Le bombe di Vlad
Buon compleanno, Totò Di Natale

Antonio Di Natale, detto Totò, nasce a Napoli il 13 ottobre del 1977.
È stato un attaccante quasi infallibile sotto porta, tanto che ancora oggi risulta essere il sesto miglior realizzatore di sempre della Serie A, con 209 reti in totale nella competizione.
Ha legato indissolubilmente la sua carriera a due club in particolare: l’Empoli e l’Udinese.
Nella Udinese, soprattutto, ha giocato titolarissimo per ben dodici anni, diventandone bandiera e Capitano.
I primi passi
Totò Di Natale cresce nel quartiere “219” di Pomigliano D’Arco, nell’area metropolitana di Napoli Nord.
Viene su, come ogni “scugnizzo” della sua generazione che si rispetti, con il mito di Diego Armando Maradona, cercando di emularne le gesta ovunque riuscisse a giocare, nei vicoli come nei campetti di periferia.
Intuendone il grande talento, papà Salvatore e mamma Giovanna, nonostante una prole numerosissima (sei figli), decidono, tra tanti sacrifici, di assecondare la passione del piccolo Antonio.
E i sacrifici, come nelle storie più belle, vengono di lì a poco premiati.
Nella scuola calcio “San Nicola” di Castello di Cisterna, affiliata all’Empoli Football Club, dove Totò comincia la sua avventura, l’enorme talento non passa inosservato, tanto che il piccolo Di Natale si ritrova, già a tredici anni, nelle giovanili del club toscano.
L’esordio in A
Dopo una prolifica “gavetta” tra giovanili dell’Empoli, prima squadra, e prestiti in C2 con Iperzola e Viareggio, fa il suo esordio in Serie A il 14 settembre 2002, con la maglia numero 9 del club toscano, segnando un gol al Como.
In quell’Empoli giocavano tanti giovani talenti che hanno poi avuto una brillante carriera, come Marco Borriello, Ighli Vannucchi, Tommaso Rocchi e Francesco “Ciccio” Tavano.
Messosi in mostra da subito, attira l’attenzione dell’Udinese dei Pozzo, con cui firma il 31 agosto del 2004.
È l’inizio di una lunga e prolifica carriera, al termine della quale sarà sempre ricordato come una delle ultime, vere bandiere del calcio, avendo rifiutato ingaggi in club molto più blasonati, pur di restare nella sua amata Udine.
La massima serie, le coppe, la Nazionale
La prima e la seconda stagione all’Udinese sono già da incorniciare.
Dopo una storica qualificazione in Champions League, realizza una doppietta contro il Werder Brema nella partita giocata il 2 novembre 2005, sfiorando la qualificazione alla fase finale.
Realizza tre reti in tutto nella competizione, piazzandosi in classifica marcatori subito dietro a giocatori del calibro di Juninho Pernambucano e Pippo Inzaghi, in una stagione in cui fu capocannoniere Ševčenko.
Di lì in poi Totò Di Natale colleziona record su record.
Capocannoniere della Serie A nelle stagioni 2009/10 e 2010/11, fino a superare per gol nella massima serie un certo Roberto Baggio.
Sempre nella stagione 2010/11 vince il Pallone d’argento e svariati altri premi individuali.
In Nazionale era già stato convocato dal Trap nel 2002, e sempre dal Trap era regolarmente convocato.
Il Lippi allenatore dell’Italia Campione del Mondo però, purtroppo, non lo vede, per cui Totò non partecipa alla storica vittoria.
Resta comunque nel giro della nazionale maggiore per quasi tutta la carriera senza, tuttavia, raggiungere grandi risultati, se non la finale del Campionato Europeo 2012 persa contro le allora invincibili Furie Rosse.
Avrebbe vinto, probabilmente, molto di più, se avesse ceduto alle sirene della Juventus, come fece il suo ex compagno di reparto a Udine, Vincenzo Iaquinta.
Ma Totò ha preferito la strada, spesso tortuosa, delle ultime vere bandiere, portatori sani di un calcio romantico che, dopo l’addio di Totti, è oramai soltanto un ricordo.
