Serie A
Cagliari: bonus finiti, servono dieci/dodici punti
Il Cagliari ha perso molte partite, troppe. Nonostante ciò, a causa dei risultati in arrivo dagli altri campi, resta in piena corsa per la lotta salvezza
Adesso però i bonus sono terminati. Se i rossoblù vogliono salvarsi, devono pensare a se stessi e vincere. Certo un orecchio altri campi resterà attento, inutile nascondersi dietro un dito. Mancano 6 partite. Non tutte sono “abbordabili”. L’Inter tra le mura amiche è gara quasi proibitiva. Fermare la squadra favorita per lo scudetto, non pare essere nelle corde dei rossoblù. Ci sono però gare importanti, veri e propri spareggi da vincere.
Le partite da non sbagliare

Tutti in trasferta: Genoa, Salernitana e Venezia. In casa: Sassuolo, Verona, Inter. Da queste gare serve fare 10-11 punti, per centrare l’obiettivo. Sarà fondamentale far punti negli scontri diretti, per evitare di essere scavalcati in classifica. Inoltre vincere 2 delle 3 gare casalinghe. Pensare di poter vincere con chi sta giocandosi lo scudetto, è quasi utopia. Milan e Juventus hanno violato la Unipol Domus. Il Cagliari deve giocare tutte le gare con la massima concentrazione e vigoria fisica. Perdere le gare cruciali, e magari giocare bene solo con l’Inter, sarebbe letale.
Il compito di Mazzarri
Gli scontri diretti valgono doppio, perché consentono di staccare le dirette concorrenti, costringendole a guardare dal basso. Mazzarri ha il compito di tirar fuori il massimo dai suoi ragazzi. Dovrà cercare di non sbagliare formazioni iniziali e cambi in corsa. Nelle partite, spesso questi ultimi si rivelano decisivi nell’economia del risultato. Adesso è giunta l’ora di essere freddi e cinici. Non importa se si gioca bene o male. In questo punto cruciale della stagione, conta solo il risultato che porti a casa. Le possibilità per salvarsi ci sono, ma non bisogna più sbagliare nulla. L’atteggiamento della squadra, sarà l’arma più importante da schierare. Nessuno vuole più vedere le gite fuori porta di Spezia e Udine. Non c’è più tempo da perdere.
Serie A
Juventus-Yildiz fino al 2031: Comolli pronto a rilanciare
Sta per arrivare la maxi offerta della Juventus per Kenan Yildiz: ingaggio da top player e contratto allungato per blindarlo dalle big europee.
La Juventus accelera per Kenan Yildiz e vede sempre più vicino il traguardo del rinnovo. Il club bianconero ha messo sul tavolo una proposta importante, sia sul piano economico che progettuale, per legare il talento turco fino al 2031 e respingere le sirene di Premier League e Real Madrid.
Le ultime prestazioni del numero 10 hanno convinto definitivamente la dirigenza. Con Spalletti in panchina, Yildiz è diventato il leader tecnico della squadra, più centrale nel gioco e decisivo sotto porta. I numeri parlano chiaro: 3 gol e un assist in 7 presenze di campionato, con un impatto costante sui risultati.

KENAN YILDIZ PUNTA IL DITO IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, quanto ci vuole per convincere papà Engin?
Per questo la Juve è pronta a rilanciare. Si lavora ad un ingaggio da circa 6 milioni di euro più bonus, cifra che lo porterebbe al vertice salariale della rosa. Un segnale forte, pensato per ottenere il sì definitivo nel prossimo summit di gennaio con l’entourage guidato dal padre Engin.
L’ottimismo cresce alla Continassa. Ormai la Juventus vuole costruire il futuro attorno a Yildiz e blindare la sua stella. Il matrimonio può proseguire a lungo, con l’obiettivo di crescere e vincere insieme.
Serie A
Napoli, Hojlund continua a segnare: Lukaku non serve più?
Napoli – Doppietta decisiva del danese a Cremona, già superati i gol della scorsa stagione: Lukaku può aspettare?
A Cremona è andato in scena il Rasmus Hojlund show. Il Napoli è tornato a vincere in trasferta trascinato dal centravanti danese, assoluto protagonista del 2-0 contro la Cremonese grazie a una doppietta che certifica il suo momento straordinario.
Hojlund domina fisicamente e tecnicamente, stravince il duello con Baschirotto e conferma di essere in uno stato di grazia totale. I due gol, entrambi da vero numero nove sul secondo palo, sono solo la punta dell’iceberg di una prestazione travolgente, forse la migliore da quando veste l’azzurro.
Napoli, Hojlund in stato di grazia
Con questa doppietta il danese ha già superato il bottino dell’intera scorsa stagione in Premier League: sei reti in campionato (nove complessive), contro le quattro segnate in 32 presenze con il Manchester United. Numeri che raccontano la rinascita di Hojlund sotto la guida di Conte, ma che non bastano a spiegare il suo impatto costante sul gioco.

Rasmus Højlund punta il dito ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Terza doppietta stagionale e dicembre da incorniciare, con gol pesanti anche contro la Juventus in Campionato e il Milan in Supercoppa. In questo scenario, il rientro di Lukaku può attendere perché il Napoli ha già un centravanti dominante e difficilmente rinunciabile.
“Doppietta di destro? Non capita spesso, ma contano i tre punti”, ha detto Hojlund a fine gara. Parole semplici, come il suo calcio: concreto, potente e sempre più decisivo.
Serie A
Roma, De Rossi incontra il suo passato: all’Olimpico la prima volta da avversario
Stasera sarà la volta di Roma-Genoa, sfida speciale per l’ex capitano giallorosso e attuale mister del Grifone, diviso tra emozioni e voglia di rivincita.
Roma-Genoa non sarà una partita come le altre, soprattutto per Daniele De Rossi. Stasera l’ex capitano giallorosso tornerà all’Olimpico per la prima volta da avversario, seduto sulla panchina del Genoa. Un incrocio carico di emozioni, rimpianti e ricordi per chi ha indossato quella maglia per 18 stagioni, facendone una seconda pelle.
Da calciatore simbolo della Roma a tecnico chiamato, per una sera, a provare a batterla. Si tratta di un ruolo inedito e quasi straniante per De Rossi, che con la Lupa ha collezionato 616 presenze, due Coppe Italia e una Supercoppa, diventando il secondo giocatore più presente nella storia del club dopo Totti.
Roma, per l’esonero De Rossi ancora ci soffre…
L’Olimpico riapre anche una ferita recente. La sua avventura in panchina con la Roma, iniziata nel gennaio 2024 dopo l’esonero di Mourinho e culminata in una brillante risalita, si è chiusa bruscamente pochi mesi dopo, proprio a seguito di una sconfitta con il Genoa. Un epilogo che De Rossi non ha mai nascosto di aver vissuto con amarezza.

DANIELE DE ROSSI INFURIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ora il presente si chiama Grifone. Dopo un avvio complicato, De Rossi ha rimesso in carreggiata il Genoa e guarda solo all’obiettivo salvezza. Senza sconti, nemmeno contro la squadra del cuore.
“Per una settimana dovrò lavorare per far perdere la Roma”, ha detto con un sorriso amaro. Stasera, all’Olimpico, sentimenti e professione si incroceranno. Ma il campo, come sempre, dirà l’ultima parola.
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