Serie A
Bologna-Monza: curiosità e statistiche
In un Dall’ara pieno di ricordi il Monza proverà a bissare la vittoria contro il Genoa, davanti ad un Bologna che cercherà di risollevarsi dopo il pareggio.
Le sfide nella storia che hanno visto contrapposte Bologna e Monza sono state 14. I brianzoli sono riusciti a spuntarla solo in 2 occasioni, lasciando ai rossoblù le restanti. 4 i pareggi ottenuti contando solamente le sfide nella serie maggiore. L’ultima vittoria del Monza è arrivata nel 2023 per 1-0, spezzando un infinito intervallo tra le sfide che durava dal’1995 (in serie C1,di seguito al fallimento del Bologna) con un grande goal dell’ex Leverkusen Giulio Donati.
Curiosità e statistiche su Bologna-Monza
Se tralasciamo la sfida disputata nel turno di Coppa Italia, conclusa con un perentorio 4-0 in favore del Bologna, i rossoblù non sono mai riusciti in una singola stagione nell’impresa di sconfiggere andata e ritorno la formazione brianzola. Anche se a dir la verità esistono dei precedenti, ma mai accaduti in Serie A. Infatti se ritorniamo con la mente agli anni 1993 e 1994 il Monza uscì sconfitto in entrambi gli incontri proprio contro i felsinei prima in serie C1 e successivamente anche in Serie B.
Il Monza sfiderà domani alle 15.00 la formazione contro il quale è riuscito a mantenere più volte la porta inviolata nella serie maggiore: portando a 3 volte negli ultimi 5 incontri il dato dei “clean sheet”. La medesima statistica è condivisa oltre che dal Bologna anche con Hellas Verona e Salernitana.
I precedenti maledetti
Per il Monza e i suoi tifosi, lo stadio Dall’Ara non riporta certo a grandi ricordi. Da sempre uno stadio difficile in cui giocare ed inespugnabile per quanto riguarda i risultati. Ma qual è la sfida che ha in qualche modo creato il precedente alla maledizione? Per capirlo bisogna tornare allo spareggio contro il Pescara valido per la Serie A. La sfida venne giocata in campo neutro, proprio al Dall’Ara con i brianzoli che uscirono infine sconfitti e si scordarono la promozione, aprendo così una striscia che fu interrotta solo nel 2023.
Da quando è tornato in Serie A, il Monza ha ottenuto in due sole trasferte contro il Bologna ha ottenuto 1 vittoria e 1 pareggio, andando così ufficialmente a scacciare quella che era la maledizione.

Bologna FC supporters during italian soccer Serie A match Bologna FC at the Renato Dall’Ara stadium in Bologna, Italy, November 06, 2022 – Credit: Gianluca Ricci
Serie A
Bologna, l’attacco resta un rebus: le punte non incidono
Il posticipo contro i bianconeri ha confermato un problema che va avanti da tempo: il Bologna cambia interpreti, ma non rendimento.
La sfida contro la Juventus ha ribadito una sensazione che accompagna la formazione di Casteldebole da diverse settimane: l’alternanza nel ruolo di centravanti non sta aiutando la squadra a trovare continuità offensiva. Vincenzo Italiano continua a cercare la quadra, ma la scelta della prima punta resta irrisolta.
In estate l’arrivo di Ciro Immobile aveva acceso entusiasmo e aspettative. Svincolato dal Besiktas, il centravanti azzurro si è presentato in rossoblù con un bagaglio di gol che pochi possono vantare: oltre duecento reti in Serie A, decisive soprattutto negli anni alla Lazio e al Torino. L’inizio della sua avventura, però, è stato subito frenato da un problema al retto femorale accusato alla prima giornata nella sfida contro la Roma all’Olimpico, un infortunio che lo ha tenuto ai box più a lungo del previsto e che si inserisce in una serie di guai fisici con cui Immobile ha dovuto fare i conti negli ultimi anni.

