Buona la prima per Caprile, che in campo a San Siro sotto gli occhi di tutti, offre un ottima prova riprendendosi ciò che gli era stato tolto
“Una sorta di storia amore-odio considerati i precedenti con il Bari. Ora spero si tratti solo di amore”. Così Elia Caprile, ex Bari, passato da pochissimo al Cagliari ha ricordato l’episodio che vide svanire le speranze di Serie A dei pugliesi, quando persero la finale Playoff proprio contro il Cagliari grazie ad un goal del suo nuovo compagno Pavoletti.
Dopo quella stagione per Elia Caprile arrivò ugualmente una sorta di promozione in serie maggiore: dato che il Napoli colpito dalle sue abilità, si presento alla porta offrendogli un contratto. Nella stessa estate dopo aver versato 4 milioni nelle casse dei pugliesi, la società partenopea decide di girare in prestito il portiere all’Empoli. Squadra con cui troverà titolarità e anche la salvezza, che arriverà nonostante il susseguirsi di guide tecniche sulla panchina, culminate con l’arrivo del maestro delle grandi imprese Davide Nicola, che non ci penserà due volte e lo porterà anche a Cagliari.
Una storia di destini e incroci dunque quella di Caprile che dopo aver ritrovato uno degli artefici del suo rilancio in Serie A, ritrova anche Pavoletti, che con un goal solo qualche anno prima lo aveva ” condannato”
.Il computo totale dei tiri (21 a 4, di cui 11 in porta) è il dato che forse sottolinea più di tutto l’impatto di Caprile durante la partita contro il Milan. Che riesce nonostante un ottima prestazione offensiva rossonera a neutralizzare quasi tutti i tiri degli avversari, eccetto quello sfortunato di Pulisic che carambola sul palo prima di finire tra i piedi di Morata e beffare Caprile.
L’ex portiere del Leeds United tra le altre, non avrebbe potuto sognare un ritorno alla titolarità migliore – dopo che una volta tornato al Napoli è stato schierato solo in 5 occasioni- Dato che proprio contro il Milan è riuscito a mettere insieme un totale di parate (10) che gli sono valse il record relativo al maggior numero di parate messe insieme in una singola partita. Prima di lui solo Radu e Ochoa facevano parte di questa classifica, dove l’ultimo fu proprio il messicano che riuscì a completare questo statistica ai tempi della Salernitana sempre contro una squadra di Milano. L’Inter .
Aggiornato al 14/01/2025 12:53
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