Un ex centrocampista del Bologna e della nazionale si esprime sul momento dei rossoblù.
Al Bologna ha avuto due vite. La prima tra 1973 e 1975 con trentaquattro presenze e due reti, la seconda dal 1986 al 1989 (101 e tre).
Eraldo Pecci analizza a fondo la situazione della sua ex squadra con il piglio del tecnico e con il cuore che ancora batte per i colori con cui si tolse diverse soddisfazioni.
L’ex anche di Torino, Fiorentina, Napoli e Vicenza mette subito un paletto. “Dove può arrivare questo Bologna – spiega al Resto del Carlino con parole riprese da TuttoBologna web – nelle prime sei- sette squadre del campionato mi sento di escluderlo, ma è impossibile che possa arrivare anche tra le ultime sei- sette, l’obiettivo è primeggiare nella terra di mezzo, ma soprattutto divertire i tifosi”. E, sotto quest’aspetto, per lui si è creato l’ambiente ideale.
Parole che non si prestano a fraintendimenti le sciorina anche per Thiago Motta: “è bravo ma non cambio una mia vecchia idea, sono i giocatori buoni che ti fanno vincere le partite, se gli ingredienti sono scadenti non c’è bravo cuoco che tenga”.
Pecci vede con grande positività innesti come quelli di Remo Freuler e Alexis Saelemakers che “possono dare una bella mano”.
Parole finali su Joshua Zirkzee e Marko Arnautovic. Del primo osserva che “è un ragazzo che gioca benissimo e soprattutto fa giocare bene chi gli è a fianco”. Del secondo dice: “ha trentaquattro anni, se regge può dare una mano a Simone Inzaghi”.
Aggiornato al 11/09/2023 14:14
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