Serie A
Bologna-Sassuolo, le formazioni ufficiali: gioca Fabbian! Una sorpresa nei neroverdi…
Le formazioni ufficiali del derby emiliano di scena al Dall’Ara fra il Bologna di Thiago Motta e il Sassuolo di Alessio Dionisi.
Come arrivano le due squadre
Il Bologna di Thiago Motta non vince da cinque partite fra campionato e Coppa Italia. I felsinei erano lanciatissimi nella corsa al quarto posto, ma lo scarso stato di forma palesato nelle ultime settimane li ha rallentati.
Tuttavia, quella di Saputo è una squadra ambiziosa (e il ricco mercato invernale in entrata lo dimostra) e stasera è intenzionata a rilanciare la propria candidatura per un posto nell’Europa che conta.
Mai infatti i rossoblu hanno partecipato alla moderna Champions League e l’unica presenza nell’allora Coppa dei Campioni risale all’annata 1964-1965.
Quasi sessant’anni fa! I bolognesi vogliono sfruttare il passo falso della Fiorentina, che ha subito una rimonta shock nei minuti di recupero, al Via del Mare di Lecce, e lo scontro diretto di domani fra Atalanta e Lazio.
Davanti a loro si porrà come ostacolo il Sassuolo di Alessio Dionisi: mai così a rischio retrocessione nella gestione Squinzi. I neroverdi stanno vivendo una stagione ampiamente al di sotto delle aspettative e l’infortunio del totem Domenico Berardi preoccupa e non poco in ottica lotta salvezza.
Il Sassuolo, seppur con una partita in meno rispetto a tutte le squadre in zona retrocessione, ha solo un punto di vantaggio sulla “zona rossa”.
Bologna-Sassuolo, le formazioni ufficiali del derby emiliano
BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Posch, Beukema, Calafiori, Kristiansen; Aebischer, Freuler; Fabbian, Ferguson, Urbanski; Zirkzee. Allenatore: Thiago Motta.
SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Pedersen, Erlic, Viti, Doig; Lipani, Thorstvedt; Volpato, Bajrami, Lauriente; Pinamonti. Allenatore: Alessio Dionisi.
Le interviste
ESCLUSIVA CS – Alessandro Melli: “Parma bello ma deve essere più concreto. Fonseca? Coraggioso nelle scelte ma deve trovare equilibrio. Sul Napoli…”
L’ex attaccante del Parma Alessandro Melli ha rilasciato alcune dichiarazioni ai nostri microfoni sull’inizio di stagione del Parma e la corsa scudetto. Leggi con noi le parole di Melli.
Di seguito le parole in esclusiva di Alessandro Melli rilasciate ai microfoni di Calciostyle. Lo storico attaccante del Parma ha risposto a domande inerenti alle prestazioni della sua ex squadra e del Milan e, soprattutto, di come sta procedendo la corsa scudetto.
Le parole di Alessandro Melli
Cosa pensa della stagione del Parma fino ad oggi?
“La squadra ha espresso spesso delle buone prestazioni ma ha racimolato molto meno di quanto di quanto meritasse. Ha fatto bene con le squadre top e un pò meno con quelle del proprio livello.
Il tipo di calcio che esprime la squadra di Pecchia è molto propositivo, più basato sul proporre che sul difendere. Tuttavia ha peccato in qualche partita dove bisognava essere più concreti.”
Il Parma è la squadra più giovane del campionato. È giusto puntare su di loro?
“Credo che non esista una ricetta giusta o sbagliata. Il “giovane” è sempre una risorsa importante ed è giusto farlo giocare soprattutto se sei una società come il Parma che possiede quella realtà di “provincia” dove non si ha la stessa pressione che vige in una big come Juventus, Inter o Milan.
C’è poi da trovare equilibrio e concretezza tra la competizione che stai facendo e il proporre i giovani su quel tipo di palcoscenico.”
In Champions League c’è stato un Milan fantastico contro il Real Madrid, mentre fatica di più in campionato. Fonseca è l’uomo giusto per i rossoneri?
“Direi che sembra un allenatore che va controcorrente, contro tutte le difficoltà del caso. Fonseca sta proponendo scelte tecniche importanti, escludendo anche personaggi di rilievo: a volte ciò lo ha gratificato, altre no.
Deve trovare anche lui un pò di equilibrio in un contesto più complicato. Lo sta cercando in una squadra che ha del potenziale ma ha anche molti aspetti difficile da gestire. Sta lottando dentro e fuori dallo spogliatoio per trovare un equilibrio. Gli va dato grande merito del coraggio che ha espresso finora.”
Chi vede favorito per la vittoria dello scudetto?
“Il mio cuore dice Atalanta, ma se dovessi puntare un euro direi l’Inter. Ha qualcosa in più perché è una squadra più costruita, si conosce da tanti anni e ha lo stesso allenatore. Inoltre, è una squadra che sa vincere.
Credo che quello di quest’anno sia un campionato più particolare perché non si vede una squadra padrona e ciò rende il tutto più avvincente.”
E il Napoli?
“Hanno anche loro un allenatore concreto ma la situazione della squadra è più volubile. Lo si vede nei risultati, dal momento che hanno perso nettamente contro Verona e Atalanta, ma potevano anche perdere con il Parma. Mi sembra una squadra che ancora non ha la sicurezza e la forza per vincere il campionato, al contrario dell’Inter che invece ce l’ha.”
Un giudizio su Retegui?
“Ho l’impressione che sia un uomo d’area e non ce ne sono tanti così al giorno d’oggi. Difficilmente lo vedi fare gol da fuori ma quando è dentro l’area di rigore è molto portato.”
