinari e momenti tristi come una retrocessione inspiegabile. Per me Verona è stato tutto, ho ricordi bellissimi. Il Verona di oggi è una squadra che è stata capace di venire fuori da un momento di difficoltà, andando a vincere fuori casa, dando filo da torcere a una squadra forte come il Milan e sono convinto che domani arriveranno con grande entusiasmo. Per noi domani è un altro banco di prova molto tosto”.
Il ketchup si è stappato?
“Vi avevo anticipato che negli ultimi tempi avevo visto Dallinga diverso rispetto a quando è arrivato, e l’ha dimostrato nel momento in cui è subentrato a Torino. Se anche chi subentra riesce a essere un fattore per una squadra di calcio è importantissimo. Da quando siamo rientrati, Dallinga ogni volta che tira fa gol, e speriamo che possa continuare così. Ora mi auguro che tra lui e Santi nasca una bella competizione per cercare di essere il bomber di questa squadra”.
Essere la migliore difesa casalinga del campionato è un aspetto che vi da soddisfazione?
“Questi sono numeri che fanno immenso piacere. Ho visto dichiarazioni di Castro e di Ravaglia che hanno spiegato come gli attaccanti sono i primi difensori: è vero, lavoriamo su questo e queste dichiarazioni mi fanno capire che si sta creando una bella mentalità”.
Beukema e Lucumì: sente di avere una della coppie difensive più forti del campionato? Quanto sono importanti le loro caratteristiche?
“Nel calcio di oggi si attacca con tanti uomini e spesso in difesa si lavora nell’uno contro uno. Beukema, Lucumì, Casale e Erlic sanno che cosa vuol dire la percezione del pericolo, sanno lavorare nell’uno contro uno, si sanno comportare molto bene. Inoltre, sono contento di come si riesca a sviluppare il gioco dai piedi dei nostri difensori e se iniziamo a prenderci delle responsabilità anche da dietro si possono avere grandi soddisfazioni”.
Holm, Pobega, Dominguez,:quanto è importante aver ritrovato giocatori che dal mercato estivo erano stati un po’ in ombra?
“Questi sono giocatori che all’inizio avevano trovato poco spazio, e che hanno lavorato bene per ricavarselo. Sono contento del loro lavoro, sono dei professionisti. Hanno saputo reagire alle difficoltà, e questo è lo spirito giusto”
Questi 28 punti possono essere ascrivibili a un miglioramento suo e dei giocatori?
“Penso ci sia dentro tutto, dal miglioramento fisico alla formazione del gruppo. Siamo partiti in ritiro in 12, e le difficoltà che abbiamo avuto all’inizio penso siano dovute a questo. Nelle settimane successive abbiamo messo dentro concetti e lavoro e siamo migliorati tanto, ma possiamo evolvere ancora. Ci sono ancora margini di crescita”
L’abilità del giro palla del Verona e le loro ripartenze: come ci avete lavorato?
“Blocca passo e ripartenze veloci con gli esterni sono aspetti che sono venuti fuori nelle ultime partite del Verona. Abbiamo provato diverse situazioni, prendendo le giuste contromisure”.
Come sta Ndoye? Orsolini invece?
“Oggi è stato il primo giorno che ho visto Ndoye libero dall’infortunio. Molto bene il fatto che sia guarito, che sia nuovamente in condizione. Orsolini invece è in una situazione diversa, è già subentrato a Torino, si è allenato e domani vedremo chi troverà spazio dall’inizio. L’importante è che in questa squadra tutti, sia chi parte e chi finisce la partita, lo faccia con grande voglia”.
Un giudizio sul suo 2024? Che cosa chiede al suo 2025?
“Mi dispiace aver perso la finale di Atene, per il gruppo, per la società e per l’ambiente ed è qualcosa che mi rimarrà. Ci aggiungo l’aver trovato qui un ambiente fantastico, in cui si può lavorare serenamente, e dei giocatori che hanno grande passione”.
Serie A
Venezia, Di Francesco dalla graticola alla salvezza?

Il Venezia di Di Francesco ha superato un altro esame molto complicato e può sfruttare il periodo negativo dell’Empoli per completare una rimonta clamorosa.
I pareggi con le grandi (Lazio, Atalanta e Napoli) hanno dimostrato che la squadra lagunare ha le carte in regola per conquistare una clamorosa salvezza.
Venezia, Di Francesco suona la carica: il calendario
Un super Radu ha fermato anche la corazzata partenopea e il punto conquistato ha messo un altro tassello sulla disperata corsa alla salvezza. L’importante in questo momento è dare continuità alle prestazioni ma di clamoroso c’è l’inversione di rendimento dall’ultimatum ricevuto dal tecnico prima della partita contro la Lazio.

