Il Cagliari in questo momento si trova in una situazione particolare, Un po come se fosse un numero primo
In matematica, un numero primo è un numero intero positivo che ha esattamente due divisori distinti. Nella stessa maniera si può definire come un numero naturale maggiore di 1 che sia divisibile solamente per 1 e per sé stesso. In sostanza stiamo parlando di un numero “solitario”, proprio a causa della sua particolarità di essere primo. Adesso la squadra rossoblu non può più fare calcoli, deve giocare solo per se stessa e per quel numero 1 che rappresenta il primo elemento imprescindibile: i tifosi. Tutto il resto non è ammesso o concesso. Calcoli, amarcord o altre teorie; serve solo fare punti e sperare che chi sta davanti, rallenti la corsa.
Agostini lo sa, d’altronde lui per anni a Cagliari è stato un numero primo, il 3. Ha vissuto momenti duri da calciatore, sfide senza appello, nel quale ci si sente soli, proprio come i numeri primi.
Da questa solitudine interiore, è necessario trovare le forze, per combattere fino all’ultimo secondo, contro tutto e tutti. Non esiste alternativa, o per restare aggrappati ala matematica, non esistono altri “possibili divisori”. E’ giunta l’ora di dare tutto, fino all’ultima goccia di sudore e sangue.
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