Serie A
Fiorentina, con l’Hellas Verona sarà sold out
La Fiorentina dopo la battuta d’arresto in Conference League è attesa domenica pomeriggio dalla sfida al Franchi contro l’Hellas Verona.
L’entusiasmo in casa viola è stato solo leggermente scalfito dalla sconfitta a Cipro contro l’Apoel Nicosa, la tifoseria gigliata spera che il ritorno dei titolari dal primo minuto possa riportare la squadra di Palladino a giocare in maniera più accettabile rispetto a quanto visto in Conference League.
La classifica della Fiorentina è ottima e una vittoria permetterebbe a Ranieri e compagni di trascorrere i 15 giorni della sosta in zona Champions League e continuare ad alimentare sogni di gloria anche per la seconda parte della stagione.
Domenica al Franchi arriva l’Hellas Verona, reduce dalla bella vittoria interna contro la Roma nell’ultimo turno e che non avrà sicuramente voglia di fare la vittima sacrificale.
Le due tifoserie sono legate da un forte gemellaggio da tempo e anche questo sta influendo sul sold out previsto domenica al Franchi. I lavori di ristrutturazione dell’impianto viola hanno ridotto la capienza a 24 mila posti e si va verso il tutto esaurito.
Serie A
Napoli, Conte: “Emozionato di ritrovare l’Inter, non commento De Laurentiis. Lukaku…”
Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha presentato in conferenza stampa il match scudetto (che lui non chiama così) contro l’Inter.
Dopo la batosta (0-3) subita in casa dall’Atalanta, De Laurentiis si è precipitato a seguire pedissequamente la strada segnata da Antonio Conte. Che poi, dal punto di vista mediatico, è la stessa che il tecnico salentino aveva “imposto” alle alte sfere nerazzurre quando allenava l’Inter. Inter che Conte ritroverà per la prima volta da avversario, nel Sunday Night milanese di Domenica 11 Ottobre alle 20:45, dopo la burrascosa rescissione consensuale nell’estate del 2021.
Napoli, le parole di Conte
Di seguito le parole di Conte, rilasciate nella consueta conferenza stampa della vigilia.
Inter
“Tornare dove si è lavorato duramente fa un certo effetto. Si tratta di un carico di emozioni, perché torni indietro nel tempo. E ti riaffiorano alla mente tanti episodi e situazioni. Sono stati due anni felici all’Inter, con finale di Europa League e vittoria dello Scudetto. Bellissima esperienza che porto dentro di me, come tutte quelle passate, perché le ho sempre vissute al massimo”.
De Laurentiis
“Non ho letto quello che ha scritto il presidente e non commento. L’ho visto la settimana scorsa. Io sono al di sotto di lui e penso che un allenatore non debba commentare le opinioni di un presidente”.
La partita
“Sono tre punti importanti per entrambe, ma affrontiamo una squadra che oggi è più forte. Va dato merito a tutti, dirigenti e calciatori, perché hanno fatto una crescita esponenziale. Non andremo a San Siro per sventolare bandiera bianca prima ancora di giocare la partita. Stiamo preparando la partita, c’è l’ambizione di giocarcela. Non lasciamo i tre punti prima ancora di scendere in campo. E’ un test importante perché ci misuriamo con la migliore del campionato. Non dimentichiamo che siamo primi in classifica. L’obiettivo è quello di restare in vetta al termine di questa partita. Mi aspetto di giocarmi la partita, magari con più qualità in fase di conclusione. E magari più forti nei duelli. Stiamo cercando di migliorare quest’aspetto”.
Lukaku
“La crescita di Romelu Lukaku dipende dalla squadra. Il singolo non sposta i valori della squadra. La squadra è alla base di tutto. I singoli devono essere esaltati. Il connubio di queste due cose ci deve portare ad essere una squadra forte”.
Lobotka
“Le sue qualità le conosciamo tutti. Inutile sottolineare il suo valore. Gilmour ha fatto molto bene in queste partite. Non mi sentirete mai lamentarmi perché mi manca questo o quello. Abbiamo una rosa che abbiamo formato nel limite del possibile. Ho fiducia in tutti i calciatori. E’ da valutare se partirà dal primo minuto o a gara in corso, ma è recuperato e a disposizione”.
Atalanta
“La settimana è stata molto tranquilla, i ragazzi hanno sempre grande spirito e grande voglia di misurarsi e di allenarsi per migliorare. Attraverso l’allenamento e le partite, i calciatori sanno che ci sarà un miglioramento“.
Crescita
“Dobbiamo migliorare su tutto. Ogni singolo giorno e ogni settimana lavoriamo su tutti gli aspetti. E quindi cercheremo di migliorare su tutte le situazioni. Migliorare da primi in classifica significa ricercare l’eccellenza e noi vogliamo proprio questo”.
Napoli
“Abbiamo intrapreso un percorso che prevede diversi step. Bisogna dare tempo affinché questi step raggiungano i traguardi posti durante il cammino, per ritornare a quella forte ambizione di competere con le solite note. Non è che dall’oggi al domani escono centro sportivo e stadio. Ci vuole tempo. E mi accorgo anche che non c’è. Non vedo questa pazienza di aspettare da parte vostra (riferito ai giornalisti in sala). Ma il centro sportivo non posso costruirlo io (ride ndr). Ci vogliono tante cose. Non so tra due, tre, cinque, sette anni, sarà importante ripartire. Napoli è una piazza impaziente da questo punto di vista”.
Singoli
“Non è mai un discorso di singoli, ma di squadra. Se un attaccante è veloce e lo metti contro uno grande o piccolo…se è forte e ti salta devi mettere in condizione di non lasciargli quella situazione”.
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