Totò Di Natale oggi
Ritiratosi dall’attività nel 2016, Totò Di Natale ha intrapreso la carriera da allenatore.
Dopo buoni risultati con le giovanili dello Spezia e con la Carrarese, ha deciso di non sedersi più in panchina, lasciando preconizzare quindi un futuro da dirigente sportivo.
In forma smagliante, compie oggi quarantasei anni.
Buon compleanno, bomber.
(Foto: Depositphotos)
Calciomercato
Napoli: É caccia agli esterni

A Napoli, ricominciare da tre non è solo un titolo cult del cinema italiano, ma anche una filosofia di mercato. Dopo l’arrivo di Lorenzo Lucca, il centravanti alto quasi due metri chiamato a guidare l’attacco azzurro, il club partenopeo continua a muoversi con decisione per completare il mosaico offensivo richiesto da Antonio Conte. Il tecnico salentino, infatti, ha le idee chiare: servono esterni di gamba, intensità e qualità. E i nomi sul tavolo iniziano a delineare una strategia precisa.
Ndoye: la priorità (complicata) di Conte
Il primo obiettivo resta Dan Ndoye. L’esterno svizzero del Bologna è diventato una vera e propria ossessione per Conte, che lo vede come l’interprete perfetto per il suo 3-4-3. Ma la trattativa si sta rivelando più complessa del previsto. Il Napoli ha riattivato il dialogo con il Bologna grazie all’affare Beukema, ma la valutazione fatta dal direttore sportivo rossoblù Giovanni Sartori — 50 milioni di euro — rappresenta un ostacolo significativo. Le parti trattano, ma De Laurentiis e Manna iniziano a guardarsi intorno.
Suggestione Grealish: sogno o realtà?
Tra le alternative spunta un nome a sorpresa: Jack Grealish. Secondo La Gazzetta dello Sport, il Manchester City starebbe valutando l’addio dell’estroso esterno inglese, e il suo profilo sarebbe stato proposto proprio a Napoli. Si tratta, per ora, più di una suggestione che di una pista concreta, ma in un calciomercato sempre più aperto all’imprevedibile, anche i sogni possono trasformarsi in realtà. Grealish rappresenterebbe un colpo mediatico e tecnico di primissimo livello, ma l’operazione resta complicata sotto diversi aspetti, soprattutto economici.
Juanlu Sanchez: la pista più calda
Molto più concreta, invece, è la trattativa che porta a Juanlu Sanchez, talento classe 2003 del Siviglia. Esterno destro duttile, in grado di coprire tutta la fascia, Juanlu si sta allenando con discrezione mentre osserva con interesse i movimenti del Napoli. Il club azzurro ha fiutato l’occasione e sta lavorando ai fianchi del Siviglia: la richiesta iniziale di 20 milioni è già scesa a 17, ma De Laurentiis continua a insistere per chiudere a 15. Un piccolo rilancio potrebbe bastare per portarlo in Serie A.
Il nuovo Napoli prende forma
Il Napoli di Conte prende forma partendo dalle fasce, come da manuale del tecnico leccese. L’arrivo di Lucca è stato il primo tassello di una rivoluzione offensiva che non si fermerà qui. Ndoye resta il primo amore, Juanlu l’opportunità concreta, e Grealish la tentazione di lusso. Tra strategie, trattative e colpi di scena, gli azzurri si preparano a ricominciare da tre davvero.
(Foto: DepositPhotos)
Calciomercato
Juventus: Conceicao verso la permanenza

Francisco Conceicao è sempre più vicino ad essere un giocatore della Juventus anche nella stagione che verrà. Decisivo in queste ore l’incontro tra la dirigenza bianconera e quella del Porto proprietario del cartellino. Un giocatore che certamente farà comodo a Tudor per la sua capacità di saltare l’uomo.
Fumata bianca
L’intesa tra i club si dovrebbe chiudere intorno ai 25 milioni di euro, quindi con un piccolo sconto rispetto ai 30 della clausola che i portoghesi avrebbero voluto inizialmente. Decisiva per la buona riuscita dell’operazione anche la volontà del giocatore che ha fortemente voluto rimanere a Torino, tanto da rinunciare al 20% del suo cartellino (del quale deteneva appunto la quota).
