Serie A
Bologna-Roma 2-0, quando l’allievo supera il maestro
Bologna-Roma ha infiammato il Dall’Ara: i rossoblu hanno impressionato per grinta e voglia di far felici i tifosi. Per i giallorossi, una partita sottotono.
Tanti falli, tanta aggressività, tanto corpo a corpo in questa sfida Bologna-Roma.
Bologna-Roma, il primo tempo
Nel primo tempo la sfida è muscolare. Dominio sicuro del Bologna, con Zirkzee sempre in prima linea e onnipresente e 6 tiri totali nell’area avversaria.
Sa vedere il gioco, lo verticalizza e alla fine viene premiata, al 37′, con il gol di Moro: il secondo del giocatore in Serie A. L’assist è firmato da ‘Ndoye.
Lato Roma, un primo tempo deludente, che ha fatto storcere il naso anche a José Mourinho.
Dopo la rete rossoblu i giallorossi reagiscono con un tiro quasi-gol di Belotti, ma il pallone non finisce nella rete.
Bologna-Roma, il secondo tempo
Per il secondo tempo Mourinho opta per un piccolo “rimpasto” di squadra: dentro Renato Sanches, mandato a riscaldarsi alla fine del primo tempo per sostituire Spinazzola.
A sorpresa, resta in campo capitan Pellegrini, che finora ha fornito prestazioni deludenti.
Non passano nemmeno 10 minuti dal ritorno in campo, che ‘Ndoye comincia un’azione killer che porta al secondo gol. E’ autogol di Kristensen, ma lo stadio inneggia all’attaccante svizzero.
Belotti fa il possibile per risollevare le sorti della Roma: si prende anche un fallo rischioso da parte di Beukema. Motta fiuta il pericolo e corre ai ripari sostituendo quest’ultimo con Lucumì.
Un Mancini zoppica e con lui, metaforicamente, tutta la Roma. Mourinho tenta un nuovo cambio al 62′: entra Azmoun al posto di Llorente, mentre Bove prende il posto di Renato Sanches.
In panchina, nel frattempo, Mourinho non degna di uno sguardo il suo giocatore rientrante: che sia un segnale sul futuro del centrocampista in prestito dal Psg?
Al 74′ il Bologna prende la rincorsa con 2 cambi: fuori Moro e Kristiansen, dentro Aebischer e Lykogiannis.
Mourinho tenta il tutto per tutto: escono Mancini e Pellegrini, entrano Celik e Pisilli. Belotti continua a correre e a tentare di conquistare la porta, ma il gol non arriva.
L’ultima frazione di gioco vede ulteriori campi tra i rossoblu: all’88’ fuori Ferguson e Saelemaekers, dentro Fabbian e Urbanski.
Una pioggia di cartellini gialli
Il primo tempo è carico di giocatori ammoniti, da ambo le parti: per la Roma Llorente e Pellegrini, per il Bologna Saelemaekers, Beukema e Ferguson.
Nel secondo tempo, al 66′, due cartellini vengono recapitati rispettivamente a Paredes e Freuler. Al 71′ viene sanzionato anche Bove per fallo su Ferguson.
Fiato sospeso per un momentaneo cartellino rosso per Lucumì, poi annullato per fuorigioco: il Bologna gioca in undici fino alla fine.
I migliori del match
Per distacco, i giocatori migliori di questa partita sono i rossoblu Zirkzee e ‘Ndoye, che sono sempre al posto giusto nel momento giusto.
‘Ndoye fornisce l’assist che porta al primo gol ed è l’autore dell’azione che conduce all’autogol di Kristensen.
Serie A
Lecce-Inter, Inzaghi: “Frattesi? Ho sempre fatto affidamento su di lui”
Nella conferenza stampa post-partita di Lecce-Inter, Simone Inzaghi ha commentato la netta vittoria nerazzurra. Ecco le sue parole alla stampa.
Ecco le parole del tecnico nerazzurro nel post-partita di Lecce-Inter:
Lecce-Inter, la conferenza stampa di Simone Inzaghi
Come sta Barella?
“Adesso sembra in buone condizioni, non c’è allarmismo. Ha preso una bella botta ma non sembra che ci siano problemi”.
Su Frattesi?
“Ho sempre fatto affidamento su di lui, è amato dai compagni e dai tifosi. Lui è stato uno dei segreti dello scorso anno, assieme agli altri ragazzi che entrando dalla panchina non hanno sbagliato un colpo. Oggi ha dato grande disponibilità, è stato uno dei migliori in campo”.
