Serie A
Cagliari – Fiorentina 2-3: tre volte Europa per una pazza Viola | Le pagelle gigliate
Cagliari – Fiorentina termina con una clamorosa vittoria dei viola al 101′ grazie al rigore di Arthur: Italiano porta in Europa la Fiorentina per il terzo anno.
Sarà ancora Europa per la Fiorentina, Italiano per il terzo anno consecutivo assicura un futuro europeo alla società gigliata. Al termine di una partita che più pazza non si può la Fiorentina conquista i tre punti che certificano almeno la partecipazione alla prossima Conference League.
Il Cagliari con una grande partita onora il proprio tecnico Ranieri, che dice basta alla panchina al termine di una gloriosa carriera.
La Fiorentina è attesa mercoledì prossimo dalla Finale di Conference League contro l’Olympiacos la cui vittoria, oltre al prestigioso trofeo, regalerebbe l’accesso alla prossima Europa League, ma servirà tutt’altra prova rispetto a quella vista stasera.
Cagliari – Fiorentina, le pagelle viola
TERRACCIANO 6,5 – Un primo tempo da supereroe, anche se nella ripresa tra gol regolari e annullati dal VAR viene infilzato più volte.
DODÒ 6 – Meglio nel primo tempo quando attacca con buona gamba, cala un po’ nella ripresa. Bene con la linea al 90′ sul gol annullato a Lapadula.
MILENKOVIC 6 – Una serata in balia degli attacchi sardi, lui non perde mai la testa.
DAL 65’ QUARTA 6 – Quando entra lui il Cagliari ha esaurito un po’ gli affondi
RANIERI 5,5 – Meno sicuro rispetto ad un paio di mesi fa
BIRAGHI 6 – Nel primo tempo non affonda moltissimo, meglio in fase offensiva che in quella difensiva, soprattutto nei calci da fermo.
MANDRAGORA 5,5– Serata sottotono, viene anche ammonito e salterà Bergamo
Dal 56’st ARTHUR 7 – Freddissimo nel finale quando si prende la responsabilità del rigore. Due reti nelle ultime tre giornate. Ci ha preso gusto.
BONAVENTURA 7 – Il gol è una magia, poi qualche altra bella giocata.
Dal 28’st BELTRAN 6 – Si procura il rigore…
IKONÈ 5 – Spiace per un giocatore che non ha mai trovato un minimo di continuità a Firenze.
Dal 56’st NICO 7– Sicuramente vivace e come spesso gli accade decisivo. Trova il gol del parziale 2-2 al 90′
BARAK 6 – Stasera gioca più a centrocampo che da trequartista, una sufficienza stiracchiata.
CASTROVILLI 6 – Alterna qualche buona giocata a lunghe pause, va vicino al gol nel finale di primo tempo.
BELOTTI 5,5 – Si vede solo su un colpo di testa alla mezz’ora, poi basta.
Dal 28’st NZOLA 6 – Niente di straordinario, ma entra bene.
Serie A
Como-Udinese, le formazioni ufficiali
Como-Udinese è il Monday Night che chiude la 21esima giornata di Serie A. I lariani di Fabregas ospitano i friulani di Runjaic.
Il mercato invernale ha portato i comaschi al Next Level e potrebbe non esser finita qui. Non più una squadra da salvezza, ma da metà classifica tranquilla. Così come l’Udinese, che ormai si è allontanata considerevolmente dalla zona Europa ma che vuole comunque continuare a stupire tutti.
Como-Udinese, le formazioni ufficiali
Di seguito le formazioni ufficiali del match.
Como (3-4-2-1): Butez; Goldaniga, Dossena, Kempf; Van der Brempt, Caqueret, Da Cunha, Fadera; Diao, Strefezza; Cutrone. All. Fabregas
Udinese (3-5-2): Sava; Kristensen, Bijol, Solet; Modesto, Lovric, Karlstrom, Payero, Kamara; Thauvin, Sanchez. All. Runjaic
Serie A
Venezia, testa al derby: con l’Hellas è da dentro o fuori
Il Venezia di Di Francesco tornerà in campo lunedì 27 gennaio contro l’Hellas Verona. Derby e scontro salvezza tutti in una partita, tensione alle stelle.
I lagunari hanno strappato un punto importante, seppur con qualche rammarico, anche al Tardini di Parma. L’allenatore ha indicato la via e la squadra sembra seguirlo.
Venezia, buon momento ma il mercato può dare il colpo di grazia
La prestazione positiva offerta in terra emiliana fa ben sperare i tifosi che stanno già scaldando l’ambiente in vista del derby di lunedì prossimo. Pohjanpalo e compagni sono convinti di poter risalire la classifica ma per farlo servirà massima concentrazione.
Gli ultimi punti raccolti contro Cagliari, Empoli e Parma sottolineano il lavoro di Di Francesco ma soprattutto la voglia da parte di ogni singolo componente della rosa di lottare fino in fondo. Il Penzo sta aiutando significativamente la squadra dove sono arrivati 11 dei 15 punti attuali, frutto di 3 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte.
Motivo in più dunque per sfruttare al massimo la sfida con l’Hellas dell’ex Paolo Zanetti (che portò il Venezia in Serie A dopo tanti anni nel 2021) che non sta attraversando un momento particolarmente positivo e perciò arriva alla sfida più fragile.
Le conferme di alcuni singoli come Nicolussi Caviglia e Oristanio, oltre al portiere Stankovic stanno aiutando tutti i compagni a dare il meglio. L’arrivo di Zerbin dal Napoli darà ulteriore spinta e sono previste altre mosse di mercato nelle prossime due settimane. Una vittoria nel prossimo turno permetterebbe di fare un grande salto dal punto di vista della classifica. Appuntamento dunque a lunedì 27 gennaio, ore 18:30 per il derby veneto.
Serie A
Hellas Verona, il Bentegodi è tutt’altro che inespugnabile
L’Hellas Verona perde anche contro la Lazio davanti al proprio pubblico e la situazione non è delle migliori. L’impianto di casa non ha portato molte gioie.
I gialloblu di Zanetti non riescono più a far gioire i propri tifosi che ogni partita riempiono il Bentegodi, è necessario un cambio di rotta visti gli scontri diretti dei prossimi mesi.
Hellas Verona, Bentegodi maledetto: 1 vittoria nelle ultime 6
Spesso si dice che la forza di una squadra che lotta per la salvezza sta soprattutto nel così detto fattore campo. Giocare davanti ai propri tifosi si rivela quasi sempre determinante ai fini del raggiungimento di un risultato importante.
Tuttavia non è il caso dell’Hellas Verona che in questa stagione non è riuscito a sfruttare particolarmente i match casalinghi. Il rendimento infatti, rispecchia il momento negativo che la squadra sta vivendo da alcuni mesi con il terzultimo posto che funge da dimostrazione pratica.
Il dato più preoccupante è nei goal incassati (peggior difesa della Serie A) che tra le mura amiche raggiungono quota 25 mentre in trasferta il conto si ferma a 22. Nonostante la differenza non sia sostanziale in termini numerici, una media di 2,27 gol subiti a partita non è di certo rincuorante per i tifosi.
Veder esultare gli ospiti così tante volte non aiuta per quanto riguarda l’atmosfera e la situazione in classifica ora è preoccupante. Nel girone di ritorno molti scontri diretti si terranno proprio al Bentegodi (Genoa, Cagliari, Lecce, Parma e Como) e saranno punti fondamentali per la corsa alla salvezza. Per questo motivo il famoso fattore campo risulterà decisivo in vista del termine della stagione.
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