Serie A
Bologna-Milan: le probabili formazioni e dove vederla
Bologna-Milan, questo sarà l’anticipo della nona giornata di Serie A, fischio d’inizio alle ore 20,45 di sabato 23 ottobre allo stadio Renato Dall’Ara.
L’anticipo della nona giornata di Serie A sarà affidato al Bologna che sfiderà tra le mura amiche il Milan. La squadra di Stefano Pioli vuole tornare a vincere dopo la debacle di Champions League ad opera del Porto. I rossoneri in campionato hanno un cammino glorioso a quota 22 punti ed a sole due lunghezze dalla capolista Napoli, l’unica squadra a punteggio pieno dopo otto giornate.
Di contro, il Bologna è reduce dal pareggio contro l’Udinese alla Dacia Arena e staziona a 12 punti in classifica. Davanti ai propri tifosi la squadra di Sinisa Mihajlovic, ex tecnico rossonero, non ha ancora perso, per i felsinei tre vittorie ed un pareggio.
Difesa a tre per Mihajlovic
Il tecnico Sinisa Mihajlovic schiererà una difesa a tre nel suo modulo 3-4-2-1 con Skorupski a difendere la porta aiutato in difesa dal trio di centrali Soumaoro, Binks e Theate. Sulle corsie laterali saranno liberi di sgroppare De Silvestri e Hickey, mentre in mezzo al campo agiranno Dominguez, Svanberg. Dietro al terminale offensivo Arnautovic spazio a Soriano e Barrow che cercheranno la giusta giocata per scardinare l’attenta difesa rossonera.
Rebic ancora in forte dubbio
Stefano Pioli potrebbe nuovamente fare a meno di Ante Rebic ancora alle prese con la distorsione alla caviglia. In porta Tatarusanu aiutato da Calabria e Ballo-Tourè sulle corsie laterali, in centro Tomori e Romagnoli con Kjaer che osserverà una giornata di riposo. In mediana spazio a Kessie e Bennacer. Più avanzati Saelemaekers e Leao spazieranno sugli esterni mentre Daniel Maldini potrebbe vincere il ballottaggio con Krunic per la trequarti. Terminale offensivo sarà ancora Olivier Giroud con Ibra che partirà dalla panchina.
Bologna-Milan: le formazioni
Bologna (3-4-2-1): Skorupski, Soumaoro, Biks, Theate, De Silvestri, Dominguez, Svanberg, Hickey, Soriano, Barrow, Arnautovic. Allenatore: Mihajlovic.
Milan (4-2-3-1): Tatarusanu, Calabria, Tomori, Romagnoli, Ballo-Tourè, Kessie, Bennacer, Saelemaekers, D.Maldini, Leao, Giroud. Allenatore: Pioli.
I precedenti
Il Dall’Ara è sempre stato un campo ostico per i rossoneri, le gare tra a Bologna e Milan sono in totale 73 con 27 vittorie per il Diavolo, 25 per il Bologna e ben 21 i pareggi. Per quanto riguarda il computo delle reti sono i padroni di casa a condurre con 100 contro le 98 dei rossoneri. Considerando la totalità delle sfide tra le due compagini è invece il Milan a dominare con 68 vittorie contro le sole 38 del Bologna che lontano dalle mura amiche ha saputo imporsi solamente 13 volte.
Dove vederla
La sfida tra Bologna e Milan andrà in onda sabato 23 ottobre alle ore 20,45 trasmessa in diretta da Dazn e da Sky. Come di consueto gli abbonati potranno godersi la partita direttamente in streaming scaricando le rispettive applicazioni su pc, smartphone e tablet. Per coloro che invece gradissero ascoltare le giocate dei loro beniamini tramite radiocronaca invitiamo a seguire la Serie A nel pallone facilmente raggiungibile dalla nostra pagina Facebook di Calcio Style.
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Serie A
Atalanta, quando torna Scamacca? Gasperini ha bisogno di lui per allungare la coperta in attacco
Atalanta, siamo ormai alle ultime settimane prima del rientro di Gianluca Scamacca, out per la rottura del crociato. Gian Piero Gasperini conta di riaverlo il prima possibile per opere un turnover più efficace possibile in vista del finale di stagione.
L’estate è ormai lontana, ma sempre più vicino è il rientro di Gianluca Scamacca, fuori da cinque mesi a causa della rottura del crociato.
Nell’amichevole di agosto contro il Parma, infatti, l’infortunio dell’attaccante della nazionale risultò decisivo per far accelerare la dirigenza dell’Atalanta nell’acquisto di Mateo Retegui.