CIRO IMMOBILE DOLORANTE LASCIA IL CAMPO PER INFORTUNIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Nel frattempo, chi è stato chiamato a sostituirlo non è riuscito a colmare il vuoto. Castro, protagonista nella passata stagione, fatica a ritrovare brillantezza e incisività, mentre Dallinga non è ancora riuscito a imporsi come riferimento offensivo affidabile. I loro contributi restano discontinui e insufficienti per garantire al Bologna quel peso offensivo necessario nelle gare di alto livello.
Contro la Juventus, i limiti sono emersi con chiarezza. Anche prima dell’inferiorità numerica seguita all’espulsione di Heggem, i rossoblù hanno faticato a costruire vere occasioni da gol, rischiando anzi di subire il raddoppio. L’unico episodio degno di nota è stato un tiro alto di Dallinga, troppo poco per impensierire una difesa organizzata come quella bianconera. L’ingresso di Castro nella ripresa non ha cambiato il volto della partita, lasciando immutata l’inerzia del match.
Certezze smarrite
Eppure, prima della sosta, la convivenza tra Castro e Dallinga sembrava poter funzionare. I due apparivano complementari, capaci di alternarsi e di offrire soluzioni diverse al sistema di gioco di Italiano. Oggi, però, il campo racconta una storia diversa e quelle certezze sembrano essersi smarrite.
Per ritrovare efficacia e tornare a incidere nei big match serviranno tempo e, forse, una scelta più decisa. Il Bologna attende risposte dal suo attacco: finché il rebus della prima punta resterà irrisolto, anche le ambizioni rossoblù rischiano di rimanere incompiute.
Serie A
Hellas Verona, Orban eroe (quasi per caso) di Firenze
L’Hellas Verona espugna il Franchi all’ultimo respiro grazie a Gift Orban, impiegato da Zanetti a causa dell’infortunio di Giovane durante il primo tempo.
Il nigeriano è risultato decisivo per una vittoria fondamentale che rilancia definitivamente i gialloblu in classifica e per la lotta salvezza con un pizzico di destino.
Hellas Verona, fuori Giovane dentro Orban: Zanetti ha trovato la quadra?
Nell’importantissimo successo in quel di Firenze per 1-2, arrivato proprio negli ultimi secondi di partita, ha spiccato la prestazione di Gift Orban, che nelle ultime settimane era stato escluso dai titolari. Zanetti si è presentato al delicatissimo scontro salvezza con la solita formazione, forte del successo contro l’Atalanta, e la coppia d’attacco formata da Giovane e Mosquera.
Il colombiano nello specifico non era al meglio fisicamente ma è riuscito comunque a scendere in campo dall’inizio e incidere in fase offensiva, come ha saputo fare durante gli ultimi incontri. L’imprevisto però nonostante questa situazione è occorso al partner d’attacco brasiliano, uscito dolorante e in lacrime a causa di una probabile distorsione alla caviglia.
Al suo posto è entrato proprio Orban, rimasto in panchina l’ultima giornata, diventato subito protagonista al 42′ (neanche a 10′ dal suo ingresso in campo) col gol del vantaggio su imbucata di Al Musrati e freddissimo a tu per tu con De Gea. Nel corso della ripresa ha avuto più volte il pallone del raddoppio, specialmente dopo l’1-1 causato dalla sfortunata autorete di Nunez.
Alla fine però nel momento più improbabile è riuscito a farsi trovare al posto giusto nel momento giusto sull’assist di Bernede, regalando un successo di vitale importanza per la sua squadra che adesso si trova a due punti dalla prima posizione utile in zona salvezza (occupata dal Parma).
Un contributo straordinario quanto inaspettato visto che probabilmente sarebbe entrato durante il secondo tempo, adesso con una sosta (dovuta all’impegno del Bologna in Supercoppa Italiana) Giovane potrà recuperare in vista della trasferta di San Siro contro il Milan del 28 dicembre.

Foto CS.
Serie A
Fiorentina, altro ko che pesa: chi può sostituire Vanoli?
Fiorentina – la sconfitta con il Verona allontana la zona salvezza: Vanoli a rischio, club in silenzio e squadra in ritiro
La Fiorentina sprofonda ancora e vede la Serie B sempre più da vicino. La sconfitta contro il Verona allunga l’emergenza viola. Dopo 15 giornate di campionato la squadra di Vanoli è ancora senza vittorie, a -8 dalla zona salvezza e a -4 dal penultimo posto. Numeri impietosi che fotografano una stagione fin qui disastrosa e che rendono necessario l’ennesimo scossone per provare a evitare il peggio.
Il club sceglie nuovamente la strada del silenzio. Un atteggiamento che racconta il momento di grande incertezza vissuto dalla società, in attesa di quello che ormai appare come un miracolo sportivo. Tutte le riflessioni ruotano attorno al futuro di Paolo Vanoli, chiamato a Firenze dopo l’addio di Pioli ma mai riuscito a invertire la rotta, né sul campo né fuori.
Fiorentina, tutti i nomi per il post Vanoli
La prima decisione è stata il ritiro a oltranza della squadra. Ora però il nodo principale resta la panchina: l’esonero del tecnico sembra l’ipotesi più probabile, anche se non sono da escludere dimissioni spontanee. In caso di addio, la Fiorentina dovrà individuare rapidamente il profilo giusto per una situazione estremamente delicata.

Al momento non ci sono certezze, ma i primi nomi iniziano a circolare: Davide Ballardini, avvistato al Franchi, rappresenta una pista concreta, così come un possibile ritorno di Beppe Iachini. Sullo sfondo anche l’ipotesi interna, con la promozione di Daniele Galloppa dalla Primavera fino a fine stagione. Firenze attende, con il tempo che però inizia a scarseggiare.
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