Serie A
Cagliari, Azzi: “Pensavo di smettere, Nicola è carico. Su Ranieri…”
L’esterno del Cagliari Paulo Azzi parla del rischio di ritirarsi dal calcio e del rapporto col tecnico Nicola. Non manca un pensiero sull’ex allenatore Ranieri.
Dopo aver giocato da titolare le prime 4 partite di campionato, Paulo Azzi è partito dalla panchina in 7 delle ultime 8, vista la crescita di Nadir Zortea. Il brasiliano farà di tutto per tornare nell’11 titolare dell’allenatore del Cagliari Davide Nicola .
Cagliari, Paulo Azzi si racconta tra passato e presente
Azzi ha rilasciato una lunga intervista a La Nuova Sardegna: “Sono maturo come uomo e come calciatore, ho ancora molto da dare. La prima volta in Italia a Padova arrivai in inverno, ho sofferto tanto il freddo e la solitudine, è stato uno choc. Il primo approccio non è stato positivo“.
Sul rapporto con la fede:
“Faccio parte degli Atleti di Cristo e ci incoraggiamo a vicenda. Un periodo importante è stato quello del covid, in cui ho pensato di tornare in Brasile e smettere col calcio. Ma una voce mi diceva di non mollare, ho fatto bene ad ascoltarla“.
Sul presente a Cagliari:
“Con Ranieri e Nicola ho imparato il rispetto e a fare gruppo. Abbiamo le stesse abitudini: fare colazione e pranzo insieme per solidificare il rapporto tra di noi. Nicola è sempre carico, non molla mai. Ci coinvolge tutti, ci vuole intensi e aggressivi. Il compagno più simpatico? Yerry Mina, l’ho aiutato a inserirsi all’inizio perché parlavamo portoghese, è solare e positivo e ha alzato il livello“.
Sul ritorno di Ranieri alla Roma:
“Conosco la sua passione per il calcio, a 73 anni ha ancora una voglia matta. Quando ho sentito la notizia mi ha fatto piacere. Tutti sanno l’affetto che prova verso la Roma, sono sicuro che farà molto bene“.
Serie A
Inter, Calhanoglu sull’infortunio: “Non è grave, spero di esserci a Verona”
Hakan Calhanoglu ha parlato in conferenza stampa pre Montenegro-Turchia delle sue condizioni fisiche. Il centrocampista ha rassicurato tutti.
L’ex Milan e Amburgo sembra aver quasi smaltito l’infortunio rimediato contro il Galles. Il giocatore stesso spera di tornare in campo già sabato contro l’Hellas Verona.
Inter, le parole di Calhanoglu
“Ringrazio il presidente dell’Inter Marotta per la comprensione. Hanno chiamato me e il nostro allenatore subito dopo la partita con il Galles. Ho scelto di restare qui, ma purtroppo domani non potrò essere della partita.
Non potrò giocare la partita con il Montenegro, però ho scelto di restare in nazionale per non lasciare la squadra da sola. Il mio vecchio infortunio si è ripresentato, ma per fortuna non è così grave. Spero di essere in campo per la partita di Verona“.
Parole rincuoranti dunque quelle del tutto fare nerazzurro che con la testa vede già il prossimo impegno di campionato con l’Inter. I tifosi sperano di rivederlo al più presto in campo dato che la squadra di Inzaghi sta attraversando un momento particolare della stagione.
Passata Verona si tornerà nuovamente in campo in Champions League a San Siro contro il Lipsia, in una sfida che dirà molto sul cammino europeo del club meneghino. La speranza anche dell’allenatore è quella di avere la squadra al completo per i prossimi impegni.
Serie A
Empoli, per la salvezza servono più gol: in serie A nessuno peggio dei toscani
Empoli, a novembre inoltrato la classifica dei toscani e’ di certo positiva. Un dato, tuttavia, dovrebbe preoccupare Roberto D’Aversa.
Sorride Roberto D’Aversa, così come può essere felice l’Empoli. Dopo 12 giornate disputate, i toscani stazionano al decimo posto in classifica con 15 punti raccolti.
Un bottino di tutto rispetto, forse anche oltre le aspettative. Delle tre vittorie messe a segno, in più, spicca quella sulla Roma all’Olimpico, che ha portato consapevolezza dei mezzi tattici e morali degli azzurri.
Il lato oscuro di questa classifica staziona, tuttavia, alla voce gol fatti, appena nove. Questa difficoltà ad andare in rete si riflette su questa classifica, che vede l’Empoli occupare l’ultimo posto, insieme al Genoa.
Il Grifone, persi Retegui e Gudmundsson, si è scoperti innocuo, e con un Gilardino ancora alla ricerca del miglior assetto senza l’italo-argentino e l’islandese.
Dalle parti toscane, invece, otto dei nove gol segnati sono giunti dall’attacco. Curiosamente, le segnature sono spartite in modo equo, con due gol a testa per Sebastiano Esposito, Lorenzo Colombo Emmanuel Gyasi e Pietro Pellegri.
Volendo usare un linguaggio semplice, si potrebbe dire che l’Empoli, fino adesso, ha ottenuto il massimo con il minimo investimento.
Migliorare un dato così importante, però, sarà fondamentale nella parte centrale della stagione, e ancora di più sul finale, quando le concorrenti correranno, gioco forza, più veloce.
Serie A
Albertini: “C’è delusione per l’Italia, ma non deve condizionare. Su Milan-Juve…”
L’ex centrocampista del Milan Demetrio Albertini ha analizzato i temi caldi del calcio italiano al Gran Galà AIC.
Demetrio Albertini, storico pilastro del Milan e della Nazionale, ha parlato ai microfoni di Sky Sport durante il Gran Galà del Calcio AIC, soffermandosi soprattutto su due argomenti di grande interesse: il secondo posto dell’Italia nel girone di Nations League e l’attesa sfida tra Milan e Juventus, in programma questo sabato. Ecco le sue dichiarazioni.
Le parole di Albertini
Come scegliere il miglior allenatore tra Gasperini, Motta e Inzaghi?
“Credo che ci siano categorie, come allenatore o arbitro, che tante volte sono equilibratissime. Penso che quei tre allenatori lo scorso anno abbiano raggiunto risultati molto importanti e siano quindi meritevoli di essere premiati”.
Delusione Italia dopo il 2° posto in Nations League.
“Sì, l’amarezza rimane ma non deve condizionare il percorso della squadra e dei ragazzi. Sappiamo da dove siamo partiti, da un Europeo non bellissimo. Ieri la Francia, che può anche essere considerata superiore, ha giocato molto bene. Certo, con un po’ più di attenzione si poteva non passare tutta la serata in salita. Dobbiamo essere felici di quanto sta facendo l’Italia, a parte ieri sono molto fiducioso”.
Barella le piace da trequartista?
“Oggi l’interpretazione dei centrocampisti è diversa da quando giocavo io, che eravamo più statici. In questa generazione ci sono più centrocampisti di movimento: mi piace come si inserisce Barella, pur non essendo una mezza punta”.
Un pronostico su Milan-Juventus, o meglio una lettura?
“No, non mi chiedete un pronostico… Mi auguro sia una bella partita, com’è stata anche Inter-Juve, e che sia uno spettacolo. Oltre ai risultati, nel nostro calcio abbiamo bisogno di spettacolo. Il Milan in questo momento è più altalenante, da quella partita potrebbe giocarsi il prosieguo del suo campionato”.
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