Una mossa di necessità, ma che alla fine si rivelò un vero affare per i nerazzurri, che trovarono l’attuale capocannoniere (insieme a Marcus Thuram) della serie A.
A distanza siderale da quel momento drammatico, però, è ormai tempo di conto alla rovescia per il suo ritorno in campo. Con una Dea sempre efficace, ma meno brillante sul piano del gioco a causa della stanchezza, le rotazioni saranno fondamentali di qui a maggio.
Per questo, Scamacca potrebbe rientrare tra fine febbraio e inizio marzo, in tempo per aiutare il treno orobico a rimanere sui binari dello scudetto.
Serie A
Inter, addio a Frattesi? Il club può considerarlo a una condizione
Inter, sono ormai sempre più insistenti le voci che vorrebbero Davide Frattesi lontano dai nerazzurri. Ma a che condizione la dirigenza considererebbe una cessione? Vediamo qui di seguito.
L’Inter non è più un’isola felice per Davide Frattesi, che reclama più spazio in squadra. Simone Inzaghi, dal canto suo, gli riserva regolarmente almeno un certo minutaggio, ma appare chiaro che i titolari nel suo ruolo siano altri.
Le 21 presenze stagionali, corredate da 3 gol e un assist, stanno strette al numero 16 nerazzurro, che desidera essere un pilastro della sua squadra, un uomo sul quale fare affidamento, un titolarissimo, in parole povere.
Una condizione che, al momento, il tecnico piacentino non sembra disposto a concedere. Di qui la voglia di Frattesi di guardarsi altrove, nella fattispecie a Roma, dove ritroverebbe casa sua.
Già, ma l’Inter fino a che punto potrebbe acconsentire a un suo addio? Partendo da presupposto che andrebbe sostituito, il tutto è da ricollegarsi (soprattutto) a una questione di bilancio.
Frattesi, infatti, è attualmente a bilancio per 22 milioni di euro (dati di Tribuna.com), che scenderanno a 19 a giugno. Per poter realizzare una plusvalenza, dunque, la società meneghina dovrebbe incassare, da una sua cessione, almeno superiore alle due appena citate.
Logico è anche che, vista la cifra investita due anni fa per portarlo a Milano, è difficile pensare a un prezzo inferiore ai 30-35 milioni di euro.
Serie A
Empoli, Esposito è finalmente esploso
L’attaccante dell’Empoli, Sebastiano Esposito, considerato un predestinato, finalmente sembra essere questa stagione quella della sua definitiva consacrazione.
L’attaccante dell’Empoli, Sebastiano Esposito, considerato a lungo un predestinato del calcio italiano, questa sembrerebbe essere la stagione della sua definitiva consacrazione. Ha esordito giovanissimo nell’Inter di Antonio Conte, caricato di troppe responsabilità, ora finalmente può essere arrivato il suo momento.
Empoli, Sebastiano Esposito finalmente è esploso
In questa prima parte di stagione, un giocatore che finalmente può considerarsi definitivamente esploso è Sebastiano Esposito, attaccante dell’Empoli classe 2002. In Serie A ha esordito giovanissimo nell’Inter di Antonio Conte, dopo essere considerato un predestinato del calcio italiano, ora questa è la sua stagione della sua consacrazione, con già 7 gol in 15 presenze sino ad ora.
Arrivato in toscana questa estate dopo una stagione alla Sampdoria in Serie B, con 6 gol in 22 presenze, aveva giocato all’estero con l’Anderlecht, totalizzando 1 gol in 14 presenze, e al Basilea, con 6 gol in 23 presenze. Come si è detto, Antonio Conte lo lanciò giovanissimo all’Inter, dove esordì in Europa League.
Nazionale Under 21, ha giocato in tutte le giovanili azzurre, totalizzando 50 presenze. Inoltre è stato considerato dal The Guardian tra i migliori 60 giocatori nati nel 2002. Inoltre, si è fatto notare in Serie B con Spal e Venezia, con i lagunari ha conquistato la promozione in Serie A.
Esposito è un attaccante abile in zona gol, ambidestro, è bravo nella conduzione palla, nell’attaccare gli spazi e nel fornire assist ai compagni. Proprio quest’anno in Toscana si è soprattutto visto, quindi questa può essere la stagione della sua definitiva consacrazione.
Ceduto dall’Inter in prestito per 5 milioni con diritto di riscatto, cifra che salvo colpi di scena non attesi sarà pagata dall’Empoli. Ovviamente, la dirigenza empolese valuterà in estate probabili offerte.
Vedremo se la ottima stagione sin qui disputata da Esposito continuerà, ma già si può dire che finalmente il suo talento è definitivamente esploso.
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