Aleksandar Kolarov, serbo, nasce il 10 novembre 1985 a Belgrado, allora capitale della Jugoslavia.
Terzino sinistro potente e veloce, dotato di ottima tecnica individuale, soprattutto nei calci da fermo, ha legato la sua carriera, oltre che a Lazio, Roma ed Inter in Italia, soprattutto al Manchester City, club con cui ha militato dal 2010 al 2017.
Alla Roma il noto giornalista Carlo Zampa lo soprannominò “Alcatraz”, per la sua solidità e tenacia nel gioco.
Punto di riferimento per i compagni di spogliatoio in tutti i club in cui ha militato, la sua grande personalità lo ha fatto amare o odiare, senza mezze misure; nessuno, però, potrà mai dire che Kolarov fosse uno che tirava indietro la gamba.
Aleksandar Kolarov comincia la sua carriera, come molti altri campioni serbi, nelle giovanili della Stella Rossa, storico club della capitale.
L’infanzia era stata accompagnata dalla paura, i venti di guerra sempre incombenti sul suo Paese.
“Giocavo con mio fratello in casa. Le bombe esplodevano facendo tremare i muri. Una volta, mentre correvo con gli amici, vidi un aereo in fiamme precipitare a terra. Avevo sei anni“, dichiarò in una intervista.
Il calcio oltre che passione, diventava strumento di salvezza.
Dopo il suo primo contratto da professionista con il FK Čukarički Stankom, club minore di Belgrado dove resta per due stagioni, ed una ulteriore stagione di gavetta con l’OFK Belgrado, viene notato da Walter Sabatini, allora DS della Lazio, che lo ingaggia nel 2007 con un quadriennale.
Kolarov, acquistato per “soli” 800.000,00 euro, resta una delle migliori intuizioni di Sabatini.
Alla Lazio Aleksandar trova Delio Rossi, che crede subito in lui.
Inizia a giocare con grande continuità, conquistandosi man mano la fiducia dell’intero ambiente e dando un contributo fondamentale alla squadra, nella stagione successiva, per la conquista della Coppa Italia 2008/2009.
I video delle sue punizioni cominciano a fare il giro d’Europa.
Nel 2009, suo ultimo anno alla Lazio, conquista con i biancocelesti la Supercoppa italiana.
Alla fine della stagione, il 24 luglio 2010, Aleksandar Kolarov coglie la sua grande occasione.
Il rinnovato Manchester City, acquistato nel 2008 dall’Abu Dhabi United Groupcon il dichiarato obiettivo di renderlo uno dei migliori club in Europa ed allenato da Roberto Mancini, lo ingaggia.
Il Man quell’anno si rende protagonista di una campagna acquisti sontuosa e dopo Robinho, Adebayor, Tévez e Touré, acquistati l’anno precedente, fa propri i cartellini, oltre che di Kolarov, di calciatori come David Silva, Mario Balotelli, Yaya Touré, Jérôme Boateng ed Edin Džeko.
Con gli inglesi Kolarov resta ben sette stagioni, vincendo due scudetti, una Coppa d’Inghilterra, una Coppa di Lega inglese ed una Community Shield.
Il 22 luglio 2017 Aleksandar Kolarov ritorna nella capitale, sponda giallorossa.
Alla diffidenza dei tifosi romanisti, che lo ricordano come giocatore fondamentale della acerrima rivale cittadina, risponde, prima ancora che con prestazioni importanti, con la sua solita personalità: “Conosco il mio passato, ma darò il 100% per i giallorossi” dirà in una delle sue prime interviste.
Passa tre stagioni alla Roma conquistando il cuore dei tifosi, arrivando a giocare persino con un piede rotto.
L’8 settembre 2020, arrivato ormai alla fase finale della sua carriera, firma con l’Inter.
Resta in nerazzurro per due stagioni, vincendo, seppur quasi sempre da riserva, uno scudetto, una Coppa Italia ed una Supercoppa italiana.
Nel suo Palmarès figura anche un argento con la nazionale Serba agli Europei Under-21.
Allenatore o Dirigente Sportivo rappresentano i ruoli con i quali il serbo resterà nel mondo del calcio, perché è questo il suo posto.
Buon compleanno Aleksandar e in bocca al lupo!
Aggiornato al 17/11/2024 9:56
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