GAETANO ORISTANIO AL TIRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Questo il calendario per le prossime 9 partite del Venezia:
- Venezia-Bologna
- Lecce-Venezia
- Venezia-Monza
- Empoli-Venezia
- Venezia-Milan
- Torino-Venezia
- Venezia-Fiorentina
- Cagliari-Venezia
- Venezia-Juventus
Fondamentale sarà ovviamente lo scontro diretto in casa dell’Empoli in programma il weekend del 20 aprile. Ci saranno però altri scontri salvezza contro Monza, Lecce e Cagliari in mezzo alle tante sfide contro le grandi che però a questo punto possono diventare armi vincenti.
Serie A
Inter, Lautaro non si ferma per la sua Argentina: Scaloni punta tutto sul Toro

Inter, l’infortunio di Messi costringe il ct Scaloni a non risparmiare Lautaro Martinez. Il bomber nerazzurro e’ pronto a prendersi l’attacco albiceleste.
Se Marcus Thuram sarà risparmiato dagli impegni della nazionale a causa dei noti problemi fisici, lo stesso non si può dire per Lautaro Martinez.
La coppia di attaccante dell’ Inter, infatti, vivrà in maniera diametralmente opposta queste due settimane di sosta per le nazionali.
Il francese e’ stato autorizzato a lasciare il ritiro transalpino dopo le valutazioni da parte del ct Didier Deschamps.
Come rivelato nei giorni scorsi da Simone Inzaghi, “Tikus” non e’ ancora recuperato al 100%, ma gioca con l’aiuto di infiltrazioni per non lasciare sguarnito il fronte offensivo meneghino.
Come confermato dalla lista dei convocati del ct dell’Argentina Scaloni, Lautaro sarà parte integrante della spedizione albiceleste che sfiderà Uruguay e Brasile.

LA GRINTA DI LAUTARO MARTINEZ IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
E’ evidente, infatti, come il forfait di Messi non lasciasse altre chance al selezionatore argentino, che non può permettersi di rinunciare a un altro pezzo da novanta del suo attacco.
Nonostante la presenza di bocche di fuoco come Julian Alvarez e il bolognese Santiago Castro, Scaloni ha preferito non ascoltare chi suggeriva prudenza, pensando al fastidio alla gamba occorso al Toro contro l’Atalanta.
Una scelta rischiosa, ma che Scaloni ha dovuto fare per non presentarsi disarmato alla cruciale sfida, in programma la notte del 25, contro gli acerrimi rivali verde-oro.
Serie A
Parma, ancora niente svolta: riflessioni su Chivu?

Il Parma non trova la vittoria da 4 partite e la classifica inizia a diventare molto pericolosa. I 3 punti di vantaggio preoccupano tutti, arriverà la svolta?
Il pareggio di Monza ha gettato nuove critiche sulla squadra emiliana, che ha già messo in fila 3 partite senza vincere dopo l’ultimo successo contro il Bologna. Che succederà ora?
Parma, cinque vittorie sono troppe poche: c’è il rischio B?
L’ennesimo pareggio, il 10° di questa stagione, arrivato in casa dell’ultima in classifica non ha rassicurato i tifosi crociati che adesso si interrogano sul possibile epilogo. Lo scenario più preoccupante ovviamente è quello che vedrebbe il club di Krause nuovamente in Serie B dopo la promozione arrivata la scorsa stagione.
Attualmente la classifica vede il Parma a quota 25 punti con solo 3 punti di vantaggio sulla zona retrocessione (Empoli a 22) e nonostante il cambio di allenatore (da Pecchia a Chivu), il trend non sembra cambiare.

I TIFOSI DEL PARMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La vittoria nel derby contro il Bologna sembrava aver dato nuova vita a Bonny e compagni ma la sconfitta con l’Udinese e i pareggi con Torino e Monza non sono bastati per uscire dalle acque pericolose.
Il calendario però non sorride al Parma che avrà solo 3 scontri diretti nelle prossime 9 partite, contro Hellas Verona, Como ed Empoli. Per andranno in scena perlopiù incontri proibitivi (con Inter, Napoli, Atalanta, Lazio, Juventus e Fiorentina).
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