Siamo anche noi fra le squadre che ha citato Conte?
“Ci siamo, assieme ad Atalanta e Napoli. Squadre che stanno facendo un grandissimo cammino. Sta venendo fuori un campionato aperto. Negli altri campionati le prime tre hanno altri punti. Tanto di cappello a Napoli, Inter e Atalanta”.
Quanto hanno aiutato gli errori del Lecce in uscita?
“Quando arrivano i gol c’è sempre qualcosa da rivedere in chi lo subisce. Ho visto un Lecce in salute, ci è venuto a prendere con coraggio. Nelle ultime sei partite in casa avevano perso solo con la Lazio allo scadere. Ha trovato però di fronte un Inter che voleva i tre punti”.
Serie A
Monza, i convocati di Bocchetti in vista del Genoa
L’allenatore del Monza Salvatore Bocchetti ha diramato l’elenco dei convocati per la trasferta di Marassi contro il Genoa, che chiude il 22° turno di Serie A.
Il posticipo del Monday Night tra Genoa e Monza chiuderà la 22a giornata di Serie A. Il Grifone vuole ripartire dopo l’ultimo ko con la Roma. I brianzoli invece hanno perso 6 delle ultime 7 partite e restano ultimi in classifica. All’andata hanno vinto 1-o i rossoblù grazie al gol di Pinamonti. I due allenatori erano diversi: sulla panchina ligure c’era Gilardino, mentre i lombardi avevano Nesta. Stavolta se la vedranno Patrick Vieira e Salvatore Bocchetti.
Proprio il tecnico del Monza Bocchetti ha convocato 25 giocatori per la sfida del Luigi Ferraris. C’è l’ultimo arrivato Kacper Urbanski, così come Dany Mota, che ha recuperato dall’infortunio. Assente invece Pablo Marì, sempre più vicino alla Fiorentina. Di seguito l’elenco completo dei convocati:
Serie A
Atalanta, Pagliuca tra NBA e Europa League
Il comproprietario dei Boston Celtics e dell’Atalanta, Stephen Pagliuca ha vissuto un ottimo 2024: vittoria titolo NBA con i primi, Europa League con i secondi.
I comproprietario dei Boston Celtics e dell’Atalanta, Stephen Pagliuca, in un intervista rilasciata a The Deal di Bloomberg, ha vissuto sportivamente un ottimo 2024: titolo NBA con i primi, vittoria dell’Europa League con i bergamaschi.
Atalanta, Pagliuca racconta il 2024 magico: titolo NBA ed Europa League
Il 2024, per Stephen Pagliuca, comproprietario dei Boston Celtics ed dell’Atalanta è stato un anno magico: vittoria del titolo NBA con la franchigia di Boston, vittoria in Europa League con i nerazzurri guidati da Giampiero Gasperini.
Calcio e basket, le due passione dell’azionista di maggioranza della Dea. In un intervista rilasciata a Bloomberg, Pagliuca ha raccontato come è nata la sua passione per il calcio: “Tutto comincia molto tempo fa. Dopo gli studi in contabilità, mi mandarono in Olanda da Peat Marwick, che oggi è KPMG. Salii su un aereo e a quei tempi, è incredibile, l’unico punteggio sportivo che potevi ottenere era sull’International Herald Tribune tre giorni dopo. Quindi per capire chi aveva vinto le World Series, dovevi prendere un giornale che aveva tre giorni. Il calcio invece aveva una enorme passione e gli olandesi arrivarono in finale nella Coppa del Mondo 1978, così diventai un grande fan del calcio.”
In seguito, ha spiegato anche come si è deciso ad acquisire la quota di maggioranza del club bergamasco: “Avanzando a quattro anni fa, uno dei miei soci dall’Italia mi chiamò e disse che la famiglia Percassi voleva incontrarmi, voleva un po’ di aiuto, forse per una quota della società, per globalizzarli.”.
Infine, spiega dove sta la sinergia tra i Celtics e l’Atalanta: ” Ed è stata una grande sinergia tra i Celtics e loro, perché abbiamo utilizzato i nostri esperti di statistiche. Abbiamo un esperto di statistiche lì ora. Condividiamo idee di marketing, condividiamo idee di allenamento, condividiamo idee di sviluppo dei giocatori. Quindi è stato fantastico. Quello che abbiamo fatto è stato cercare di portare un approccio più analitico, dato che nel calcio si era un po’ indietro, in generale, e quindi i Percassi volevano questo. Erano molto ricettivi a riguardo. Così abbiamo portato un team di statistiche”.
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