In vista di Salernitana-Bologna, in programma domenica alle 12,30 ha parlato in conferenza stampa Thiago Motta, attuale tecnico dei rossoblù.
Di seguito le parole del tecnico del Bologna in conferenza stampa:
Si Sarebbe aspettato di essere così in alto? Siete sopra le vostre possibilità?
“Io pensavo a preparare la squadra e ora penso a preparare al meglio la partita contro il Lecce al 200%. Tutto il resto ho poco il controllo per mettere la mia energia sul perchè si o perchè no. Penso a questa partita.”
Pesa essere la squadra sorpresa del campionato? Cambia qualcosa?
“Si certo, cambia grazie anche ai nostri tifosi che mettono entusiasmo nel modo giusto. Dobbiamo pensare al Lecce e affrontarlo al meglio delle nostre possibilità”.
Ha visto qualcosa di diverso nella testa dei suoi giocatori sotto pressione?
“Lavorare sotto pressione cambia. Qualcuno ha bisogno di un po’ più di tempo, chi invece si esalta. La pressione può essere una delle tante cose belle che ci stanno accadendo, perchè siamo dove volevamo essere, dobbiamo prepararci bene ed essere pronti. Dobbiamo concentrarci sul campo”.
Ndoye e Saelemaekers stanno meglio e sono in crescita?
“Li ho visti bene come tutti gli altri, sono i due esterni che avremo a disposizione perchè Orso e Karlsson sono infortunati. Li vedo bene come il resto del gruppo”.
i tifosi del Bologna vorrebbero che lei restasse qui a lungo
“I tifosi quando mi fermano mi parlano della prossima partita. Vogliono continuare con questo entusiasmo, sanno che la prossima è importante, è lì che possiamo mettere in pratica il nostro lavoro.
I tifosi vogliono vivere questo momento, la prossima partita è la più importante. Questo quello che sento io quando vado fuori, quando incontro la gente”.
La capacità di concentrarvi sulla partita dopo è forse anche una conquista anche di questo gruppo, cos’è migliorato di più?
“Non è un miglioramento, è un modo di affrontare la situazione. So vivere il presente, programmare si, quale può essere il futuro, ma senza fare bene oggi il resto diventa molto opinabile, ma ci sono altri modi di fare e di far bene. Noi giochiamo per il risultato e ci sono tanti modi, non esiste uno giusto e uno no. Tutto se si sta nelle regole è giusto.
Si lavora e i ragazzi hanno dato una grande predisposizione a questo metodo, abbiamo dei giocatori che aderiscono perfettamente a questo modo di interpretare il gioco, ma è lavoro, arrivano qua al mattino, recuperano bene e poi ricominciano”.
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