Su Zirkzee.
“L’addio di Joshua è stato un duro colpo, per quanto riguarda la qualità e il modo con cui ci faceva giocare. Permetteva di sfruttare al meglio le qualità degli altri componenti della squadra. Adesso abbiamo caratteristiche diverse: Castro e Dallinga sono giocatori molto diversi”.
Sul nuovo mister.
“Rispetto al gioco di prima, dove c’era una situazione più corale, adesso il lavoro viene fatto più su dei punti di forza da andare a cogliere. Come può essere isolare l’uno contro uno sulle fasce, per creare tanta densità in zona gol. Stiamo inserendo nuove dritte, ma lo scopo è sempre quello: cercare la riconquista alta per poi sfondare.
L’estate scorsa in ritiro con Motta non c’ero. Durante la preparazione ero all’Isokinetic, quindi non riesco a fare un confronto tra la sua preparazione e quella di Italiano. Posso però dire che le prime due settimane a Bologna sono state davvero toste. Abbiamo corso tantissimo, per di più con temperature molto elevate: sto vedendo i ragazzi tutti carichi e che si stanno ambientando bene, anche i giovani della Primavera“.