Serie A
Bologna, la carica del goleador
In vista della trasferta di Torino che potrebbe spalancare scenari europei, il Bologna ha chi gli suona la carica, forte anche dell’ottimo momento attraversato.
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Bologna, Orsolini d’assalto
Alcuni anni fa, sulla scorta degli scudetti conquistati, fu ribattezzata “la squadra che tremare il mondo fa”. Il Bologna di oggi si accontenterebbe di continuare a fare tremare le concorrenti che ogni giornata di campionato gli assegna. Ma l’obiettivo è prodromico a un eventuale riassaggio di scenari europei che da troppo tempo non si materializzano all’ombra delle due torri.
Della caratura del collettivo di cui fa parte così come della legittimità della sua ambizione di andare ad affrontare il prossimo anno compagini del vecchio continente Riccardo Orsolini è più che convinto. E, per il collettivo di Thiago Motta, usa due aggettivi dal forte valore icastico: “belli e sfacciati”.
“Siamo una squadra scomoda e ambiziosa e non solo a chiacchiere – sibila con la voce sulle pagine del “Corriere di Bologna“, con Motta ci divertiamo. L’Europa? I conti si fanno alla fine”. Ma dal tono che impiega si comprende come lui in quell’Europa ci creda ciecamente. “Possiamo battere tutti – prosegue – questa è la svolta della mia carriera sono libero e senza paura, penso solo a fare gol.”
Orsolini, insomma, con la maglia rossoblù ha un tale feeling che probabilmente ci va anche a letto a dormire. L’analisi del “Corriere di Bologna” abbraccia anche il rapporto con il responsabile dell’area tecnica, Giovanni Sartori: “Spesso mi punzecchia e mi lancia frecciate – conclude – ma dopo il gol all’Inter mi sono preso una rivincita“. E Sartori, in cuor suo, penserà forse: se ogni volta che lo punzecchio il ragazzo buca le porte avversarie, allora renderò il pungiglione permanente.
Serie A
Fiorentina, qualcuno rischia il posto
La Fiorentina è attesa alle 12.30 al Franchi dal Cagliari, la prima partita del campionato dopo l’incidente occorso a Bove.
I viola sono chiamati a rispondere alla chiamata del campionato, dopo che la gara degli ottavi di Coppa Italia li ha visti uscire malamente contro l’Empoli. Nell’aria del Franchi, nel cuore e nella testa dei giocatori, inevitabilmente il pensiero correva ad Edoardo Bove, colpito da un infortunio che poteva costargli la vita e fortunatamente, secondo le ultime indiscrezioni, potrebbe costargli solo la carriera in Italia.
Per sostituire Bove ci sarà Sottil, che in questo primo scorcio di stagione sta mostrando segnali di crescita importanti. Il figlio d’arte è sicuramente un giocatore più offensivo rispetto all’ex Roma, che svolgeva il ruolo di tuttocampista partendo dalla fascia sinistra, tra inserimenti e ripiegamenti.
Fiorentina, Colpani rischia il posto?
Chi è chiamato a dare risposte, e nella gara di oggi potrebbe rischiare il posto, è Colpani: contro il Cagliari Ikoné potrebbe soffiargli la maglia da titolare.
Per Andrea Colpani una stagione fin qui anonima, i tifosi e tutta la società viola si aspettano di più dal giocatore voluto fortemente da Palladino dal Monza. Per Colpani che dovrebbe accendere la luce del gioco viola, una sola gara illuminante e da illuminato, quella di Lecce dello scorso 20 ottobre quando realizzò una bella doppietta.
Prima e dopo qualche spunto, qualche giocata, ma pochissima continuità e rendimento per un giocatore pagato 4 milioni per il prestito oneroso con un diritto di riscatto fissato a 12. Cifra che difficilmente la Fiorentina spenderà la prossima estate se le prestazioni non aumenteranno di livello.
Serie A
Roma-Lecce, Ranieri: “Pellegrini? Quando sarà spensierato giocherà”
A Roma-Lecce ieri i giallorossi hanno trionfato in casa 4-1. Nel post-partita mister Ranieri ha commentato la partita e ha parlato di alcuni giocatori.
Ecco che cosa ha detto ai giornalisti il tecnico della Roma Claudio-Ranieri nel post-partita di Roma-Lecce.
Roma-Lecce, le parole di Claudio Ranieri
Partiamo dalla produzione offensiva: 23 tiri totali, di cui 9 nello specchio. E ne avete concesso solo uno al Lecce.
“La prestazione è stata gagliarda, come avevo chiesto, contro una squadra abituata a lottare. Noi dovevamo mettere in campo lo stesso ardore che avrebbe messo in campo il Lecce.
Poi, se avevamo più qualità, avremmo dovuto dimostrarlo. Ma tu dovevi pareggiare proprio la voglia di lottare su ogni palla, e la squadra lo ha fatto.
Io sono contento perché parecchi singoli avevano bisogno di questa fiducia, di questa autostima, e hanno fatto una buona partita.
Nel secondo tempo abbiamo sofferto un po’ all’inizio, poi quando ho messo Pisilli si sono fermati, perché con un centrocampista in più ci siamo riquadrati”.
Pisilli ha quasi spaccato la partita, quando è entrato, per il modo, per l’approccio.
“Giocavamo con tre di loro contro due di noi, Koné e Paredes, e non potevamo tenere ancora i due trequartisti insieme a Dybala. Per cui mi è sembrato più logico dare una consistenza maggiore al centrocampo mettendo Pisilli, che è una gran bella mezzala. L’ho detto l’altro giorno: mi mancava, perché sa tirare in porta, sa inserirsi, sa fare diverse cose. È giovane, ma ha già un buon futuro.