Nei prossimi giorni Porto e Juventus quindi definiranno gli ultimissimi dettagli, ma non sono attesi colpi di scena. Il portoghese figlio d’arte dovrebbe andare a guadagnare circa 4 milioni di euro ovvero il doppio di quanto percepisce attualmente.
I numeri di Conceicao
Nell’ultima stagione, l’unica fin qui con la maglia bianconera, Conceicao si è reso protagonista di alti e bassi. Ha dato il suo contributo con 7 gol e 4 assist, alcuni dei quali decisivi soprattutto durante l’era di Thiago Motta. Come un po’ tutta la Juventus ha avuto un periodo di appannamento, che ha fatto aprire della riflessioni alla dirigenza bianconera in merito al costo del suo riscatto.
Al giorno d’oggi però avere un calciatore come Conceicao in grado di saltare l’uomo e creare imprevedibilità non è una cosa scontata. per questo i vertici bianconeri hanno cercato di confermare il portoghese alle loro condizioni. Ora Comolli potrà focalizzarsi anche sul fronte dell’altro giocatore che lo scorso anno è arrivato in prestito secco ovvero Kolo Muani. Il francese vuole rimanere alla Juventus, ma il suo costo del cartellino è troppo elevato (45 milioni di euro) e il PSG non apre al prestito (per ora). Servirà la stessa diplomazia usata con i portoghesi.
Calciomercato
Napoli: Ancora viva la trattativa Osimhen – Galatasaray

La lunga notte di trattative non ha prodotto la tanto attesa fumata bianca: VictorOsimhen è ancora un giocatore del Napoli, ma il suo passaggio al Galatasaray resta una pista calda e aperta. La clausola da 75 milioni di euro è ufficialmente scaduta, ma i turchi non hanno mai smesso di spingere per l’attaccante nigeriano, pronti a rispettare l’importo, seppur con modalità di pagamento dilazionate.
Il vero nodo resta quello delle garanzie bancarie, tema cruciale per Aurelio De Laurentiis. Il presidente azzurro, forte dell’esperienza negativa con le cessioni di Pandev e Dzemaili nel 2014, vuole certezze assolute prima di lasciar partire il suo bomber. Al momento, la trattativa è in stallo, ma non è saltata. Le prossime ore potrebbero essere decisive per sbloccare una situazione che sembra arrivata a un punto di non ritorno.
Dal canto suo, Osimhen ha già scelto: ha accettato la proposta del Galatasaray e sta spingendo per il trasferimento, anche con chiari segnali social che non lasciano spazio a interpretazioni. Il classe ’98 vuole voltare pagina dopo una stagione altalenante e abbracciare un nuovo progetto da protagonista in Turchia.
Il Napoli pensa al dopo-Osimhen: Darwin Núñez in cima alla lista
Con la cessione ormai imminente, il Napoli si muove già sul mercato per trovare un sostituto all’altezza. Il primo nome sulla lista resta quello di Darwin Núñez. L’attaccante uruguaiano del Liverpool è un profilo gradito sia alla dirigenza che al nuovo tecnico Antonio Conte. Nelle scorse ore ci sono stati nuovi contatti tra i due club: la distanza economica c’è, ma non è incolmabile, anche in virtù della volontà del giocatore di trovare maggiore continuità in un’altra realtà.
Come alternativa a Núñez resta Lorenzo Lucca, attaccante reduce da una stagione positiva al Pisa e ora nel mirino dell’Atalanta, pronta ad affondare il colpo dopo la prossima partenza di Retegui direzione Al Qadsiah. Il Napoli osserva, ma non vuole restare scoperto nel reparto offensivo.
Ore calde a Castel Volturno
La giornata di oggi potrebbe segnare un passaggio fondamentale nel futuro del Napoli: da un lato l’attesa per la chiusura del trasferimento di Osimhen, dall’altro l’avvio concreto dell’assalto al suo sostituto. Dopo settimane di silenzi e trattative sotterranee, è il momento delle decisioni. E i tifosi azzurri attendono con il fiato sospeso di conoscere il volto del prossimo numero 9.
(Foto: DepositPhotos)
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