Sono contento per la squadra, sono contento per i tifosi soprattutto. Ho sentito che parlavate del Presidente. Io non voglio difendere nessuno, perché non sono l’uomo indicato. Però, ho chiesto al mio addetto stampa: quali sono i presidenti americani in Serie A? Sono tanti, e io non li ho mai sentiti parlare. È un loro modo di agire.
Mettono delle persone, si fidano di loro, poi se le cose vanno male ci rimettono loro i soldi. Io mi auguro che abbiano scelto le persone giuste, perché siamo tutti sempre sul chi vive. Cerchiamo di fare le cose come meglio crediamo, e loro sono fatti così.
Io non ho sentito nessuno degli altri presidenti americani, perché loro evidentemente demandano, vogliono gestire la cosa in questa maniera, e parlano il minimo indispensabile. Naturalmente, parlano con gli operatori e i dipendenti della loro squadra, e sperano che tutto vada al proprio posto”.
È una rosa un po’ squilibrata, perché oltre ai giocatori che abbiamo visto oggi, tu hai anche Soulé, Pellegrini e Baldanzi che possono giocare dietro le punte, mentre magari sei un po’ corto sugli esterni, che è un altro punto fondamentale del gioco della Roma: pensi di cambiare qualcosa? Come la risolvi?
“Non ve lo dico (ride, ndr). Avete visto che ho fatto giocare Saud, un ragazzo che ha una grossa velocità. Per cui, quando è uscito Celik – fortunatamente, non si è infortunato – ho messo lui perché è molto veloce. E sono contento.
Nel primo tempo era fin troppo timido, non gli davamo la palla. Avevo detto: non entriamo sempre centralmente, perché abbiamo perso due, tre palle che avrebbero potuto costarci care nelle loro ripartenze.
Ma va bene così. Quando si vince, sono tutte rose e fiori. Però noi non stiamo ancora nemmeno mettendo il primo mattoncino: siamo ancora nella fase in cui portiamo il cemento per costruire le fondamenta. Perché questa squadra deve fare di più, non si deve accontentare. Però, le cose si fanno piano piano”.
Pensa di recuperare anche Pellegrini?
“Sicuramente. L’ho detto quando sono arrivato, ho avuto in carriera due splendidi centrocampisti che sanno fare gol: uno è Lampard e l’altro è Pellegrini. Ma Lorenzo è triste, perché non è il solito romano menefreghista. Lui avverte tutto il peso addosso, e questo non va bene. Deve giocare con spensieratezza. Quando lo rivedrò così spensierato, lui giocherà”.
Serie A
Venezia-Como, le probabili formazioni e dove vederla
Venezia-Como è una delle due gare della domenica di serie A in programma per le ore 15. Qui di seguito le ultime notizie sulla partita, le probabili formazioni e dove vederla.
La lotta per la salvezza sarà protagonista domani pomeriggio alle ore 15 allo stadio Penzo di Venezia.
I padroni di casa, allenati da Eusebio Di Francesco, infatti, ospiteranno il Como di Cesc Fabregas.
Ultimi della classe, i lagunari sono reduci dal 3-0 incassato a Bologna, che ha messo fortemente sotto esame la panchina dell’ex tecnico della Roma.
Senza una vittoria contro i lariani, il cambio di guida tecnica diventerebbe uno scenario fortemente realistico.
Non va meglio ai blu lombardi, appena tre punti sopra gli arancioneroverdi e anch’essi in piena zona retrocessione.
Qui Venezia
Il campionato dei lagunari può considerarsi finora fortemente negativo, con appena otto punti raccolti in quattordici giornate.
Contro il Como la vittoria è l’unica strada per alimentare le speranze di invertire la rotta.
La scelta di Eusebio Di Francesco dovrebbe ricadere, per l’attacco, sul Pohjanpalo e Oristanio, assistiti da Busio.
Candela ed Ellertsson occuperanno le corsie esterne di centrocampo, mentre non cambia la difesa, con la presenza di Idzes, Svoboda e Sverko.
Qui Como
Dopo l’1-1 in casa del Torino, i lariani hanno ottenuto il medesimo punteggio nel derby contro il Monza. Ovviamente due risultati che non soddisfano, e per questo vincere in casa del Venezia è l’obiettivo primario.
Fabregas confermerà il collaudato 4-2-3-1, con Cutrone a prendersi sulle spalle l’attacco, e una trequarti composta da Strefezza, Nico Paz e Fadera.
In porta Audero, protetto da Van der Brempt, Dossena, Kempf e Moreno.
Probabili formazioni
Venezia (3-4-2-1): Stankovic; Idzes, Svoboda, Sverko; Candela, Nicolussi Caviglia, Crnigoj, Ellertsson; Oristanio, Busio; Pohjanpalo. Allenatore: Eusebio Di Francesco.
Como (4-2-3-1): Reina; Van Der Brempt, Dossena, Kempf, Moreno; Da Cunha, Engelhardt; Strefezza, Paz, Fadera; Cutrone. Allenatore: Cesc Fabregas.
Dove vederla
La partita tra Venezia e Como, in programma domani pomeriggio alle ore 15, sarà visibile sull’app Dazn.
In alternativa, la visione è possibile anche su Sky Sport Calcio (canale 202) e Sky Sport (canale 251).
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